Romanov
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce è solo un abbozzo (stub) del Progetto Storia. Se puoi, contribuisci adesso a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia e quelle del Progetto Storia. Per l'elenco completo degli stub riguardanti la storia vedi la relativa categoria.
I Romanov sono una dinastia imperiale russa, di antichissima origine nobiliare.
Viene spesso preso a riferimento come capostipite Roman Jurievič Zakharin-Koškin (sec. XVI); il figlio Nikita Romanovič (governatore di Novgorod), sarà membro del consiglio di reggenza dell'ultimo Zar della dinastia dei Rjurik, Fëdor I Ivanovič.
Di notevole importanza anche la figlia Anastasia Romanovna che nel 1547 sposa Ivan IV il Terribile.
La dinastia salì al trono nel 1613 con Michele III e venne deposta nel 1917 con la rivoluzione bolscevica. Governò con il nome di Romanov Holstein-Gottorp per alcuni mesi nel 1762 e poi dal 1796 al 1917.
Tra i più illustri esponenti della dinastia vi sono Pietro I il Grande, che riformò radicalmente l'Impero trasformandolo in una potenza europea, associando al titolo di Zar quello di Imperatore di tutte le Russie, e spostando la capitale a San Pietroburgo, che sorse sul golfo di Finlandia dopo le conquiste di Pietro.
Altri importanti esponenti sono le zarine Elisabetta e Caterina II la grande, che fu molto legata all'illuminismo e ad alcuni dei suoi esponenti. Va inoltre ricordato Alessandro III che abolì la servitù della gleba nella seconda metà del XIX secolo.
L'ultimo Zar della dinastia Romanov ed in generale della Russia, fu Nicola II che dopo l'abdicazione e la prigionia fu fucilato insieme a tutta la famiglia dai bolscevichi.