Republic P-43 Lancer
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Republic P-43 Lancer | |
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P-43 Lancer in volo: si noti la somiglianza con il Republic P-47 Thunderbolt |
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Descrizione | |
Ruolo | Caccia |
Equipaggio | 1 |
Primo volo | 1939 |
Entrata in servizio | 1941 |
Costruttore | Republic |
Esemplari costruiti | 273 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 8,68m |
Apertura alare | 11 m |
Altezza | 3,55 m |
Superficie alare | 20,70 m² |
Pesi | |
A vuoto | 2.650 kg |
Massimo al decollo | 3.810 kg |
Propulsione | |
Motore | Pratt & Whitney R-1830 |
Potenza | 1.216 CV |
Prestazioni | |
Velocità massima | 573 km/h a 6.100 m |
Autonomia | 1.050 km |
Tangenza | 11.000 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | due mitragliatrici Browning da 12,7 mm e due da 7,7 mm; |
Bombe | fino a 90 kg di bombe nell'aggancio sotto la fusoliera. |
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Progetto:Aviazione |
Il Republic P-43 Lancer era un aereo intercettore e da caccia che venne realizzato dalla Republic, la nuova denominazione della preesistente Seversky dopo l'allontanamento del suo fondatore per problemi manageriali.
[modifica] Sviluppo e versioni
Dal momento che il Seversky P-35 era una macchina con vari problemi di messa a punto e prestazioni insufficienti per i futuri sviluppi ed esigenze operative, gli ingegneri della ditta modificarono un P-35 con un motore turbocompresso e altre piccole modifiche, quali l'abitacolo ribassato per diminuire la resistenza. Questo avvenne nel 1939, quando la vecchia denominazione sociale era ancora Seversky, e il modello di caccia venne battezzato XP-41. La ditta ricevette dall'USAAC un ordine per 13 prototipi modificati denominati YP-43 che vennero sottoposti a varie prove e valutazioni operative. I risultati vennero giudicati incoraggianti, almeno come misura temporanea nell'attesa di migliori modelli in fase di sviluppo; venne pertanto emesso un ordine per 54 macchine di serie, denominate P-43 Lancer, con motore R-1830, e armate di quattro mitragliatrici Browning, due leggere e due pesanti. Questo fatto ridusse in parte le ottime prestazioni della macchina che, molto evoluta e potenziata rispetto al predecessore, aveva dimostrato una sorprendente velocità, considerando la pesante struttura e la motorizzazione, non esuberante ma con un turbocompressore per mantenere la potenza in quota a livelli accettabili.
Seguirono 80 P-43A leggermente migliorati per via di un'ennesima variazione della motorizzazione (un diverso sottomodello del R-1830) e 125 P-43A-1 con un ulteriore, lieve miglioramento del propulsore, predisposizione per bombe da 100 libbre o serbatoi aggiuntivi, corazzature di protezione, e infine il calibro delle armi fu portato a 12,7 mm. per tutte, ora sistemate solo nelle ali. Quasi tutti i velivoli vennero trasferiti in Cina, per la quale erano stati prodotti.
[modifica] P-44Rocket
Un'altra derivazione del Lancer si può ben considerare questo apparecchio da caccia, proposto attorno alla fine del 1939 quale ulteriore evoluzione del progetto-base, partendo dall'esemplare sperimentale AP-4. La differenza con il Lancer era essenzialmente nel motore da 1.400 hp, il P&W R-2180. Questo rendeva il profilo della macchina leggermente diverso, con un muso allungato rispetto al predecessore. Il caccia in questione era potente quasi quanto il Fw.190 e sulla carta avrebbe potuto ben farsi valere in azione se fosse stato immesso in servizio.
Tuttavia, quegli anni vedevano un continuo fiorire di nuove esigenze e tecnologie aeronautiche (un poco come adesso con l'informatica) e pur essendo un progetto sicuramente interessante il P-44 non fece in tempo a materializzarsi che venne sostituito negli ordinativi USAAC (Aviazione dell'Esercito statunitense) dal successivo P-47, dotato di un motore da ben 2.000 hp R-2800. Così accadde che l'unico prototipo del Rocket non venne nemmeno completato pur essendo stato costruito molto rapidamente (entro i 10 mesi dal completamento del progetto) e tutto finì nel settembre del 1940.
[modifica] Servizio
Queste macchine vennero usate negli USA continentali, ma anche forniti alla Cina entro il 1942, dove la maggior parte degli A-1 venne effettivamente inviata. Le macchine rimaste in patria vennero usate per compiti secondari, trasformandone alcuni in ricognitori tattici con varie denominazioni, B/C/D/E. Alcuni di essi erano in linea ancora nel 1943. Il velivolo non venne mai considerato particolarmente brillante: era poco manovrabile, troppo pesante ai comandi e non lasciò un ricordo particolarmente positivo, anche perché esistevano oramai in linea macchine ben superiori. Alcuni vennero impiegati in missioni operative in qualità di ricognitori tattici da parte della RAAF.
[modifica] Importanza storica e tecnica del Lancer
Il velivolo era certamente robusto e molto aerodinamico: con una potenza assai modesta era in grado, nel 1940, di reggere il confronto con le migliori macchine coeve, ma con un motore di tipo assai semplice e robusto essendo raffreddato ad aria. Molto del merito era senz'altro dovuto alla sezione posteriore della fusoliera, molto rastremata a partire da dietro l'abitacolo, cosa che riduceva sensibilmente la resistenza aerodinamica. Il turbocompressore, anche se soggetto ad inconvenienti, era un altro motivo. Il caccia aveva un discreto ma non eccezionale armamento e l'autonomia era piuttosto modesta. Disponeva di una robustezza strutturale elevata ma mancavano corazzature protettive nei suoi punti vitali. Nell'insieme si può considerare molto simile al Nakajima Ki-44, tra l'altro coevo. Come l'aereo giapponese, si può ritenere una sorta di cristallizzazione del passaggio tra le macchine prebelliche, leggere ed economiche, ai modelli sviluppati successivamente con criteri ben più impegnativi ed evoluti. Il suo merito maggiore resta quello, in termini finanziari, di avere dato lavoro alla nuova ditta aeronautica subentrata alla Seversky in un momento assai delicato, mentre tecnicamente era l'anello di congiunzione tra il P-35 e il successivo Republic P-47 Thunderbolt. A tutti gli effetti, può essere infatti considerato sia il fratello maggiore del primo che il minore del secondo, dando tangibile prova di un importante e altrimenti inspiegabile processo evolutivo che partì dall'originale macchina classe 2,5 tonnellate per giungere al possente caccia da otto, diventato poi uno dei 3 più famosi e importanti dell'inventario USAAF del periodo bellico.
Sostanzialmente un aereo che, a parte le discrete qualità velocistiche, fu importante per accumulare esperienza con i progetti più complessi che sarebbero seguiti.