Aldo Resega
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Aldo Resega (nato Arnaldo) fu un personaggio della Repubblica Sociale Italiana.
Il 13 settembre 1943, subito dopo l'armistizio e contemporaneamente all'insediamento nell'Hotel Regina a Milano del comando della Gestapo, Resega ricostituì il Partito Nazionale Fascista con la carica di commissario federale milanese.
Secondo lo storico Giorgio Pisanò, Aldo Resega nei tre mesi in cui fu capo del fascismo milanese si impegnò per mantenere uno stato di relativa normalità nella popolazione cittadina, bloccando gli eccessi degli squadristi. Quando il 7 novembre i partigiani misero in atto una serie di attentati contro obiettivi fascisti e nazisti, Resega intervenne da una parte presso il comando tedesco per impedire la rappresaglia che stava per esser compiuta (dieci civili fucilati per ogni tedesco morto) e dall'altra tenendo a freno i propri uomini, intenzionati ad arrestare centinaia di persone.
Sarebbe stata la direzione del Partito Comunista Italiano a ordinare l'eliminazione di Resega, in quanto personaggio moderato che di fatto ostacolava lo scoppio della guerra civile. Resega fu così ucciso da un commando dei Gruppi di azione patriottica la mattina del 18 dicembre 1943.
Con il nome di Aldo Resega fu poi chiamata una brigata nera mobile, che durante la guerra pubblicò anche un settimanale.
[modifica] Collegamenti esterni
- Un lungo brano di Storia della guerra civile in Italia, di Giorgio Pisanò, con le notizie su Aldo Resega.
- Divisa e settimanale della Brigata Nera Aldo Resega