Andy Warhol
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Andy Warhol, nome d'arte di Andrew Warhola, (Pittsburgh, Pennsylvania, 6 agosto 1928 - New York, 22 febbraio 1987) fu un pittore, scultore, regista ed in genere artista statunitense e figura predominante del movimento pop art americano.
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[modifica] Biografia
Figlio di immigrati Slovacchi di etnia Rutena, mostrò subito il suo talento artistico, e studiò arte pubblicitaria al CIT (Carnegie Institute of Technology, conosciuto ora come Carnegie Mellon University) di Pittsburgh. Dopo la laurea, ottenuta nel 1949, si trasferì a New York.
La grande mela gli offrì subito molteplici possibilità di affermarsi nel mondo della pubblicità, lavorando per riviste come: Vogue e Glamour.
Morì a New York nel 1987 durante una banale operazione al pancreas.
[modifica] Arte
[modifica] Pittura
La sua attività artistica conta tantissime opere, infatti produceva in serie le sue opere con l'ausilio dell'impianto serigrafico. Le sue opere più famose sono diventate delle icone: Marilyn Monroe, Mao Zedong, Che Guevara e tante altre. La ripetizione era il suo metodo di successo: su grosse tele riproduceva moltissime volte la stessa immagine alterandone i colori (prevalentemente vivaci e forti). Prendendo immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali (famose le sue bottiglie di Coca Cola, le lattine di zuppa Campbell's, e i detersivi Brillo) o immagini d'impatto come incidenti stradali o sedie elettriche, riusciva a mettere a disagio il visitatore proprio per la ripetizione dell'immagine su vasta scala.
La sua arte, che portava gli scaffali di un supermercato all'interno di un museo o di una mostra d'arte, era una provocazione nemmeno troppo velata: secondo uno degli più grandi esponenti della pop art l'arte doveva essere consumata come un qualsiasi altro prodotto commerciale.
Ha spesso ribadito che i prodotti di massa rappresentano la democrazia sociale e come tali devono essere riconosciuti: anche il più povero può bere la stessa Coca Cola che beve il Presidente degli Stati Uniti o Elizabeth Taylor.
Successivamente rivisitò anche le grandi opere del passato, come L'ultima cena di Leonardo da Vinci o capolavori di Paolo Uccello e Piero della Francesca: anche in questo caso cercò di rendere omaggio a delle opere d'arte al posto di miti televisivi.
[modifica] Scultura
Andy Warhol ha anche creato alcune sculture che riproponevano in tre dimensioni alcuni suoi lavori serigrafici più famosi, come ad esempio scatole di detersivo Brillo ed altri prodotti in scatola.
[modifica] Altre forme d'arte
Ha supportato e sperimentato altre forme di comunicazione, come ad esempio il cinema e la musica: ha prodotto alcuni lungometraggi e film, ha supportato alcuni gruppi musicali - in primis i Velvet Underground con Lou Reed, la cui famosissima copertina dell'album d'esordio è stata disegnata dallo stesso Andy Warhol, ha scritto libri e biografie. Il pensiero commerciale di Andy Warhol spaziava in ogni campo.
Warhol, che si è sempre dichiarato pubblicamente omosessuale (fatto moralmente non accettato negli America negli anni 60) è stato più volte censurato per i contenuti dei suoi lungometraggi: My Hustler, Blow Job (telecamera fissa per 35 minuti sul volto di un uomo che riceve una fellatio) e Lonesome Cowboys sono alcuni esempi di film che ritraggono la cultura gay newyorkese del tempo, censurati e distribuiti solo con il passaparola. Altri lavori, certamente d'avanguardia, mostrano ad esempio 8 ore di sonno di un uomo (Sleep - 1963): in soli 5 anni produsse oltre 60 film, cortometraggi e lungometraggi di sperimentazione artistica attraverso la telecamera.
Alcuni di questi film furono trasmessi al pubblico dopo 30 anni dalla data di pubblicazione dei lungometraggi, soprattutto in occasione di mostre ed antologie del pittore organizzate in molti musei del mondo.
È stato anche fondatore della Factory, luogo in cui giovani artisti newyorkesi potevano trovare uno spazio collettivo per creare: qui sono nati o passati per un breve periodo altri famosi artisti come Jean-Michel Basquiat, Francesco Clemente, Keith Haring.
Il 3 giugno 1968, un'artista frequentatrice della Factory, Valerie Solanas, sparò ad Andy Warhol e al suo compagno di allora Mario Amaya. Entrambi sopravvissero all'accaduto, anche se Andy Warhol in particolare riportò gravi ferite e si salvò in extremis. Valerie Solanas dichiarò di aver sparato perché Warhol aveva troppo controllo sulla sua vita: successivamente scrisse anche una sceneggiatura dell'accaduto proponendola addirittura allo stesso Warhol, che rifiutò categoricamente. Le apparizioni pubbliche di Warhol dopo questa vicenda diminuirono drasticamente. Nel 1980 fonda una televisione dal nome "Andy Warhol's TV".
Muore il 22 febbraio 1987 alle 5.45 del mattino nel corso di un intervento chirurgico ai polmoni che erano però ormai troppo pieni di liquidi. I funerali si svolsero a Manhattan.
[modifica] Pubblicità
Il 23 luglio 1985 fa da testimonial al lancio del nuovo computer della Commodore: l'Amiga 1000.
[modifica] Musei
Elenco dei musei che espongono opere dell'artista:
- Andy Warhol Museum di Pittsburgh, Pennsylvania
- Art Gallery of Ontario di Toronto, Canada
- Tate Gallery di Londra, Inghilterra
- Museo d'Arte Contemporanea di Medzilaborce, Slovacchia
- Moma The museum of modern art, New york
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Andy Warhol
- Wikiquote contiene citazioni di o su Andy Warhol
[modifica] Voci correlate
- Candy Darling
- Joe Dallesandro
- The Factory
- Gerard Malanga
- Nico
- Lou Reed
- Edie Sedgwick
- Ultra Violet
- Valerie Solanas
- Velvet Underground