Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia
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L'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia (EVIS), comandato da Antonio Canepa (esponente comunista, conosciuto con lo pseudonimo Mario Turri), ebbe vita nell'aprile del 1945 come vera e propria formazione armata separatista nel solco dell'esperienza del Movimento Indipendentista Siciliano.
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[modifica] La lotta indipendentista
L'EVIS si prefiggeva da un lato il sabotaggio del governo italiano con azioni di contrasto, dall’altro di imprimere al processo indipendentista siciliano una soluzione repubblicana d'ispirazione socialista anziché una monarchica.
Organizzato in gruppi fu inizialmente formato da circa cinquanta giovani, aveva una uniforme, si riuniva ed operava in clandestinità. Il modello applicato era quello dei partigiani jugoslavi.
Con l'uccisione di Antonio Canepa, avvenuta in contrada Murazzu Ruttu vicino Randazzo (CT) insieme ad altri due militanti in un conflitto a fuoco con i carabinieri il 17 giugno del 1945 l'EVIS sembra essere ormai sciolto. (Per approfondimenti si veda assassinio di Antonio Canepa).
Dopo alcuni mesi dalla morte di Canepa, nell'EVIS confluirono molti militanti del Movimento Indipendentista Siciliano ed avvenne una vera e propria svolta autoritaria a destra. Nacque così nell'ottobre del 1945 la Gioventù Rivoluzionaria per l'Indipendenza Siciliana (GRIS), con a capo Concetto Gallo (pseudonimo Secondo Turri o Turri II) con una forte influenza sia dei separatisti catanesi, legati alla destra agraria dei nobili feudatari Carcaci e San Giuliano che dell'ala palermitana, dove emergeva il barone Lucio Tasca. Su decisione dei rappresentanti della destra separatista palermitana, avvenne l'alleanza con i banditi di Salvatore Giuliano, che ne divenne così colonnello. Cambiò quindi la lotta: si misero in atto azioni terroristiche contro i carabinieri e l’esercito, inizialmente, quindi le attività furono rivolte anche contro i partiti di sinistra.
Nella primavera del 1946, avvenne l'accordo con lo stato italiano, che pose fine alla guerriglia separatista. Venne concessa l'autonomia speciale alla Sicilia e sciolto l'esercito separatista. Giuliano invece rifiutò di deporre le armi e continuò con la sua banda la lotta.
[modifica] Bibliografia
- GAJA F., L'esercito della lupara, Maquis Editore, Milano 1990.
- CANEPA A., La Sicilia ai siciliani!, Catania 1944 (Pubblicato con lo pseudonimo di Mario Turri).
- MARINO G.C., Storia del separatismo siciliano 1943-1947, Editori Riuniti, Roma 1979.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Lo sbarco alleato ed il riemergere della mafia
- Biografia del Canepa, storia dell'EVIS (da csssstrinakria.org)
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