Epatite virale B
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L'epatite virale B o SH è una delle forme di epatite virale acuta determinata dal virus HBV.
Indice |
[modifica] Cause
Le modalità di trasmissione della malattia sono tre:
- "parenterale", per scambio di siringhe infette, contatti con sangue e liquidi infetti e trasfusioni di sangue o emoderivati infetti; "parenterale inapparante", ossia tramite l'uso di rasoi, spazzolini da denti e forbici da unghie infetti;
- "sessuale", per rapporti vaginali ed anali;
- "transplacentare" e "perinatale", al neonato da parte di madre infetta.
L'infezione può essere portata dai malati con infezione acuta, ma anche da un serbatoio di portatori cronici del virus (nel mondo sono circa 300 milioni).
I portatori cronici sono soggetti che presentano nel sangue l'antigene di superficie del virus (HBsAg) per un periodo superiore ai sei mesi. Si stima che il 3% della popolazione italiana sia portatore cronico dell'infezione, mentre circa il 40% possiedi anticorpi anti-epatite B, ed è stato quindi infettato dal virus, anche in tempi passati.
[modifica] Sintomatologia
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[modifica] Diagnosi
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[modifica] Prognosi e terapia
L'infezione da virus dell'epatite B evolve in tre situazioni correlate con la risposta immunitaria del soggetto infetto:
- decorso acuto con completo recupero e acquisizione immunità dall'infezione (89% dei casi)
- epatite fulminante con mortalità del 90% (1% dei casi)
- infezione cronica: persistenza del virus nell'organismo, inoltre il malato diventa portatore (10% dei casi); in questo caso la malattia può compromettere la funzionalità epatica con l'insorgenza di cirrosi epatica (di origine auto-immune, è la reazione immunitaria che provoca danni al fegato) o di carcinoma epatocellulare primitivo (in questo caso è il virus che danneggia il genoma delle cellule epatiche)
La terapia si attua in due situazioni:
- in caso di presunta infezione entro 48h il soggetto deve essere trattato con iniezioni di Ig anti-HBV ovvero anticorpi diretti contro il virus e essere sottoposto a vaccinazione completa
- in caso di infezione cronica la terapia consiste nell'utilizzo di interferone α e β, e di Lamivudina che è un inibitore della trascrittasi inversa, ovvero impedisce al virus di replicarsi.
[modifica] Prevenzione
Per prevenire l'infezione occorre evitare che il virus entri in contatto con mucose o nel circolo sanguigno. Quindi per evitare di essere contagiati attraverso via sessuale è necessario utilizzare correttamente il preservativo sin dall'inizio del rapporto, mentre per scongiurare l'infezione in luoghi di lavoro a rischio occorre addottare misure igieniche adeguate quali l'uso di mascherine, occhiali protettivi e guanti e la disinfezione e sterilizzazione di superifici e materiale.
Inoltre per l'epatite B è disponibile un vaccino che garantisce l'immunizzazione, a patto che i valori di anticorpi presenti nel sangue raggiungano il valore di 10mlU/mL (valore accertabile mediante apposito esame). Lo schema di vaccinazione prevede tre dosi, con un possibile richiamo dopo 5 anni. Si ribadisce che l'efficacia della vaccinazione deve essere comprovata da un apposito esame del sangue che può essere richiesto dal proprio medico di base. Dal 1991 la vaccinazione contro l'epatite B è obbligatoria per tutti i neonati.