Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni Archidioecesis Amalphitanus-Cavensis chiesa latina |
|
---|---|
arcivescovo | Orazio Soricelli |
suffraganea di arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno | |
Regione ecclesiastica Campania | |
vicario: | Papa Carlo |
parrocchie: | 75 |
sacerdoti | 60 secolari e 29 regolari 1153 battezzati per sacerdote |
34 religiosi 128 religiose 17 diaconi | |
103.351 abitanti in 150 km² 102,700 battezzati (99,4%% del totale) |
|
Eretta: | 1986 |
Salita Episcopio - 84011 Amalfi SA - Piazza Duomo, 9 - 84013 Cava de' Tirreni SA tel. 089.871.324; 089.872.203 fax. 089.873.460 W |
|
Dati dall'annuario pontificio 2006 * * | |
Chiesa cattolica in Italia elenco diocesi della Chiesa cattolica Progetto:Diocesi · discussioni -- guida |
L'arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni è una diocesi della Chiesa cattolica in Italia.
Indice |
[modifica] Territorio
Il territorio della diocesi è formato da 75 parrocchie suddivise in 7 foranie. La zona pastorale di Amalfi si estende lungo la Costiera Amalfitana da Positano a Cetara e, verso l'interno, ad Agerola e Tramonti; comprende tredici comuni, di cui dodici in provincia di Salerno ed uno (Agerola) in provincia di Napoli, per complessive cinquanta parrocchie.
La zona pastorale di Cava de' Tirreni è tutta raccolta in una fertile vallata, che si estende da nord a sud, fino a raggiungere il Tirreno nel Golfo di Salerno; a est e ad ovest la vallata è delimitata dall'Appennino campano. La zona pastorale comprende 26 parrocchie, di cui 20 nel comune di Cava de' Tirreni e 6 nel comune di Vietri sul Mare.
[modifica] Storia
[modifica] Amalfi
Non si conosce l'origine della sede vescovile di Amalfi; la prima notizia documentale si ritrova in una lettera del Papa S. Gregorio Magno al suddiacono Antemio, in cui viene citato il vescovo di questa Chiesa, Primenio. Nel 987 essa viene eretta in arcidiocesi e sede metropolitana dal papa Giovanni XV. Nello stesso anno vengono erette a sedi vescovili, suffraganee della novella sede metropolitana, le città di Scala, Minori, Lettere e Capri. Nel 1087 anche Ravello fu eretta a sede vescovile dal Papa Vittore III, col privilegio di esenzione dalla giurisdizione metropolitana di Amalfi e immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 1603 la diocesi di Scala viene soppressa dal papa Clemente VIII a causa della scarsezza di abitanti, e incorporata alla diocesi di Ravello; il vescovo di questa città rimane, in quanto tale, immediatamente soggetto alla Santa Sede, mentre come vescovo di Scala è suffraganeo del metropolita di Amalfi. Con il Concordato del 1818 tra il papa Pio VII e il re Ferdinando I, anche le altre diocesi suffraganee vengono soppresse: Ravello e Minori furono incorporate alla sede metropolitana di Amalfi; Lettere fu assorbita nella diocesi di Castellammare e Capri fu aggregata alla diocesi di Sorrento.
[modifica] Cava
Nel 1092 l'attuale territorio di Cava, Vietri e Cetara, pur continuando a far parte della diocesi di Salerno, fu affidato al governo della Badia della SS. Trinità di Cava, i cui abati lo governarono per tre secoli. Nel 1394, il territorio fu staccato dalla diocesi di Salerno ed eretto in diocesi direttamente soggetta alla Santa Sede, sotto il governo degli abati della SS. Trinità di Cava. Fino al 1092 la Valle Metelliana dipendeva da Salerno. In seguito la città di Cava si è sviluppata, nel corso dei secoli, intorno alla Badia benedettina della SS. Trinità, fondata da S. Alferio nel 1011; ad essa nel 1058 il principe longobardo di Salerno, Gisulfo II, aveva donato il territorio dell'intera vallata metelliana. Nel 1092, pur continuando a far parte dell'arcidiocesi di Salerno, essa fu affidata, con bolla di Urbano II, nello spirituale come già nel temporale, all'autorità della Badia. Il 7 agosto 1394 fu staccata dall'arcidiocesi di Salerno e costituita in diocesi direttamente dipendente dalla Santa Sede; l'abate commendatario della Badia fu anche vescovo di Cava. Ma i Cavesi, mal sopportando la dipendenza feudale dalla Badia, l'assalirono e devastarono più volte tra il 1335 e il 1508, reclamando la propria autonomia. Leone X accolse la loro richiesta e, con la bolla Sinceræ devotionis del 22 marzo 1513, costituì Cava in diocesi autonoma. Dal 1520 la diocesi di Cava de' Tirreni venera come patrono il vescovo Sant'Adiutore. Secondo i Bollandisti, questi fu uno dei vescovi africani che, in seguito all'invasione dell'Africa settentrionale da parte dei Vandali, si rifugiarono in Campania. Secondo la tradizione, S. Adiutore svolse il suo apostolato di evangelizzazione nella valle di Cava. A seguito del concordato tra la Santa Sede e il Regno di Napoli, con bolla del 27 luglio 1818, alla diocesi di Cava fu unita, æque principaliter, la diocesi di Sarno.
[modifica] L'unificazione
Nel 1972 si procedette ad una ridistribuzione dei territori delle diocesi viciniori. Il 25 settembre le diocesi di Cava de' Tirreni e Sarno, affidate allo stesso vescovo, furono separate: Cava de' Tirreni fu unita in persona episcopi ad Amalfi; Sarno fu unita a Nocera dei Pagani. Il 30 settembre 1986 l'arcidiocesi di Amalfi e la diocesi di Cava de' Tirreni, fino a quel momento unite in persona episcopi, furono unite giuridicamente nella nuova arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni.
[modifica] Vescovi e Arcivescovi
L'elenco seguente riporta l'elenco dei Vescovi di Amalfi dalla prima prova documentale fino al 987, anno in cui venne elevata ad Arcidiocesi:
- Primenio o Pigmenio (596-620?) Il nome ricorre in una lettera di S. Gregorio Magno. Dopo di lui la serie si interrompe per mancanza di documenti
- Pietro I (829-839 o 840)
- Leone I (840-847)
- Pietro II (848-855)
- Buono (859-?)
- Sergio (872-?)
- Orso (897-920)
- Giacinto o Giaquinto (925-936?)
- Costantino (949-960)
- Mastalo (960-987 circa)
Nel 987 la diocesi di Amalfi fu eretta in arcidiocesi e sede metropolitana. Alcune città del circondario vennero erette a sedi vescovili suffraganee della novella sede metropolitana: Scala, Ravello, Minori, Capri, Lettere.
L'elenco seguente riporta gli arcivescovi di Amalfi a partire dall'elevazione in Arcidiocesi nel 987:
- Leone Orso Comite (989-1029)
- Leone II (1029-1050)
- Pietro Alferio (1050-1070 circa)
- Giovanni (1070-1082)
- Sergio Donnamira (1082-1102)
- Mauro De Monte (1103-1128) Prima abate di Positano, poi vescovo di Minori da dove fu trasferito alla sede amalfitana
- Sede vacante (1128-1142)
- Giovanni II (1142-1166)
- Giovanni III di San Paolo (1166-1168)
- Roboaldo (1168-1174)
- Dionisio (1174-1202)
- Matteo Capuano (1202-1215) Sotto il suo governo il Card. Pietro Capuano trasferì ad Amalfi da Costantinopoli il corpo dell'apostolo Andrea
- Giovanni Capuano (1215-1239)
- Sede vacante (1239-1254)
- Bartolomeo Pignatelli (1254-1254) Dimissionario
- Gualtiero (1254-1258)
- Filippo Augustariccio (1258-1291 circa)
- Andrea D'Alagno (De Alaneo) (1295-1330)
- Landolfo Caracciolo (1330-1350 circa) Era stato in precedenza vescovo di Stabia
- Pietro Capuano (1351-1362?)
- Marino Del Giudice (1361-1375) Dimissionario
- Giovanni Acquaviva (1374-1378) Trasferito dalla diocesi di Ascoli Piceno
- Sergio Grisone (1379-1392) In precedenza vescovo di Ravello
- Paolo Sorrentino (1392-1401) In precedenza vescovo di Minori
- Bertrando D'Alagno (De Alaneo) (1401-1408) Trasferito dalla diocesi di Gubbio
- Roberto Brancia (1410-1423) Trasferito dalla diocesi di Sorrento
- Andrea De Palearia (1424-1449)
- Antonio De Carleno (1449-1460)
- Nicola Miroballi (De Miroballis) (1460-1475)
- Giovanni Nicolini (1475-1483) Dimissionario
- Giovanni Batt. Giudici (De Judicibus) (1483-1483) Trasferito dalla sede antimiliense, dopo sette mesi fu costretto a dimettersi
- Andrea De Cunto (1484-1504) In precedenza vescovo di Minori
- Tommaso Regolano (1504-1509)
- Roberto Card. De Britto (1510-1510) Amministratore
- Giovanni Card. De' Medici (1510-1513) Amministratore; eletto papa nel 1513 con il nome di Leone X
- Antonio Balestrieri (Balestrarius) (1513-1516)
- Lorenzo Card. Puccio (1516-1517) Amministratore
- Girolamo Planca (1517-1517) Rinunciò alla diocesi dopo tre giorni
- Girolamo Vitelli (De' Glanderoni) (1519-1530) Costretto alle dimissioni
- Ferdinando Annio (De Anna) (1530-1541) Trasferito dalla sede calinense. Dimissionario
- Alfonso Oliva (1541-1544) Trasferito dalla sede bolivense
- Francesco Sfrondato (1544-1547) Trasferito dalla diocesi di Sarno. Dimissionario
- Tiberio Card. Crispo (1547-1561) Amministratore. Dimissionario
- Massimo De' Massimi (1561-1564) Dimissionario
- Tiberio Card. Crispo (1564-1564) Di nuovo amministratore
- Marco Antonio Bozzuto (1565-1570)
- Carlo Montilio (1570-1576)
- Giulio Rossino (1576-1616)
- Paolo Emilio Filonardo (1616-1624)
- Giacomo Teodolo (1625-1635) Trasferito alla diocesi di Forlì
- Matteo Granito (1635-1638) Proveniente dalla diocesi di Cava
- Angelo Pico (1638-1648) Trasferito alla sede di San Miniato
- Stefano Quaranta (1649-1679)
- Gaetano Miroballi (1679-1681)
- Simplicio Caravita (1682-1701)
- Michele Bologna (1701-1731)
- Pietro Agostino Sforza (Scortia) (1732-1748) Proveniente dalla diocesi di Teramo Dimissionario
- Nicola Cioffi (1748-1758) Proveniente dalla diocesi di Sora
- Antonio Puoti (1758-1792)
- Silvestro Miccù (1804-1830) Già vescovo di Scala e Ravello
L'elenco seguente riporta i vescovi di Scala a partire dall'elevazione in diocesi nel 987 fino alla soppressione della diocesi e all'unione alla diocesi di Ravello il 31 luglio del 1603:
- Sergio (987-?)
- Alessandro (1118-?)
- Orso (1144-?)
- Alessandro II (1171- dopo il 1191)
- Costantino D'Afflitto (1207-1227?)
- Matteo D'Afflitto (1227-1267 o 1269)
- Un vescovo di cui non si conosce il nome governava nel 1313
- Teodoro Scacciavento (1328-?)
- Guglielmo Lombardo (1335-1342)
- Guglielmo II (1342-1349)
- Giacomo Sazali (1349-1369)
- Andrea Fusco (1390-1394?) Trasferito a Ravello
- Pietro (1394?-1396 o 1397)
- Petruccio De Penni (De Pennis) (1396 o 1397-1418)
- Natale Mastini D'Afflitto (1418-1450)
- Evangelista Frioli (o Firiolo) (1450-1465)
- Matteo Doti (1465 o 1469-1499)
- Giacomo Pisanelli (1500-1511)
- Ferdinando de Castro (1511-1515)
- Baldassarre Del Rio (1515-1540)
- Ludovico Vannio o Vanini (1541-1548)
- Gaspare De Fossa (1548-1551)
- Alfonso Romero (1551-1551)
- Costantino De Monte Veltronio (1552-1557)
- Feliciano Niguarda (1557-1583)
- Francesco D'Afflitto (1583-1593)
- Giovanni Battista Serignano (1594-1594)
- Floriano Nanni (1594-1598)
- Francesco Bennio De Butrio (1598-1603) Divenne vescovo di Ravello e Scala
L'elenco seguente riporta i vescovi di Ravello a partire dal 1086 fino alla soppressione della diocesi e l'annessione all'arcidiocesi metropolitana di Amalfi nel 1818:
- Orso Papice (1086-1094)
- Costantino Rogadep (1094-1150)
- Giovanni Rufolo (1150-1209)
- Pantaleone Pironti (1210 o 1212-1220)
- Leone Rogadeo (1220-1229)
- Pietro Di Durazzo (entro il 1275-1284)
- Tolomeo (1286-1290)
- Giovanni Allegri (1291-1330?)
- Francesco Castaldo (1330?-1362)
- Sergio Grisone (1363-1379) Trasferito alla sede metropolitana di Amalfi
- Roberto Ruffo (1379-1385)
- Borardo Hoxter (De Hoxaria) (1385-1397)
- Andrea Fusco (1397-1400)
- Pellegrino Rufolo (1400-1401)
- Ludovico Appenditano (1401-1407)
- Nicola De Doncellis (1409-1413)
- Astorgio Agnese (1413-1418)
- Martino De Groniano (o Di Gragnano) (1418?)
- Benedetto De Paradosso (1418-1427) Proveniente da Capri
- Giovanni (1427 o 1429-1429)
- Goffredo De Porteriis (1429-1432?)
- Lorenzo Da Napoli (?)
- Lorenzo De Ricco (1435 circa-1455) Dimissionario
- Nicola Campanile (1455-1456)
- Domenico Mercari (o Mercurio) (1456-1489)
- Cosma Setario (1489-1506)
- Francesco Lavello (1506-1507)
- Nicola N... (?-1509)
- Godescalco de la Patara (1509-1528)
- Sereno Astori (De Astoriis) (1528-1528)
- Bernardino Di Soria (1529-1536) Dimissionario
- Francesco Card. Quignone (1536-1537) Dimissionario
- Antonio Lunello (1537-1541)
- Giovanni Modano (o Mohedano) (1541-1549)
- Ludovico Beccatello (1549-1555)
- Ercole Tambosi (o Tombesio) (1555-1570)
- Paolo Fusco (1570-1578)
- Emilio Scataratica (1578-1590)
- Paolo De Curtis (1591-1600)
- Antonio De Franchis (1600-1603)
- Francesco Bennio (1603-1617) Già vescovo di Scala dal 1598, alla soppressione di quella diocesi fu creato vescovo di Ravello, conservando il titolo di entrambe le Chiese; così anche i suoi successori fino alla soppressione delle diocesi suffraganee, nel 1818.
- Michele Bonsio (1617-1623)
- Onorio (Da) Verme (1624-1637)
- Celestino Puccitelli (1637-1641)
- Bernardino Pannicola (1642-1666)
- Giuseppe Saggese (1667-1694)
- Lugi Capuano (1694-1705)
- Nicola Ruocco (o Rocco) (1706-1707)
- Giuseppe Maria Perrimezzi (1707-1714)
- Nicola Guerriero (1718-1732)
- Antonio Maria Santoro (1732-1741)
- Biagio Chiarelli (1742-1765)
- Michele Tafuri (1765-1778)
- Nicola Molinari (1778-1783)
- Silvestro Miccù (1792-1804) Trasferito alla sede amalfitana
L'elenco seguente riporta i vescovi di Minori a partire dal 987 fino alla soppressione della diocesi e l'annessione all'arcidiocesi metropolitana di Amalfi il 27 giugno 1818:
- Sergio (987-?)
- Orso (?)
- Giaquinto (o Giacinto) (entro il 1069-dopo il 1079)
- Mauro De Monte (entro il 1092-1103) Già abate di Positano. Trasferito ad Amalfi
- Leone (1103-dopo il 1105)
- Stefano (entro il 1112-dopo il 1118)
- Costantino (entro il 1127-dopo il 1145)
- Mauro II (entro il 1162-?)
- Lorenzo (entro il 1175-dopo il 1207)
- Giovanni De Cavello (entro il 1217-dopo il 1223)
- Gerbino (entro il 1247-1265?)
- Pietro (1266-1280)
- Andrea Capuano (1281-1305)
- Andrea D'Alagno (1305-1342) Un omonimo si trova vescovo di Amalfi all'incirca nello stesso periodo
- Bartolomeo De Comite Orso (1342-dopo il 1343)
- Martuccio (o Marcuzio) (?-1348)
- Giacomo Sergio (1348-1363)
- Filippo (1363-1364) Trasferito
- Romano (Sorrentino?) (1364-1386)
- Tommaso Scotto (?) Avrebbe aderito allo scisma avignonese sotto Clemente VII e Benedetto XIII
- Paolo Sorrentino (1390-1392) Trasferito ad Amalfi. Sembra che abbia continuato a governare anche la sede di Minori fino alla morte avvenuta nel 1401
- Ambrogio Romano (entro il 1411-?)
- Cristoforo Oliva (entro il 1418-?)
- Ludovico Da Siena (1474-1475)
- Palamide De Cunto (1475-1483)
- Andrea De Cunto (1483-1484) Trasferito ad Amalfi
- Giovanni Battista De' Contestabilis (1484-1493) Trasferito
- Santillo De Simone (1493-1497 o 1498)
- Alessandro Salato (1497 o 1498-1509)
- Alessandro (1509-1510 o 1511)
- Tommaso di Sicilia (1511 o 1512-1526)
- Giovanni Pietro De Bono (1526-1546)
- Ambrogio Caterino Polito (1546-1552)
- Antonio De Simone (1552-1553)
- Pietro De Affatatis (1553-1557)
- Donato De Laurentiis (1557-1562 o 1563) Trasferito
- Alessandro Mollo (o Moro) (1563-1565)
- Giovanni D'Amato (1565-1567) Dimissionario
- Giovanni Agostino Campanile (1567-1594)
- Orazio Basilisco (1596-1596)
- Tommaso Zerula (1597-1603)
- Giorgio Lazzari (1604-1615)
- Tommaso Brandolino (1615-1636)
- Loreto Di Franco (De Franchis) (1636-1638)
- Patrizio Donati (1639-1648 o 1649) Dimissionario
- Leonardo Leria (1649-1670) Dimissionario
- Antonio Bottis (o Botti) (1670-1679)
- Domenico Menna (1683-1691)
- Gennaro Crispino (1691 o 1692-1694) Trasferito
- Carlo Cutillo (1694-1704)
- Francesco Morgione (1705-1712)
- Raffaele Tosti (1717 o 1718-1722)
- Silvestro Staria (o Stanà) (1722-1753) Dimissionario
- Andrea Torre (1762-1791)
- Serafino Vitale (1798-entro il 1806) Nel 1806 la sede era già vacante
L'elenco seguente riporta gli arcivescovi di Amalfi a partire dal 1818 fino al 1986:
- Silvestro Miccù (1804-1830)
- Mariano Bianco (1831-1849) Proveniente dalla diocesi di Nicotera-Tropea. Dimissionario
- Domenico Ventura (1849-1862) Proveniente dalla diocesi di Termoli
- Sede vacante per circa nove anni
- Francesco Maiorsini (1870-1893) Proveniente dalla diocesi di Lacedonia
- Enrico De Dominicis (1894-1908)
- Antonio M. Bonito (1908-1910) Dimissionario
- Angelo M. Dolci (1911-1914) Dimissionario
- Ercolano Marini (1915-1945) Dimissionario. Morì a Roma nel 1950
- Luigi Martinelli (1946-1946) Morì prima di prendere possesso della sede
- Demetrio Moscato (1946-1947) Amministratore
- Angelo Rossini (1947-1965)
- Seguì un periodo di sede vacante in cui la diocesi fu governata dal Vicario Capitolare Mons. Andrea Afeltra
- Angelo Raimondo Verardo (1966-1968) Amministratore non vescovo. Fu poi promosso alla sede di Ventimiglia
- Jolando Nuzzi (1968-1972) Amministratore. Dimissionario
- Dal 1972 al 1986 l'arcidiocesi fu unita in persona episcopi alla diocesi di Cava de' Tirreni
- Alfredo Vozzi (1972-1982) Già vescovo di Cava e Sarno, nel 1972 fu trasferito alla sede amalfitana che resse insieme a quella di Cava. Dimissionario
- Ferdinando Palatucci (1982-1990) Proveniente dalla diocesi di Lamezia Terme. Dimissionario
L'elenco seguente riporta gli abati vescovi di Cava a partire dal 1394 fino alla elevazione a diocesi autonoma nel 1513:
- Francesco de Aiello (1394-1407)
- Francesco Mormile (1407-1419)
- Sagace dei Conti (de Comitibus) (1419-1426)
- Angelotto de Fusco (1426-1431) poi Cardinale commendatario fino al 1444
- Ludovico Scarampi (1444-1465) Cardinale commendatario (chiamato anche Ludovico Trevisano).
- Giovanni d'Aragona (1465-1485) Cardinale commendatario
- Oliviero Carafa (1485-1497) Cardinale commendatario
- Arsenio da Terracina (1497-1498)
- Paolo da Milano (1498-1499)
- Giustino da Taderico-Harbès (1499-1501)
- Vincenzo De Riso (1501-1503)
- Giustino da Taderico-Harbès (1503-1504) per la seconda volta
- Michele Tarsia (1504-1506)
- Benedetto da Vicenza (1506-1507)
- Paolo da Milano (1507-1511) per la seconda volta
- Crisostomo D'Alessandro (1511-1513)
L'elenco seguente riporta i vescovi di Cava a partire dal 1513 fino al 1818:
- Card. Luigi D'Aragona (1513-1515)
- Pietro Sanfelice (1515-1519)
- Gian Tommaso Sanfelice (1520-1550)
- Tommaso Caselli (1550-1571)
- Gesare Alemagna (1571-1606)
- Cesare Lippi (1606-1622)
- Matteo Granito (1623-1635) Trasferito ad Amalfi
- Girolamo Lanfranchi (1636-1659)
- Luigi De Gennaro (1659-1669)
- Gaetano D'Afflitto (1669-1682)
- Giovambattista Giberti (1682-1696)
- Giuseppe Pignatelli (1696-1703)
- Marino Carmignano (1703-1729)
- Domenico De Liguori (1730-1751)
- Niccolò Borgia (1751-1765)
- Pietro Di Gennaro (1765-1778)
- Michele Tafuri (1778-1797)
- Tra il 1797 e il 1816 la diocesi fu amministrata da Vicari Capitolari
- Silvestro Granito (1816-1818)
L'elenco seguente riporta i vescovi della diocesi unita Cava-Sarno a partire dal 1818 fino al 1972 quando le due diocesi vennero separate; Sarno fu unita alla diocesi di Nocera e Cava de' Tirreni fu unita in persona episcopi ad Amalfi. Mons. Alfredo Vozzi divenne Arcivescovo di Amalfi e Vescovo di Cava de' Tirreni.
- Silvestro Granito (1818-1832)
- Tommaso Bellacosa (1834-1843)
- Salvatore Fertitta (1844-1873)
- Giuseppe Carrano (1874-1889)
- Giuseppe Izzo (1890-1914)
- Gregorio Grasso (1914-1914) Amministratore apostolico
- Luigi Lavitrano (1914-1924)
- Pasquale Ragosta (1925-1928) Amministratore apostolico
- Pasquale Dell'Isola (1928-1938)
- Francesco Marchesani (1938-1948)
- Gennaro Fenizio (1948-1952)
- Alfredo Vozzi (1953-1972)
L'elenco seguente riporta gli arcivescovi di Amalfi-Cava de' Tirreni a partire dal 1982:
- Ferdinando Palatucci (1982-1990) Proveniente dalla diocesi di Lamezia Teme. Dimissionario
- Gioacchino Illiano (1991-1991) Amministratore apostolico
- Beniamino Depalma (1991-1999) Trasferito alla sede di Nola, continuò a reggere la diocesi come amministratore fino alla nomina del nuovo arcivescovo
- Orazio Soricelli (2000)
[modifica] Attuale Arcivescovo
Orazio Soricelli, nato a Calvi S. Nazzaro (Benevento) il 9 luglio 1952. Ha studiato nel Seminario Arcivescovile di Benevento ed è stato ordinato sacerdote l'11 settembre 1976. Il 3 giugno 2000 è stato nominato da Papa Giovanni Paolo II Arcivescovo di Amalfi - Cava de' Tirreni. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 30 giugno 2000 nella Basilica Cattedrale di Benevento. Inizia il suo ministero pastorale nell'arcidiocesi il 23 settembre 2000.
[modifica] Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 103.351 persone contava 102.700 battezzati, corrispondenti al 99,4% del totale.
anno | popolazione | sacerdoti | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | per battezzato |
uomini | donne | |||
1959 | 41.000 | 41.000 | 100,0 | 91 | 69 | 22 | 450 | 22 | 140 | 55 | |
1970 | 43.861 | 43.880 | 100,0 | 84 | 60 | 24 | 522 | 29 | 142 | 55 | |
1980 | 41.380 | 41.704 | 99,2 | 68 | 50 | 18 | 608 | 22 | 129 | 55 | |
1990 | 97.200 | 100.150 | 97,1 | 103 | 61 | 42 | 943 | 6 | 48 | 130 | 76 |
1999 | 102.700 | 103.351 | 99,4 | 108 | 66 | 42 | 950 | 12 | 47 | 128 | 76 |
2000 | 102.700 | 103.351 | 99,4 | 106 | 64 | 42 | 968 | 16 | 47 | 128 | 76 |
2001 | 102.700 | 103.351 | 99,4 | 94 | 65 | 29 | 1.092 | 16 | 34 | 128 | 76 |
2002 | 102.700 | 103.351 | 99,4 | 94 | 65 | 29 | 1.092 | 16 | 34 | 128 | 76 |
2003 | 102.700 | 103.351 | 99,4 | 92 | 63 | 29 | 1.116 | 17 | 34 | 128 | 76 |
2004 | 102.700 | 103.351 | 99,4 | 89 | 60 | 29 | 1.153 | 17 | 34 | 128 | 76 |
[modifica] Bibliografia
- Taiani V., La Diocesi di Amalfi. Brevi cenni storici e sviluppo demografico, Salerno 1972.
- Della Porta A., Cava Sacra, Cava de' Tirreni (Salerno) 1965
- Lugano P., L'Italia Benedettina, Roma 1929.
[modifica] Fonti
- Annuario pontificio del 2005 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]
- Sito ufficiale della diocesi