Cassaforma
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La cassaforma, in edilizia, è l'involucro dentro cui viene gettato il calcestruzzo allo stato liquido e dove esso rimane fino alla fine de processo di indurimento (o maturazione). A fine indurimento, la cassaforma perde la sua funzione e può essere rimossa (perché la struttura è ormai solidificata e in grado di reggersi da sola). La parola cassaforma è sinonimo di stampo, quando si parla di oggetti prodotti in modo seriale ma con la medesima tecnica del getto di materiale liquido che in seguito solidifica. Quando si parla della "cassaforma" per costruire gli archi o le volte, si parla di centina.
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[modifica] Storia della cassaforma
Il concetto di cassaforma risale all'inizio della storia edilizia della nostra civiltà. Una cassaforma è una struttura dentro cui gettare del materiale allo stato liquido o semi-liquido in attesa che esso solidifichi spontaneamente o grazie all'apporto di calore esterno (il sole o un forno).
Uno degli esempi più antichi di cassaforma è la scatola di legno dove i costruttori dei popoli della mesopotamia gettavano dell'argilla fresca, per metterla poi ad essiccare al calore del sole. Una volta solidificata, l'argilla manteneva la forma datale dalla cassaforma e diventava, genericamente, un mattone da costruzione. In questo caso la cassaforma veniva utilizzata più volte per produrre diversi mattoni simili.
Nell'antico egitto si usavano casseforme in legno per gettarvi dentro un composto simile al calcestruzzo (la sua composizione precisa è tuttora ignota) che, solidificando, diventava un materiale simile al granito con cui sono state costruite molte delle più importanti piramidi, tra cui quelle della piana di Giza.
Anche nei romani era ben conosciuto il concetto di cassaforma. Essi usavano costruire due murature parallele dove dentro gettavano del calcestruzzo: in tal modo, quando il materiale gettato solidificava, i muri diventavano solidali con il calcestruzzo, fornendogli, allo stesso tempo, la cassaforma per il getto. Questo è il muro a sacco romano.
[modifica] Estremi del concetto di cassaforma
La cassaforma è anche la struttura che tiene unito un materiale che, altrimenti, non potrebbe mantenere la sua forma, perché incoerente. È il caso delle pareti di fango o di terra, che sono tenute insieme da un intreccio di legni e paglia, oppure che sono contenute in sacchi che poi vengono sovrapposti. Questi sono esempi al limite della definizione di cassaforma, in quanto non vi viene gettato un materiale che poi subisce una trasformazione.
Quando si costruisce un arco o una volta, si usa costruire una struttura (in genere lignea) che serve per poggiarvi i conci dell'arco per tenerli fermi prima che l'arco sia completato. Questo tipo di cassaforma è la centina. Anche questo è un concetto estremo di cassaforma, per quanto sia una struttura che dà la sua forma ad un altro manufatto (è comunque errato parlare di cassaforma riferendosi ad una centina).
[modifica] Cassaforma a perdere
Quando si getta un materiale in una cassaforma che poi non viene rimossa, rimanendo solidale con esso, si parla di cassaforma a perdere. Il muro romano a sacco, citato in precedenza, è gettato in una cassaforma a perdere, perché i muri laterali, che fungono da cassaforma, rimangono solidali con il calcestruzzo gettato tra essi. Oggi esistono esempi di pilastri in profilati cavi di acciaio all'interno dei quali viene gettato del calcestruzzo: se il profilato è fatto per rimanere solidale al conglomerato, lo chiameremo cassaforma a perdere. In edilizia esistono molti esempi di strutture realizzate con cassaforme a perdere, tra cui diversi tipi di pali di fondazione e di muri di sostegno con blocchi cassero.
[modifica] Casseformi per cemento armato
La parola cassaforma forse richiama più di tutti il concetto di cemento armato. La cassaforma è, infatti, una delle fasi più importanti della realizzazione della struttura, in quanto è con essa che si costituiscono la forma e le dimensioni definitive del manufatto. Il materiale principe per la realizzazione delle casseformi per cemento armato è sempre stato il legno: questo è un materiale semplice da lavorare e da sagomare (per creare forme semplici e rigide come travi, pilastri e solai - vedi immagine), leggero da manovrare in cantiere e traspirante (particolare molto importante per il calcestruzzo in fase di maturazione). Il legno ha lo svantaggio di non poter essere utilizzato per più di due-quattro volte per fare da cassaforma al cemento: esso si impregna e ben presto diventa rigido, pesante e non più traspirante, oltre a necessitare l'abbattimento di alberi; senza considerare il fatto che il legno impregnato non può essere utilizzato nemmeno per bruciare (non prende fuoco) e non è più biodegradabile (lo è solo la fibra, non il cemento in essa impregnato). Il legno lascia la sua "impronta" sul calcestruzzo, che prende i disegni, in negativo, della fibra e dei nodi delle tavole di legno utilizzate. Questo aspetto può essere enfatizzato per conferire al cemento armato un bell'aspetto superficiale, al fine di lasciarlo a vista (cemento "faccia a vista" - il cemento, se ben fatto, è un materiale molto durevole e non necessita di elementi protettivi ulteriori per resistere per decenni agli agenti atmosferici). Oggi esistono casseforme metalliche telescopiche e di sezione variabile che possono essere utilizzate un numero virtualmente infinito di volte e offrono al manufatto completo una superficie liscia e omogenea.
Le casseformi non vengono quasi più utilizzate per gettare i solai, in quanto questi sono sempre più spesso costituiti da travetti prefabbricati (e tagliati in opera alla giusta misura) e pignatte, che fanno da cassaforma persa per la gettata di cemento che costituisce la soletta armata superiore. Ciò permette di risparmiare moltissima superficie di cassaforma.
Quando oggi si realizzano solai nervati, strutture di grandi dimensioni o di sezione non convenzionale, si utilizza sempre più l'acciaio o un qualche tipo di cassaforma persa.
Le casseformi per cemento armato precompresso sono tutte metalliche. Il proccesso produttivo di questo tipo di strutture è infatti il prefabbricato, e sarebbe inutile utilizzare in esso casseformi non riciclabili.
La maestranza che possiede le competenze per realizzare le casseformi in legno è il carpentiere, termine oggi allargato anche a chi realizza casseforme in acciaio o casseformi in generale.
Ad ogni modo, dovunque c'è una struttura in cemento armato, c'è stata una cassaforma che gli ha dato forma e dimensioni.
[modifica] Voci correlate
- calcestruzzo
- cemento armato
- cantiere edile
- struttura
- perito edile
- architetto
- ingegnere
- geometra
- intervento edilizio