Giuseppe Mascara
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Giuseppe Mascara | ||
Dati biografici | ||
Nome | Giuseppe MASCARA |
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Soprannomi | Topolinik, SuperPippo, Mascarinho, Play Station | |
Nato | 24 marzo, 1979 Caltagirone |
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Nazionalità | Italia | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Attaccante | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
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1994-1995 | Comiso | |
Squadre professionistiche | ||
1995-1996 | Ragusa | 1 (0) |
1996-1997 | Ragusa | 28 (5) |
1997-1998 | Battipagliese | 5 (0) |
1998-1999 | Battipagliese | 17 (1) |
1999-2000 | Battipagliese | 26 (9) |
2000-2001 | Avellino | 29 (16) |
2001-2002 | Salernitana Palermo |
22 (7) |
2002-2003 | Palermo Genoa |
30 (4) |
2003-2004 | Catania | 41 (13) |
2004-2005 | Perugia | 37 (4) |
2005-2006 | Catania | 36 (14) |
2006-2007 | Catania | 8 (3) |
Statistiche aggiornate al 15 novembre 2006 |
Giuseppe Mascara (Caltagirone, 24 marzo 1979) è un calciatore italiano ancora in attività.
Indice |
[modifica] Ruolo e caratteristiche fisiche
Gioca come attaccante. Fino a ventuno anni, giocava in posizione arretrata, come mezzapunta. Aldo Ammazzalorso, suo allenatore all'Avellino e suo scopritore, lo ha lanciato come centravanti, ruolo con cui si è fatto conoscere in Serie B.
Stefano Colantuono ne ha arretrato la posizione, facendolo giostrare dietro la prima punta, più spesso come ala sinistra. Il suo attuale tecnico al Catania, Pasquale Marino, lo ha schierato più volte sulla fascia destra con ottimi risultati. È alto 1,73 m. e pesa 66 kg[1].
[modifica] Carriera
[modifica] I dilettanti e la Serie C
Nato a Caltagirone, Mascara cresce a Comiso e tira i primi calci con gli amici per strada già a cinque-sei anni. Dopo l'oratorio della parrocchia, il suo primo campo è quello del Comiso, la squadra del suo paese. Lì viene notato da Emanuele Massari, allenatore delle giovanili del Ragusa, che lo prende nella sua squadra. Appena sedicenne, esordisce nel Campionato Nazionale Dilettanti con i biancazzurri iblei, mettendo insieme 29 presenze e 5 reti in due stagioni.
Nell'estate del 1997 passa alla Battipagliese e in tre stagioni colleziona dieci reti in 48 partite e una doppia retrocessione dalla serie C1 ai Dilettanti. Malgrado il declassamento, il neo allenatore dell'Avellino Aldo Ammazzalorso lo vuole con sé dopo averlo visto all'opera contro la sua ex squadra, L'Aquila. La dirigenza non fa problemi: Mascara viene preso a parametro zero. L'allenatore italo-argentino inizia a lavorare su di lui e lo fa giocare come centravanti. La scommessa riesce: 29 partite e 16 reti in C1, 2 partite e 1 rete (l'unica dei suoi) negli spareggi per la B, persi contro il Catania.
[modifica] La Serie B
Il presidente degli etnei Riccardo Gaucci è letteralmente estasiato dagli irpini, squadra veloce, unita, ben organizzata e piena di giovani talenti. Prende Ammazzalorso, seguito da altri tre giocatori. Mascara sarebbe la ciliegina sulla torta, ma SuperPippo preferisce fare il salto di categoria passando prima alla Salernitana (con cui esordisce in B il 26 agosto 2001 nel 2-0 contro la Sampdoria, segnando il suo primo gol) e poi al Palermo. La sua esperienza rosanero è poco felice. Dopo un inizio strepitoso (è il secondo miglior cannoniere alla sesta giornata), un grave infortunio in amichevole contro la Nissa lo tiene fuori per mezza stagione e il secondo anno altri fastidi muscolari ne limitano l'impiego.
Nel gennaio 2003, Mascara decide di abbandonare la Favorita per passare al Marassi, sponda Genoa, dopo aver messo a segno 8 reti in 38 partite con i rosanero. L'operazione è molto facile, si fa uno scambio alla pari con Paul Costantin Codrea. Con i rossoblù, il calatino è ancora in affanno: al culmine di un anno travagliato, il Genoa retrocede in Serie C1 (13 presenze e 2 gol per lui). I grifoni in estate vengono salvati grazie al "Caso Catania" ma riescono a costruire una squadra competitiva.
Il 31 agosto 2003 Mascara passa così al Catania, la squadra che lo aveva tanto cercato in passato. L'annata di Topolinik (come viene soprannominato dai tifosi per la bassa statura e lo scatto fulmineo) è strepitosa. Segna 13 reti in 41 partite, risultando il capocannoniere (con Luis Oliveira) e il più presente in campo (con Guglielmo Stendardo). L'idillio finisce a causa della smobilitazione in casa rossazzurra: il presidente Gaucci porta a Perugia tutti i pezzi pregiati, tra cui anche Topolinik che giura amore al Catania ma è costretto a cambiare maglia. In Umbria, la scattante ala sinistra realizza appena 4 reti in 37 partite, soffrendo un po' troppo la concorrenza in una rosa fin troppo ampia.
[modifica] La Serie A
«Mascarinho, altro che Ronaldinho!»
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(Striscione dei tifosi catanesi)
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La radiazione dei grifoni biancorossi, nell'estate 2005, consente a Mascara il rientro in Sicilia: il Catania lo accoglie a braccia aperte. Il ritorno in maglia rossazzurra è dovuto anche all'opera di convincimento di Davide Baiocco, passato dal Perugia al Catania poco prima del suo compagno di squadra. Al suo arrivo, l'allenatore Pasquale Marino dichiara: «abbiamo un'arma in più: micidiale, imprevedibile, concreta»[2]. E lui non delude: serpentine brasiliane, gol d'autore (tra cui una tripletta al Mantova), assist a volontà, grande intesa con Roberto De Zerbi e Gionatha Spinesi (gli altri due attaccanti titolari). Unica pecca, il nervosismo in cui cade spesso. Il 28 maggio 2006, conquista con il Catania la promozione in Serie A, contribuendo con la realizzazione di 14 reti.
In estate perde il suo gemello De Zerbi, passato al Napoli e all'ala destra ci va lui per dare spazio a Giorgio Corona, sorpresa della matricola siciliana. L'esordio nella massima serie avviene il 10 settembre contro il Cagliari: i ragazzi di Marino sbancano il Sant'Elia per 1-0 e Mascara è tra i protagonisti. A Milano, contro l'Inter, segna anche una rete spettacolare che porta all'illusorio vantaggio del Catania. A tutte queste ottime prestazioni fanno da contraltare tre espulsioni evitabili in appena nove partite, di cui due dirette.
[modifica] Curiosità
- Il suo idolo è Roberto Baggio, che considera un campione dentro e fuori dal campo. Apprezza anche Ronaldo, Marco Van Basten e Paolo Maldini. La sua squadra ideale è la nazionale italiana del mondiale di Italia 1990.
- È sposato con Ramona e ha due figli, Marcello e Francesco.
- Nelle sue tre stagioni al Catania, ha collezionato quattro soprannomi: Topolinik, perché l'altezza, il fisico e lo scatto ricordano quello di un topolino; SuperPippo, soprannome un po' abusato e ovviamente riferito al nome di battesimo; Mascarinho, accostamento forse azzardato al campione brasiliano Ronaldinho, coniato nel periodo di maggior forma nel campionato 2005-06; Playstation, sia perché uno dei suoi hobby è proprio il gioco alla console, sia per il modo spettacolare in cui gioca. Il soprannome Playstation ha a sua volta generato quello di Roberto De Zerbi, detto X-Box.
- Mascara non ha mai mantenuto un numero di maglia fisso a lungo. Con l'Avellino, in Serie C1, usava solitamente il 9, il numero del centravanti. Al Palermo, il primo anno prese il 22, il secondo il 7. Mantenne quest'ultimo numero anche al Genoa. Al Catania gli toccò il 20 la prima stagione, il 9 la seconda e il 10 la terza. Nella parentesi perugina, gli fu concesso il 10[3].
- Ha vinto l'Oscar del calcio siciliano, premio assegnato annualmente ai protagonisti del calcio isolano, a Vittoria nel 2002 e nel 2006.
- La sua squadra preferita è l'Inter.
[modifica] Note
- ↑ Almanacco illustrato del calcio 2006. Modena, Panini, 2006.
- ↑ Giuseppe Mascara. «il Catania calcio», anno V numero 1, ottobre 2005
- ↑ I numeri sono tratti dall'Almanacco del Calcio, anno per anno. Per quello dell'Avellino, fanno fede le partite riportate qui: [1] e [2]; quello del Genoa è tratto da Calcio 2000 n. 63, marzo 2003.
[modifica] Bibliografia
- Alberto De Luca. Estro & fantasia. Giuseppe Mascara. «il Catania calcio», anno V n. 4, aprile/maggio 2006.
- Luigi Pulvirenti. Peppe giù la Mascara. «il Catania calcio», anno III n. 2, dicembre 2003.
- Evelyn Trochidis. Face to face. Giorgio Corona - Pippo Mascara. «il Catania calcio», anno V n. 7, ottobre 2006.
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Raisport
- Scheda sul sito ufficiale
- Sito ufficiale Mascara
- Gol di Mascara in Inter-Catania 2-1
Catania - Rosa 2006/2007 Altre | ||
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1 Pantanelli | 2 Sardo | 3 Falsini | 4 Sottil | 5 Minelli | 6 Stovini | 7 Vargas | 8 Edusei | 9 Corona | 10 Mascara | 11 Del Core | 12 Ferrante | 13 Izco | 14 Biso | 15 Morimoto | 16 Polito | 17 Baiocco | 18 Lucenti | 20 Rossini | 21 Silvestri | 22 Nardini | 23 Colucci | 24 Spinesi | 25 Millesi | 26 Caserta | 32 Garcia | 33 Anastasi | 34 César | Allenatore: Marino |