Signore della guerra
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Un signore della guerra (in inglese warlord) è il capo politico e militare p.e. di una tribù o di un gruppo etnico che ha assunto il controllo in una regione circoscritta.
[modifica] Nascita
Un signore della guerra può raggiungere la sua posizione solo quando viene meno (almeno localmente) il monopolio di potere di uno stato (sfaldamento dello stato). Questa situazione compare spesso in occasione di guerre civili, ma anche la caduta di un vuoto di potere, per esempio dopo una guerra o dopo il ritiro di truppe d'occupazione, si creano le condizioni in cui i signori della guerra possano esistere. In caso di successo questi si sviluppano regolarmente sotto il perseguimento di finalità originarie in "imprenditori del potere" (Georg Elwert).
[modifica] Estensione
Esempi di paesi dominati dai signori della guerra nella storia recente sono la Somalia dal 1991, l'Afghanistan o lo Zaire. Anche altri paesi del terzo mondo conoscono signori della guerra, anche se in misura minore.
Nella storia della Cina al contrario i signori della guerra non si devono definire in base alla tribù (qui è apparso per la prima volta il concetto). Molto più spesso questi signori della guerra cinesi erano membri della bassa nobiltà che, soprattutto nel periodo repubblicano hanno fatto carriera nell'apparato statale, che hanno governato su provincie o su parti della Cina (signoria del partito nazionale, in cinese Guomingdang (1912-1949) come governatori più o meno autonomi e con un proprio autogoverno. Così per esempio hanno governato Liu Wenhui sul Sichuan, la provincia che si estende ad est del Tibet e il governatore Hui cino-islamico Ma Bufang ad Amdo/Qinghai.