Fisiognomica
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La fisiognomica è una disciplina pseudoscientifica che pretende di dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, soprattutto dai lineamenti e dalle espressioni del volto. Il termine deriva dalle parole greche physys (natura) e gnosis (conoscenza). Fin dal XVI secolo questa disciplina godette di una certa considerazione tanto da essere insegnata nelle università. La parola fisionomia è collegata a questi concetti ma in seguito venne usata fra gli studiosi la parola fisiognomica per distinguerla dall'idea di fisionomia.
Esistono due principali tipi di fisiognomica:
- la fisiognomica predittiva assoluta, che sostiene una correlazione assoluta tra alcune caratteristiche fisiche (in particolare del viso) ed i tratti caratteriali; queste teorie non godono più di credito scientifico.
- la fisiognomica scientifica, che sostiene una qualche correlazione statistica tra le caratteristiche fisiche (in particolare del viso) ed i tratti caratteriali a causa delle preferenze fisiche di una persona dovute al comportamento corrispondente. La correlazione è dovuta al rimescolamento genetico. Questo tipo di fisiognomica trova fondamento nel determinismo genetico del carattere.
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[modifica] La fisiognomica nell'antichità
Riferimenti a relazioni tra l'aspetto di una persona ed il suo carattere risalgono all'antichità e si possono rinvenire in alcune antiche poesie greche. Le prime indicazioni allo sviluppo di una teoria in questo senso risultano nell'Atene del V secolo a.C. dove un certo Zopyrus si proclamava esperto di quest'arte. Il filosofo Aristotele, nel IV secolo a.C., si riferiva spesso a questo tipo di teorie anche con citazioni letterarie. Aristotele stesso era d'accordo con queste teorie come testimonia un passaggio di Analitici primi (2.27).
- È possibile inferire il carattere dalle sembianze, se si da per assodato che il corpo e l'anima vengono cambiati assieme da influenze naturali: dico 'naturali' perché se forse, apprendendo la musica, un uomo fa qualche cambiamento alla sua anima, questa non è una di quelle influenze che sono per noi naturali; piuttosto faccio riferimento a passioni e desideri quando parlo di emozioni naturali. Se quindi questo è accettato e anche il fatto che per ogni cambiamento c'è un segno corrispondente, e possiamo affermare l'influenza e il segno adeguati ad ogni specie di animale, saremmo in grado di inferire il carattere dalle sembianze. (Traduzione A. J. Jenkinson)
Il testo greco è un po' oscuro ma sembra che Aristotele si riferisca alle caratteristiche nella natura di ogni animale che si ritenevano presenti nei loro musi, per esempio l'evidente predisposizione del koala per le foglie di eucalipto che egli suggerisce potrebbe essere analizzata in cerca di corrispondenze.
Il primo trattato sistematico sulla fisiognomica giunto fino ad oggi è il volumetto Physiognomica attribuito ad Aristotele ma più probabilmente frutto della sua scuola. È diviso in due parti e quindi probabilmente in origine erano due lavori separati. La prima sezione tratta soprattutto del comportamento umano sorvolando su quello degli animali. La seconda sezione è incentrata sul comportamento animale dividendo il regno animale in maschile e femminile. Da questo vengono dedotte corrispondenze tra l'aspetto umano ed il comportamento.
Dopo Aristotele, i trattati più importanti sono:
- Polemo di Laodicea, de Physiognomonia (II secolo a.C.), in greco
- Adamanzio il Sofista, Physiognomica (IV secolo a.C.), in greco
- Anonimo latino, de Phsiognomonia (IV secolo a.C.)
[modifica] La fisiognomica moderna
Il principale esponente della fisiognomica moderna è stato il pastore svizzero Johann Kaspar Lavater (1741 - 1801) che fu amico, per un breve periodo, di Goethe. Il saggio di Lavater sulla fisiognomica fu pubblicato per la prima volta in tedesco nel 1772 e divenne subito popolare. Venne poi tradotto in francese ed inglese influenzando molti lavori successivi. Le fonti principali dalle quali Lavater trasse conferma per le sue idee furono gli scritti di Giambattista della Porta (1535 - 1615) e del fisico e filosofo inglese Thomas Browne (1605 - 1682) del quale lesse ed apprezzò Religio medici. In questo lavoro Browne discute della possibilità di dedurre le qualità interne di un individuo dall'aspetto esteriore del viso:
(...)nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra anima (...). (R.M. part 2:2)
In seguito Browne affermò le sue convinzioni sulla fisiognomica nella sua opera Christian Morals (1675 circa):
- Poiché il sopracciglio spesso dice il vero, poiché occhi e nasi hanno la lingua, e l'aspetto proclama il cuore e le inclinazioni basta l'osservazione ad istruirti sui fondamenti della fisiognomica....spesso osserviamo che persone con tratti simili compiono azioni simili. Su questo si basa la fisiognomica... (C.M. Parte 2 sezione 9)->
A Thomas Browne è accreditato l'uso della parola caricatura in inglese, sulla quale si cercò di basare con fini illustrativi l'insegnamento della fisiognomica.
Browne possedeva alcuni scritti di Giambattista della Porta tra cui Della celeste fisionomia nel quale egli sosteneva che non sono gli astri ma il temperamento ad influenzare sia l'aspetto che il carattere. In De humana physiognomia (1586) Porta usò delle xilografie di animali per illustrare i tratti caratteristici dell'uomo. I lavori di Porta sono ben rappresentati nella libreria di Thomas Browne ed entrambi erano sostenitori della dottrina delle firme — cioè, le strutture fisiche in natura come le radici, i gambi ed i fiori di una pianta, sono chiavi indicative o firme delle loro proprietà medicamentose.
La popolarità della fisiognomica crebbe durante il XVIII e XIX secolo. Essa influenzò molti romanzieri europei come Honoré de Balzac; nel frattempo la 'Norwich connection' alla fisiognomica si sviluppò attraverso gli scritti di Amelia Opie e del viaggiatore e linguista George Borrow, inoltre fra molti romanzieri inglesi del XIX secolo si diffuse l'uso di passaggi molto descrittivi dei personaggi e del loro aspetto fisiognomico in particolare Charles Dickens, Thomas Hardy e Charlotte Brontë.
La frenologia era pure considerata fisiognomica. Fu creata intorno al 1800 dai fisici tedeschi Franz Joseph Gall e Johann Spurzheim e si diffuse nel corso del XIX secolo in Europa e negli Stati Uniti
[modifica] Voci correlate
[modifica] Discipline
- Frenologia
- Patognomia
- Caratterologia
- Personologia
[modifica] Altro
- Fisiognomica (album) di Franco Battiato