Radiofreccia (film)
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Radiofreccia | |
Titolo originale: | Radiofreccia |
Paese: | Italia |
Anno: | 1998 |
Durata: | 112' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Luciano Ligabue |
Soggetto: | Luciano Ligabue |
Sceneggiatura: | Antonio Leotti, Luciano Ligabue |
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Fotografia: | Arnaldo Catinari |
Montaggio: | Angelo Nicolini |
Musiche: | Luciano Ligabue |
Scenografia: | Stefano Giambanco |
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Radiofreccia è il primo film diretto da Luciano Ligabue, girato nel 1998 e prodotto da Domenico Procacci.
L'opera, ispirata ad alcuni racconti del primo libro pubblicato da Ligabue (la raccolta Fuori e dentro il Borgo), ottiene un successo inaspettato: il film, infatti, riceve ben tre David di Donatello, due Nastri d'argento e tre Ciak d'oro.
Indice |
[modifica] Trama
1993: una piccola emittente radiofonica emiliana, Radiofreccia sta raggiungere il traguardo dei diciotto anni di attività. In concomitanza di questo evento, anzi, prima che accada, verrà chiusa da Bruno, fondatore, proprietario e DJ dell'emittente. Il motivo di tale decisione riguarda la giovinezza dello stesso Bruno e dei suoi amici, e le storie che intecciano le loro vite e quelle degli altri abitanti del loro paese, Correggio. Nelle ultime ore di vita dell'emittente, "Prima che Radiofreccia diventi maggiorenne", Bruno racconta cosa accadde nel 1975.
Protagonista principale della storia è Ivan Benassi, meglio noto come Freccia per via di una particolarissima voglia sulla tempia destra. Freccia vive assieme ai suoi amici la classica vita di provincia, tra scampagnate, voglia di spaccare il mondo e voglia di novità. Ed è così che Bruno, un amico di Freccia, apre una radio, Radio Raptus, in una vecchia soffitta. All'inizio la radio è composta da un microfono, i dischi portati dagli amici, la voce sua e quella di giovani ragazzi (che compaiono nella comica scena dei provini per i nuovi Dj). Però niente va bene per sempre; Freccia infatti conosce una ragazza di città che fa uso di eroina ed entra anche lui nel giro della droga ed inizia ad allontanarsi dagli amici. Poi però la consapevolezza dell'autodistruzione che si sta infliggendo e la conoscenza di una nuova ragazza sembrano riportarlo sulla buona strada, finché un altro amore sbagliato lo fa ripiombare nel tunnel della droga, dal quale ci esce morto, trovato dalla polizia in un fosso.
[modifica] Citazione dal film
È rimasto famoso, anche al di fuori del film, il "credo" di Ivan Benassi detto Freccia (Stefano Accorsi):
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