Shoegaze
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Lo shoegaze é un genere musicale sviluppatosi nel Regno Unito nella seconda metá degli anni '80, che deve il suo nome alla curiosa tendenza dei chitarristi di guardare in basso mentre suonavano, come se stessero guardando le scarpe. In realtà questo atteggiamento era dovuto fondamentalmente all'esigenza di controllare gli effetti della chitarra, il cui abuso creava quel muro sonoro che caratterizza il genere. Violente stratificazioni di chitarre tese a ricercare un suono puro piuttosto che i classici accordi, parti vocali sognanti e quasi impalpabili (memori della lezione dei Cocteau Twins), giri di basso imparentati con quelli di Peter Hook dei Joy Division, ritmiche talvolta danzabili: queste le fondamentali caratteristiche di un genere che a distanza di più di un decennio dal suo apice continua ad essere seguito e ad ispirare diversi nuovi gruppi. Fondatori del movimento sono certamente i Jesus and Mary Chain, il cui uso del feedback - derivante a sua volta dalle fondamentali sperimentazioni dei Velvet Underground su White Light White Heat - fece scalpore tra le giovani band britanniche, in quel momento a loro volta interessate ad una riscoperta della psichedelia anni '60. Altre influenze sul genere provenivano certamente dalle nuove geometrie sonore degli statunitensi Sonic Youth, Dream Syndicate (specie il primo EP e l'album di esordio) e Butthole Surfers, guarda caso spesso presenti nelle classifiche indie britanniche d'epoca. Tornando in Gran Bretagna, le prime avvisaglie del genere si avvertono nel movimento denominato C86 (dal titolo di una cassetta regalata dal settimanale New Musical Express), tra le cui fila svettano per capacità e inventiva i My Bloody Valentine che passeranno alla storia come coloro che portarono lo shoegaze alle massime espressioni possibili e che finiscono per diventare il modello inevitabile per le altre band della scena. Dopo l'uscita dei loro singoli e dell'album Isn't Anything per l'etichetta Creation sarà il diluvio, con l'emergere di nuovi gruppi quali Ride, Lush, Chapterhouse, Slowdive, Telescopes, Curve. Parallelamente si forma una corrente più cupa, vicina alle atmosfere del krautrock anni '70, dominata da Spacemen 3 e Loop. Da notare come tra le fila dello shoegaze si fecero le ossa gruppi che poi avrebbero abbandonato il genere per intraprendere strade diverse, come Blur, Catherine Wheel e The Verve nel Regno Unito e The Smashing Pumpkins e The Dandy Warhols negli Stati Uniti. All'inizio degli anni '90 l'uscita di Loveless (capolavoro dei My Bloody Valentine) segna l'inizio della fine per il movimento, tanto che alcune band cercano nuove strade, come i Boo Radleys e le Lush che virano verso il nascente britpop e i sottovalutati quanto splendidi Swervedriver che cercano di aggiungere al loro suono l'influenza della scena grunge di Seattle. Oggi l'esperienza shoegaze vive nei suoni dell'indietronica e di certe deviazioni della scena emocore sull'esempio degli Appleseed Cast, in certo post rock (si vedano i dischi di gruppi come Flying Saucer Attack, Third Eye Foundation e Hood).
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Categoria:Gruppi musicali shoegaze