Troitse-Sergiyeva Lavra
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Il monastero della Trinità di San Sergio (Тро́ице-Се́ргиева Ла́вра) è il più importante monastero e centro spirituale della Chiesa Ortodossa russa. È situato nella città di Sergiyev Posad, circa 90 km a nord-est di Mosca, sulla strada che collega la capitale russa con Yaroslavl.
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[modifica] XIV secolo
Il monastero fu fondato nel 1345 da uno dei più venerati santi russi, Sergio di Radonez, che, insieme al fratello Stefano, costruì una chiesa di legno in onore della Santa Trinità all'interno dei boschi presso la collina Makovets, a pochi chilometri dalla città di Radonez. Il santo iniziò da allora una vita eremtica di ascesi vivendo in solitudine per più di un anno. Attirati da questo esempio altri monaci si unirono successivamente a lui finché nel 1354 venne eletto ad enegumeno del monastero, ai tempi costituito da un insieme di celle in legno disposte in prossimità della chiesa.
Nel 1355 Sergio introdusse una regola monastica inviatagli , secondo la Vita del santo, dall'allora Vescovo di Costantinopoli Filoteo, che disponeva la costruzione di edifici ausiliari, come refrettori, cucine e forni per il pane. Questa regola fu un modello per i discepoli di Sergio che pochi anni dopo, partendo dal Lavra, iniziarono la predicazione in ogni angolo della Russia centrale e settentrionale, fondando oltre 400 monasteri, tra i quali i più famosi sono quelli di Solovetsky, Kirilov, e Simonov.
San Sergio supportò Dimitri Donskoi nella sua guerra contro i tartari inviando lui due monaci, Peresvet e Oslyabya, per partecipare alla battaglia di Kulikovo (1380). Poco prima dell'inizio dei combattimenti Peresvet morì in un duello contro un campione tartaro. Anche a causa dell'appoggio al sovrano russo, il monastero fu devastato e dato alle fiame durante un raid di un'unità di cavalleria tartara nel 1408.
[modifica] XV secolo
San Sergio fu dichiarato santo patrono di Mosca nel 1422. Il medesimo anno iniziarono i lavori per la costruzione di una nuova cattedrale in pietra costruita da un gruppo di monaci Serbi che avevano trovato rifugio nel monastero dopo la battaglia di Kosovo Polje. Le reliquie di San Sergio furono ivi disposte al termine della costruzione di questa, anch'essa dedicata alla Santa Trinità. I più grandi decoratori di icone viventi in Russia, Andrei Rublev e Daniil Chyorny, furono chiamati a decorarla con affreschi.
Nel 1476, Ivan III assunse molti muratori di Pskov per costruire la chiesa dello Spirito Santo, la struttura della quale è una dei pochi esempi rimasti di chiesa russa con annessa torre campanaria. L'interno contiene i primi esempi di decorazione con piastrelle verniciate. All'inizio del XVI secolo fu amliata da Vasili III.
[modifica] XVI secolo
Nel 1559 Ivan il Terribile commisionò la cattedrale dell'Assunzione che fu portata a termine ventisei anni dopo. La cattedrale, simile alla sua omonima posta nel cremlino, che sembra essere stata presa come modello, ma molto più larga di quest'ultima, contiene innumerevoli icone, dipinte da diverse mani tra il XVI e il XVIII secolo raffiguranti l'ultima cena. L'interno fu decorato da un gruppo di pittori della vicina Yaroslavl nel 1684 con affreschi dalle forti tinte blu e violetto La cripta contiene la tomaba di Boris Godunov, della sua famiglia e di alcuni patriarchi ortodossi del XX secolo.
All'evoluzione del monastero in questo secolo corrispose una rapida crescita degli insiediamenti posti intorno ad esso che, gradatamente, aumenteraano fino a dar luogo alla moderna città di Sergiyev Posad. Lo stesso monastero si evolse in un rinomato centro frequentato da i maggiori storici e pittori di icone della Russia. Appena fuori dalle mura del chiostro furono inoltre costruiti il convento di Santa Paraskeva con annesse l'omonima chiesa e la Chiesa dell'introduzione (entrambe del 1547).
[modifica] XVII secolo
Verso la fine del XVI secolo il monastero venne fortificato: la palizzata di legno che circondava il chiostro venne sostituita con una di pietra lunga 1,5 km e furono costruite dodici torri di difesa, sempre in pietra. Tali accorgimenti furono indispensabili per il Lavra nel sostenere i sedici mesi di assedio polacco (1608-1610). Nel 1618 un altro assedio, portato da Ladislao IV di Polonia, fu nuovamente sostenuto dal monastero il quale, pur non capitolando a fronte dei ripetuti attacchi, fu comunque danneggiato come dimostra l'ammaccatura al portale della cattedrale mai riparato per preservare il ricordo degli scontri. Un altro avvenimento storico di questo secolo degno di nota fu il rifugiarsi all'interno delle mura del monastero del futuro zar Pietro I, che per bendue riuscì in tal modo a sfuggire i popri nemici
Durante il XVII secolo furono aggiunte al monastero numerose strutture, quali un piccolo e lussuoso palazzo in stile barocco che ospitava i patriarchi, un palazzo reale con la facciata dipinta a scacchi, un refrettorio intitolato a San Sergio, anch'esso dipinto con motivi a scacchiera, con i suoi 510 metri quadrati era considerato la stanza più grande di tutta la Russia, nuove cellle per i monaci, un ospedale per la comunità e una cappella costruita al di sopra di un pozzo santo scoperto nel 1644. La cattedrale a cinque cupole dedicata alla natività di San Giovanni Battista fu inoltre commissionata dalla famiglia Stroganovs e costruita appena oltre i cancelli del Lavra tra il 1693 e il 1699.
[modifica] XVIII - XIX secolo
Nel 1744 l'imperatrice Elisabetta conferì al monastero il titolo di Lavra, attribuendo il potere di archimandita al Metropolita di Mosca. Elisabetta favorì in più modi il monastero e manifestò la propria venerazione verso di questo compiendo ogni anno un pellegrinaggio a piedi fino al Lavra. Il suo sposo segreto, il conte Alexey Razumovsky, oltre ad accompagnarla in questi viaggi commissionò la Chiesa della Beata Vergine di Smolensk, l'ultimo grande luogo di culto ad essere costruito all'interno delle mura claustrali.
Un altro segno di affetto di Elisabetta per il monastero fu la costruzione, ordinata dalla sovrana, di una torre campanaria barocca che, con i suoi 88 metri, fu la più alta struttura costruita in Russia fino a quel tempo. I suoi architetrti furono Ivan Michurin e Dimitry Ukhtomsky.
Per tutto il XIX secolo il Lavra mantenne il suo status di monastero tra i più importanti di Russia. Nel 1814 una accademia ecclesiastica sostituì il seminario costruito nel 1742. Il lavra conteneva inoltre una delle più supreme collezzioni di manoscritti medioevali presenti al mondo, in grado di attirare migliaia di visitatori. Durante questo secolo, nel territorio monasteriale furono sepolti i filosofi conservatori Konstantin Leontiev e Vasily Rozanov.
[modifica] XX secolo
Dopo la rivoluzione russa del 1917, il governo sovietico chiuse il monastero nel 1920, affidando le costruzione a differenti istituti cittadini o trasformandoli in museo. Nel 1930 le campane del monastero, inclusa la campana degli zar, dal peso di oltre 65 tonnellate furono fuse, i manoscritti dispersi in differenti collezioni.
Dopo la controversa conversione di Joseph Stalin durante la seconda guerra mondiale, il Lavra tornò in proprietà della Chiesa ortodossa russa nel 1945. l 16 aprile 1946 fu celebrato il primo servizio divino dopo la chiusura sovietica nella Chiesa dell'Assunzione. Il monastero fu inoltre la sede del patriarca di Mosca fino al 1983, quando quest'ultimo fu autorizzato a trasferirsi al monastero Danilov a Mosca. Importanti lavori di restaurazione furono posti in essere tra gli anni sessanta e i settanta del XX secolo. Nel 1993 è stato dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'umanità.
[modifica] Collegamenti esterni
- Commons contiene file multimediali su Troitse-Sergiyeva Lavra