Andromaca (mitologia)
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Andromaca è un personaggio della mitologia greca, figlia di Ezìone, re di Tebe Ipoplacia, in Cilicia (Misia).
La donna fu rapita e portata a Troia per dare un erede ad Ettore che sposò. Ebbero un figlio, chiamato Astianatte o Scamandrio (nome che deriva dal fiume Scamandro che attraversa la città). Subito dopo il suo arrivo a Troia un'incursione contro gli alleati d'Ilio le sterminò il padre e i sette fratelli.
La figura di Andromaca compare per la prima volta nell'Iliade (libro VI), mentre scongiura il marito Ettore di non andare sul campo di battaglia per battersi con Achille e di rifugiarsi dietro le mura ascoltando l'amore che sente per la famiglia e non quello per la sua dannata gloria, ma egli riesce a farla desistere dai suoi intenti, ricordandole il suo ruolo di sposa e di madre, e di non ingerire quindi con le scelte degli uomini nel campo della guerra.
Dopo la morte di Ettore per mano di Achille, gli Achei invasero la città e l'amato figlio Astianatte, le fu strappato da Neottolemo, figlio di Achille, che secondo consiglio di Ulisse, lo gettò dalle mura della città, perchè non voleva che la stirpe di Priamo avesse alcuna discendenza.
Quando Troia fu rasa al suolo, gli Achei si spartirono le donne della casa reale: Andromaca fu vinta da Neottolemo, re dell'Epiro, e gli diede, suo malgrado, tre figli.
Andromaca soffrì l'ira di Ermione, sposa legittima di Neottolemoe solo quando sposò Eleno, fratello di Ettore, ella riuscì a ritrovare la pace.
Andromaca non dimenticò mai l'amore che provava per Ettore, e questo generò nei suoi mariti una grande gelosia.
La figura di Andromaca, una delle più commoventi della mitologia greca, rappresenta la figura della donna dell'antica Grecia, costretta all'infelicità ed impotente di fronte alla smania di gloria dei mariti, che sovente partivano per qualche guerra.
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