Dusicyon australis
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Lupo antartico o warrah Stato di conservazione: Estinto (1876) |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | |||||||||||||||||||||
Dusicyon australis Kerr, 1792 |
Il lupo antartico o warrah (Dusicyon australis Kerr 1792) è un canide vissuto sino alla fine del XIX secolo nelle isole Falkland ed attualmente estinto.
Indice |
[modifica] Descrizione
L'animale aveva una lunghezza variabile tra i 125 e i 160 cm e una grossa testa da lupo, però le zampe erano più corte di quelle di un lupo vero e misuravano dalla spalla in giù appena 60 cm. La pelliccia era di diversi colori: marrone, giallo e nero.
Le orecchie erano nere, la pancia bianca e la coda con la punta bianca come nelle volpi. Anche se somigliava al lupo, non lo era affatto, ma non era nemmeno una grossa volpe come credeva altra gente.
[modifica] Storia
La prima descrizione dello warrah la dobbiamo a Richard Simons, che navigò sulla Welafare dal 1689 al 1690 per combattere contro i francesi: Abbiamo visto delle volpi grandi il doppio di quelli in Inghilterra, ne abbiamo catturata viva una giovane e l'abbiamo tenuta a bordo per alcuni mesi. Tuttavia quando la nave britannica iniziò a dare battaglia a una nave francese, lo warrah decise che una nave non era un luogo adatto per una bestia e si lanciò fuoribordo.
Charles Darwin, durante il suo famoso viaggio, passò nel 1833 per le isole Falkland, che si trovano al largo della punta meridionale dell'America Latina, e notò la presenza del Dusicyon australis, l'unico predatore delle isole.
Nel corso della sua permanenza sulle isole raccolse tre campioni di pelle, due dei quali vennero poi presentati alla Società Zoologica Londinese. Il lupo antartico, o warrah come lo chiamavano gli isolani, era una specie di enigma. Non solo quella specie così singolare era l'unico animale predatore delle isole Falkland, ma era anche (a parte dei piccoli topi) l'unica bestia di terra dell'isola. Come sia potuta accadere una cosa del genere è un mistero che probabilmente rimarrà insoluto. Ma come ha fatto lo warrah ad evolversi in quelle isole sperdute lontano da altre specie simili? Il fatto che sia riuscito a sopravvivere cibandosi di uova di uccello e cacciando volatili e mammiferi marini è già in sé veramente sorprendente. Esiste una teoria secondo la quale i loro antenati si sarebbero spinti fin là dalla Patagonia, attraversando i ghiacci; un'altra teoria invece suggerisce che le foreste della pre-glaciazione probabilmente ospitavano molte specie, e che solo lo warrah sia sopravvissuto.
Dato che Richard Simons non pubblicò il suo racconto, Darwin non era al corrente del fatto, ma aveva però letto e annotato le avventure dell'aspirante guardiamarina John Byron della nave The Wager che aveva fatto naufragio nello stretto di Magellano nel 1741. Byron e l'equipaggio trovarono rifugio nelle isole Falkland. Byron raccontava che gli warrah erano grandi come dei mastini di dimensioni medie. I suoi uomini si allarmarono molto quando quattro creature di grande ferocia somiglianti a volpi, si scagliarono in acqua per attaccare la gente in barca e decisero quindi di riprendere il largo. Poi si spaventarono nuovamente e, reagendo in modo eccessivo, iniziarono a sparare ai cespugli per sbarazzarsi di loro. Il risultato fu che la campagna era tutta in fiamme fin dove l'occhio poteva arrivare e li potevano vedere correre in gran numero. Nel 1764 Dom Pernetty nel suo libro Storia di un viaggio alle isole Malvine raccontava di un attacco molto simile a quello: ...gli ufficiali della scorta di M. de Boungainville sono stati, per così dire, attaccati da una sorta di cane selvaggio; si tratta probabilmente dell'unico animale selvaggio e dell'unico tipo di quadrupede di tutte le isole Malvine (Falkland).
Tuttavia Pernetty fornisce anche una teoria molto verosimile del comportamento dello warrah: ...forse questo animale non è realmente feroce, è uscito fuori e si è avvicinato a noi perché probabilmente non aveva mai visto un essere umano. Gli uccelli non sono volati via: si sono avvicinati come se fossero stati addomesticati. Quella docilità, fosse essa motivata dalla fame o dalla curiosità, fu ben illustrata dagli osservatori che seguirono, e contribuì largamente all'estinzione dello warrah.
Lo stesso De Boungainville parlò parecchio dello warrah nel suo libro Viaggio intorno al mondo: la volpe-lupo, così chiamata perché si scava la tana da sé e perché la sua coda è più lunga e più pelosa di quella di un lupo, vive tra le dune in riva al mare. Insegue la selvaggina e studia i percorsi in modo astuto, sempre per la via più breve da una baia all'altra; la prima volta che siamo sbarcati abbiamo creduto che fossero sentieri creati da abitanti del luogo.
Si direbbe inoltre che questo animale soffra la fame per una certa parte dell'anno, così magro e sottile com'è. Ha le dimensioni di un cane e abbaia come uno di loro, anche se più debolmente. Darwin nel suo libro Zoologia del viaggio del cane cita questi abitanti delle Falkland e continua con osservazioni laconiche e astute previsioni: le loro abitudini sono rimaste praticamente immutate fino ad oggi, benché il loro numero sia notevolmente diminuito a causa dell'incredibile facilità con cui si riesce ad ucciderli. Alcuni contadini spagnoli, che hanno il compito di catturare il bestiame allevato allo stato brado su quelle isole, mi hanno assicurato di avere ripetutamente ucciso parecchi di quegli animali con un coltello in una mano e un pezzo di carne per attirarli nell'altra....
Il numero di quegli esemplari è diminuito fortemente nel corso degli ultimi cinquant'anni; sono già stati completamente scacciati da quella metà delle Falkland orientali che si trova ad est della punta della baia di San Salvador e Berkeley Sound; e non ci sono dubbi, credo, sul fatto che con l'attuale colonizzazione delle isole, prima che la carta su cui sono raffigurati quegli animali ammuffisca, essi faranno già parte di quelle specie che sono scomparse dalla faccia della terra.
Poco dopo la partenza di Darwin dalle Falkland, il governo coloniale fissò una taglia su quegli animali. I cacciatori di pelli e di taglie si avventarono sul già poco numeroso warrah.
Nel 1839 il colonnello Hamilton Smith nel suo La tribù dei cani (nella Biblioteca del naturalista) racconta che stava parlando del cane di Aquara delle Falkland quando vide nella pellicceria di mr. G. Astor a New York, un vasto assortimento di pellami che provenivano dalle isole Falkland, dove, secondo quanto era stato riferito al signore, i suoi cacciatori avevano quasi eliminato la specie. Praticamente per miracolo un esemplare arrivò in Inghilterra nel 1868 e fu tenuto per parecchi anni nello zoo di Londra. Si trattava di un superstite, insieme a tre uccellini, di una vasta collezione di animali spedita sulla nave Fawn per raggiungere il piroscafo postale a Montevideo. Il carico includeva anche leoni marini, volpi, pinguini, oche, lupi, storni e fringillidi. La spedizione organizzata in modo veramente pessimo e inaccurato portò alla morte di tutti quegli esemplari. L'uomo responsabile di quella collezione si chiamava Lecomte. Era la stessa persona che in genere inviava i pinguini reali alla Società Zoologica ogni volta che riusciva a trovarne, cosa che a sua volta fu la causa principale della scomparsa dei pinguini reali dalle isole Falkland. (Anche se la distruzione dell'ultima colonia di pinguini fu ad opera di un pastore vicino a Dunrose House, il quale li bollì per impermeabilizzare il tetto della sua casa con il loro grasso.)
Mentre il numero dello warrah e la loro reale minaccia come animali predatori diminuiva, i racconti sui loro poteri di distruzione sembravano aumentare. La vecchia superstizione dei vampiri riapparve nuovamente e i pastori iniziarono a lamentare delle uccisioni veramente inverosimili delle loro pecore. Insistevano assurdamente (come l'uomo aveva già fatto precedentemente con altri "lupi") che lo warrah uccideva soltanto per succhiare il sangue delle pecore e che ne mangiava la carne solo in caso di necessità. La taglia venne aumentata e la caccia si intensificò ancora una volta. L'ultimo warrah fu ucciso a Shallow Bay, nell'Hill Cove Canyon, nel 1876. La predizione di Darwin si verificò molto più in fretta di quanto egli stesso aveva previsto: lo warrah o lupo dell'Antartico fu sterminato che lui era ancora in vita.
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Bibliografia
- Canid Specialist Group (2004). Dusicyon australis. 2006 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2006.