Semiografia musicale
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La semiografia musicale è quella parte della teoria musicale che si occupa dei segni e dei simboli utili per fissare su carta la musica: traduce il suono ed il ritmo in nota registrandolo in uno Spartito.
- Notazione dell'altezza
- Punto
- Pentagramma
- Tagli addizionali
- Chiave
- Alterazione
- Notazione della durata
- Forma della nota
- Segni di prolungamento
- Legatura di valore
- Punto di valore
- Corona
- Gruppi irregolari
- Altri segni (legato, staccato, staccatissimo)
- Stenografia musicale:
[modifica] Notazione dell'altezza
Il segno atto ad indicare l'altezza del suono è il punto; esso rappresenta la nota.
L'altezza del suono viene scritta mediante la posizione delle note sul pentagramma. Più il suono è acuto più viene scritto in alto.
Il pentagramma può essere considerato come un sistema di coordinate cartesiane, dove sull'asse delle ascisse poniamo il tempo e sull'asse delle ordinate la fraquenza del suono; ogni nota viene posta in ordine temporale (coordinata x) ed il valore di ordinata (y) stabilisce l'altezza del suono. Ci possono essere note che superano l'ambito del pentagramma, perché più acute o più gravi; allora si ricorre ai tagli iddizionali. Che sono brevi lineette che simulano ulretiori linee di pentagramma.
Tutto questo non è ancora sufficiente a dare un nome ad ogni nota, occore identificare un origine del piano cartesiano. Questa si stabilisce mediante la chiave, che fissa il nome della nota a cui si riferisce, su una linea del pentagramma.
La posizione del punto sul pentagramma stabilisce l'altezza solo dei suoni naturali, ma vi sono anche i suoni alterati. Per scrivereli, si mantiene la posizione della nota inalterata, ma si aggiunge subito prima un segno di alterazione.
[modifica] Notazione della durata
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Per approfondire, vedi la voce Durata di una nota musicale. |
Per far capire quanto dura un suono si usa la forma della nota; a seconda che il punto sia vuoto o pieno, che abbia o meno un gambo, che abbia una o più codette o non ne abbia.
