Diocesi di Pescia
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diocesi di Pescia Diocesis Pisciensis chiesa latina |
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vescovo | S. E. Mons. Giovanni De Vivo |
suffraganea di arcidiocesi di Pisa | |
Regione ecclesiastica Toscana | |
parrocchie: | 41 (6 vicariati ) |
sacerdoti | 42 secolari e 29 regolari 1.480 battezzati per sacerdote |
29 religiosi 98 religiose 7 diaconi | |
109.567 abitanti in 224 km² 105.093 battezzati (95,9% del totale) |
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Eretta: | 15 aprile 1519 |
rito: | romano |
Via Giuseppe Giusti 1, 51017 Pescia tel. 0572.476.224 fax. 0572.49.97.45 W |
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Dati dall'annuario pontificio 2005 * * | |
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La diocesi di Pescia si trova in Toscana. Comprende i comuni di Pescia (eccetto le frazioni di Collodi, Medicina, Pontito, S. Quirico, Stiappa, Veneri, che fanno parte dell’Arcidiocesi di Lucca), Uzzano, Chiesina Uzzanese, Buggiano, Ponte Buggianese, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Pieve a Nievole, Monsummano Terme in provincia di Pistoia; Altopascio (eccetto la frazione di Badia Pozzeveri, che fa parte dell’Arcidiocesi di Lucca), Montecarlo in provincia di Lucca;Fucecchio (solo la frazione di Massarella) in provincia di Firenze.
[modifica] Storia
La tradizione vuole che la religione cristiana sia stata introdotta a Pescia e in Valdinievole da San Paolino, primo Vescovo di Lucca. Nel V secolo, sempre secondo la tradizione, un altro Vescovo di Lucca, San Frediano, fondò una fitta rete di pievi su tutto il territorio lucchese, tra cui si dice le pievi di S. Maria di Pescia, S. Pietro alla Nievole (l’odierna Pieve a Nievole), S. Tommaso di Arriano (l’odierna Castelvecchio Valleriana, sulla montagna pesciatina), S. Pietro in Campo (attualmente nel comune di Montecarlo).
Di certo, la pieve di Pescia fu consacrata nel 1062 dal papa e Vescovo di Lucca Alessandro II, al secolo Anselmo da Baggio, che fino al 1057 ne era stato pievano. Durante il Medioevo, grazie alla sua centralità e facile raggiungibilità dalla città di Lucca, oltre che per la nascita di un fiorente mercato, il Mercato Longo, nei suoi pressi, la pieve di Pescia acquistò sempre più importanza e finì con l’imporre la sua supremazia sulle altre pievi della Valdinievole. Divenne sede di capitolo e i pievani principali interlocutori in loco del Vescovo di Lucca.
Nel XIV secolo, Pescia e la Valdinievole, fino ad allora, sotto la giurisdizione civile di Lucca, chiesero e ottennero di passare sotto il dominio di Firenze, da cui mai si sarebbero sottratte sino all’unità d’Italia. Dal punto di vista ecclesiastico, tuttavia, permasero sotto Lucca e ciò non andava per nulla a genio di Firenze. Trascorsi due secoli, nel 1519, sotto il pontificato di papa Leone X, fiorentino di casa Medici, Pescia fu elevata al rango di Prepositura nullius (diocesis) e sottratta alla giurisdizione ecclesiastica di Lucca. Il Capitolo della Prepositura avrebbe nominato un Preposto facente le funzioni di un vescovo e dipendente direttamente dalla Santa Sede. Nacque la Diocesi di Pescia, cui fu annessa la parrocchia di Massarella, comune di Fucecchio, che prima faceva parte della diocesi di Pistoia. Alla carica di Preposto nullius si alternarono i membri delle due famiglie nobili pesciatine dei Cecchi e dei Turini.
Il 19 febbraio 1699, Pescia fu elevata al rango di Città Nobile dal Granduca di Toscana Cosimo III. Dopo questo importante riconoscimento civile, i pesciatini si attendevano la definiva attribuzione del vescovo, dopo due secoli di precarietà (il Preposto, ad esempio, non poteva amministrare il sacramento dell’Ordine, per cui gli aspiranti sacerdoti dovevano rivolgersi ai vescovi limitrofi per essere consacrati). Il 17 marzo 1727, finalmente, il pontefice Benedetto XIII istituì il Vescovato di Pescia. Primo Vescovo eletto fu Mons. Paolo Antonio Pesenti, pesciatino e già Preposto nullius, che tuttavia morì prima della definitiva consacrazione.
[modifica] Cronotassi dei Vescovi di Pescia (1727 – 2006)
- Paolo Antonio Pesenti (Pescia, 1° maggio 1666 – 1° agosto 1728), dal 17 marzo 1727 sino alla morte. Fu eletto Vescovo di Pescia, ma mai consacrato.
- Bartolomeo Pucci (Montepulciano, 21 luglio 1664 – Pescia, 26 febbraio 1737), dal 26 gennaio 1729 sino alla morte.
- Gaetano Incontri (Volterra, 29 marzo 1704 – Firenze, 25 marzo 1781), dal 12 luglio 1738 sino al suo trasferimento all’Arcidiocesi Metropolitana di Firenze, nel 1741.
- Donato Maria Arcangeli (Arezzo, 6 febbraio 1709 – Pescia, 26 dicembre 1772), dal 11 marzo 1742 sino alla morte.
- Giulio de' Rossi (Pistoia, 18 luglio 1755 – Pescia, 2 febbraio 1833), dal 29 ottobre 1804 sino alla morte.
- Giovan Battista Rossi (Signa, 7 giugno 1777 – Pistoia, 16 febbraio 1849), dal 26 marzo 1835 sino al suo trasferimento alla sede di Pistoia e Prato, il 2 ottobre 1837.
- Vincenzo Menchi (Firenze, 12 marzo 1789 – Pratovecchio, 22 maggio 1847), dal 7 marzo 1840 sino al suo trasferimento alla sede di Fiesole, 26 gennaio 1843.
- Giovanni Benini (Prato, 9 maggio 1812 – Pescia, 27 aprile 1896), dal 6 gennaio 1856 sino alla morte.
- Giulio Matteoli (Castelfranco di Sotto, 28 agosto 1841 – Livorno, 1900), dal 2 febbraio 1897 sino al suo trasferimento alla sede di Livorno, nel 1898.
- Donato Velluti Zati dei Duchi di S. Clemente (Firenze, 3 settembre 1845 – 11 dicembre 1927), dal 24 marzo 1899 al 1907.
- Angelo Simonetti (Firenzuola, 23 gennaio 1861 – Pescia, 14 agosto1950), dal 26 luglio 1908 sino alla morte.
- Dino Luigi Romoli (Firenze, 13 aprile 1900 – 1985), dal 27 febbraio 1951 sino al pensionamento, nel giugno 1977.
- Giovanni Bianchi (Firenze, 8 aprile 1918 – Collevalenza, 21 settembre 2003), dal 24 settembre 1977 sino al pensionamento, il 18 dicembre 1993.
[modifica] Santi patroni della Diocesi di Pescia
- Maria Santissima della Fontenova di Monsummano Terme (9 giugno), patrona principale.
- Sant'Allucio (23 ottobre), patrono secondario.