Potere temporale dei papi
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L'espressione potere temporale dei papi si usa di solito in riferimento al periodo storico in cui il Papa era anche sovrano dello Stato Pontificio (o Stato della Chiesa). La parola "temporale" si intende in opposizione a "spirituale", intendendo che il Papa non esercitava soltanto un'autorità in campo religioso, ma anche in campo civile.
Questa commistione di ruoli portò talvolta a situazioni paradossali, in cui il Papa nella sua qualità di sovrano conduceva guerre contro altri stati usando anche "armi" religiose come la scomunica e l'interdetto. Il potere temporale servì comunque a conservare l'unità e l'indipendenza della Chiesa cattolica: la Chiesa ortodossa, che non ha mai avuto un proprio territorio, si è invece frammentata nel corso dei secoli in chiese nazionali subordinate all'autorità civile. Anche la chiesa cattolica subì l'influenza del potere politico nel periodo della "cattività avignonese" (XIV secolo), quando il Papa risiedeva in territorio francese ed era di fatto costretto ad obbedire al re di Francia.
Storicamente, l'inizio del potere temporale si faceva risalire alla Donazione di Costantino, con la quale l'imperatore Costantino I avrebbe fatto dono al Papa della città di Roma e di alcuni possedimenti. Nel Rinascimento venne però provato che il documento della donazione era in realtà un falso di epoca posteriore. In realtà il Papa cominciò ad esercitare una sovranità di fatto su Roma e sull'area circostante intorno al VI secolo; lo Stato della Chiesa venne costituito ufficialmente da Carlo Magno intorno all'800.
Il potere temporale ebbe fine il 20 settembre 1870, quando l'esercito italiano entrò in Roma (attraverso la breccia di Porta Pia) e ciò che rimaneva dello Stato della Chiesa venne annesso al Regno d'Italia. Il papa Pio IX si ritirò nel palazzo del Vaticano e si dichiarò prigioniero politico. Il conflitto tra stato italiano e papato venne sanato nel 1929 con i Patti Lateranensi.
Oggi il Papa è sovrano dello Stato della Città del Vaticano, uno stato così piccolo da non avere alcun ruolo politico (è presente all'ONU come "osservatore permanente"), ma che simbolicamente garantisce l'indipendenza della Chiesa cattolica, come in passato lo Stato della Chiesa garantiva di fatto.
RIFERIMENTO AL MEDIOEVO 476-1492 d.C.