Raggi anodici
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Il termine raggi anodici, o raggi canale, ormai desueti e di interesse soltanto storico, era utilizzato per indicare le radiazioni che erano prodotte in tubi a scarica.
I raggi anodici (o raggi canale) furono osservati per la priva volta durante alcuni esperimenti realizzati nel 1886 dallo scienziato tedesco Eugen Goldstein, in cui utilizzava un tubo a scarica con catodi perforato. Quello che veniva considerato come un "raggio" veniva prodotto nei buchi (canali) del catodo e viaggiva in direzione opposta a quella dei così detti "raggi catodici". Goldstein chiamò questi raggi con il nome, in tedesco, di "Kanalstrahlen" - raggi canale. nel 1907 uno studio che analizzava come questi "raggi" venivano deflessi in un campo magnetico, rivelò che le particelle che formavano questi raggi non avevano tutte la stessa massa, ma a seconda dei casi la loro massa variava. Il csao della presenza delle paricelle più leggere si aveva quando all'interno del tubo era contnuta una piccola quantità di idrogeno e fu calcolato che, in tal cso, le particellil avevano una massa pari a 1837 volte quella dell'elettrone.
[modifica] Voci correlate
- Raggi X (raggi catodici)
- Luminescenza