Pergamena
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La pergamena (detta anche cartapecora) è un materiale che veniva usato come supporto per le pagine di un libro o di un codice. Era costituita dalla pelle di vitello, di pecora o di capra opportunamente depilate e tensionate. Durante il Medioevo la pelli di vitello e di pecora erano i materiali preferiti per fare la pergamena in Inghilterra e in Francia, la pelle di capra era più comunemente usata in Italia. In epoca successiva (verso la fine del I millennio in Europa), la pergamena venne sempre più rimpiazzata dalla carta.
La pergamena (membrana in latino) prende nome dalla città di Pergamo dove è stata inventata attorno al II secolo a.C., come sostituto del papiro. Pergamo aveva una grande biblioteca che rivaleggiava con la famosa Biblioteca di Alessandria. Quando Alessandria smise di esportare il papiro, a causa della concorrenza culturale fra il sovrano egiziano Tolomeo V ed il re di Pergamo Eumene II (196-158 a.C.), a Pergamo ci si adattò producendo la pergamena.
Per ottenere la pergamena, la pelle dell'animale, dopo un'eventuale fase di "rinverdimento", era immersa in un calcinaio (una soluzione di acqua e calce) al fine di depilarla. Quest'ultima operazione avveniva su un apposito cavalletto "a schiena d'asino": il pergamenaio con pochi colpi decisi di una lama non tagliente allontanava il pelo dell'animale. A questo punto la pelle era montata su un telaio e lasciata ad essicare sotto tensione. Durante questa fase si provvedeva anche all'eliminazione dei carnicci residui del lato carne tramite un particolare coltello a mezza luna. Una volta asciutta la pergamena poteva essere staccata dal telaio per essere utilizzata. Potevano comunque seguire fasi di ulteriore raffinazione del prodotto tramite pietra pomice (per rendere la pergamena più levigata) o colorando la membrana con apposite sostanze coloranti.
Dei fogli si distingue il "recto" (lato carne, bianco e liscio) ed il "verso" (lato del pelo). Poiché era materia preziosa, si usava riscrivere su testi precedenti inutilizzati: palinsesti. Un libro in pergamena può essere anche detto codex o codice.
Il riconoscimento dell'animale di origine può essere effettuato tramite l'osservazione microscopica dei bulbi piliferi sulla superfice del lato pelo, così come si fa per il cuoio. Le prime ricerche in questa direzione, in campo codicologico, sono state effettuate dalla studiosa Saxl.