Discussione:Famiglia (società)
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Io lo farei volentieri ma temo che i testi di sociologia di cui dispongo e dai quali prenderei ispirazione siano un po' "datati" (Giddens e Smelser). Non abbiamo qualche sociologo che ha voglia di ampliare un po' quest'articolo? A me mette tristezza che si parli solo di dissoluzione. --Civvì | Scrivimi 09:21, Gen 2, 2005 (UTC)
[modifica] convenzione
gli adulti crescono i bambini non per convenzione ma perche' gli uomini cuccioli non sono autosufficienti. Diventano adulti verso i 14 anni.
- Non c'è scritto che "gli adulti crescono i bambini" c'è scritto che nella famiglia convenzionalmente i membri adulti (della famiglia) hanno la responsabilità ecc. ecc. Esistono società nelle quali la responsabilità della crescita dei bambini non è affidata ai membri adulti della famiglia. Per conferme invito alla consultazione di qualunque manuale di antropologia. --Civvì | Scrivimi 21:25, Gen 2, 2005 (UTC)
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- L'incipit inserito e reinserito dall'anonimo è nNPOV in quanto etnocentrico. Riguarda solo ed esclusivamente la famiglia occidentale cioè quella nucleare, monogamica, neolocale e a discendenza bilaterale. Se vogliamo fare un articolo sulla famiglia nella società questo incipit non va bene. Se invece vogliamo fare un articolo sulla famiglia e la sua dissoluzione nella società italiana allora non va bene lo stesso in quanto manca tutta la definizione giuridica di famiglia. Intanto reverto, avviso nNPOV e se necessario blocco la pagina. --Civvì | Scrivimi 21:53, Gen 2, 2005 (UTC)
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- Ho iniziato da poco a scrivere e infatti avevo messo stub, che mi permetto di rimettere. Sto in parte traducendo dalla versione inglese e cercherò di tenere presenti i vostri commenti. Vi pregherei di mettermi riferimenti utili. Mi sono registrato e mi auguro di poter collaborare anche ad altre voci. Saluti.--Marcobiondo
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- Ciao Marcobiondo, se vuoi segnalare che stai lavorando su un articolo inserisci WIP|Marcobiondo. Uscirà sull'articolo una scritta di segnalazione che ti stai occupando dell'articolo e che invita gli altri utenti a non apportare modifiche sostanziali. L'argomento è bello denso, buon lavoro :-) --Civvì | Scrivimi 22:12, Gen 2, 2005 (UTC)
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- Ciao Civvì, ti invito a collaborare se vuoi, inserendo la classificazione dei tipi di famiglie a cui accenni. Ho posto rilievo alla creazione della famiglia naturale che si costituisce al concepipento con l'atto di genrare il primo figlio. Credo che ogni ulteriore definizione di famiglia derivi da questo primo nucleo, in tutte le culture. Se vuoi, può essere interessante quando nasce la famiglia nella paleoantropologia. Metti anche le forme di allevamento della prole, alle quali immagino tu sia sensibile nonchè esperta ;).
[modifica] Famiglia Patriarcale
Riporto un estratto dell'articolo "TUTTO IN FAMIGLIA" di Gianni Vattimo, apparso sulla prima pagina de Il Manifesto di venerdì 15 ottobre 2004.
Gianni Vattimo insegna a Torino e dirige la "Rivista di Estetica" (o almeno lo faceva nel 2004). I suoi studi su Heidegger e Nietzsche hanno avuto una risonanza internazionale.
"[...] autori come Reich, Cooper, Laing, Deleuze e Guattari, naturalmente Marcuse, e persino il più «serio» Adorno - che ci hanno insegnato verità elementari sulla funzione della famiglia patriarcale nel perpetuare la società proprietaria e autoritaria.
Un bambino che cresca in una famiglia con due mamme o con due padri non riprodurrà nella propria formazione quello schema edipico che dovrebbe prepararlo a diventare a sua volta padre-padrone di figli sottomessi e poi fisiologicamente ribelli, e difensore (!) della donna che sceglierà di impalmare.
Certo, avrà le sue difficoltà con i compagni di scuola «normali», non diventerà un cittadino esemplare... grazie a dio; e magari grazie a dio diventerà persino ateo, e cioè cristiano più vero di un qualunque Butti-bacchettone. [...]"
Credo che nell'articolo dovrebbe essere presente una definizione di famiglia patriarcale, e dovrebbero contenere anche le tesi in proposito di Ronald David Laing, Félix Guattari, Gilles Deleuze, Wilhelm Reich, David Cooper, Herbert Marcuse, Theodor Adorno. --Mauro 13:03, Giu 18, 2005 (CEST)
Vattimo ha un suo pensiero, che lui stesso definisce "debole" dunque non porrei tutta questa enfasi nell'evidenziarlo. Del resto e' discutibile il sillogismo "famiglia patriarcale = sottomissione dei suoi membri" non essendo automatico. Per secoli il patriarcato ha prosperato con padri equilibrati che mediavano i bisogni e portavano ordine e sicurezza nella famiglia. --Utente:marcobiondo 19:13, 14 set 2006 (CET)
[modifica] POV e versione inglese
La versione inglese (en:Family) mi sembra di qualità decisamente superiore. E' NPOV e ricca di contenuti. L'articolo italiano mi pare decisamente POV, a partire dalla frase iniziale:
"Si costituisce una famiglia quando un uomo e una donna decidono di condividere un progetto di vita insieme per generare e crescere dei figli."
infatti l'articolo è basato sulla visione di parte della famiglia come sinonimo di unione di un uomo e una donna. --Mauro 13:03, Giu 18, 2005 (CEST)
- Beh, adesso mi sembra POV al contrario. Di famiglia come sinonimo di unione di un uomo e una donna proprio non se ne parla. --Piero Montesacro 03:43, 11 mar 2006 (CET)
Nulla vieta di aggiungere visioni diverse alla "famiglia fondata su uomo e donna che fanno i figli" che possono ovviamente esprimere anche critiche e proposte diverse al concetto di famiglia. Non perdiamo pero' di vista il fatto biologico dell'uomo e della donna che mettono al mondo figli con l'intento di crescerli ed educarli insieme. Non puoi dire che presentare quella visione "naturale" sia POV perche' e' assurdo caricare di significati politici una realta' che sta sotto gli occhi di tutti. Se vuoi arricchire di significati e di struttura quell'originario concetto di famiglia, lo puoi fare senza avere la pretesa di tacere quello che e' evidente. --Utente:marcobiondo 14set06