Pavel Nikolàjevic Evdokìmov
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Pavel Nikolàjevic Evdokìmov nasce a Pietroburgo nel 1901: solo sei anni più tardi, subisce il duro colpo dell'assassino del padre. Compie i primi studi in teologia a Kiev, a partire dal 1918, per essere poi costretto all'esilio nel 1921. Fa il tassista a Istanbul; a Parigi lavora come aiuto-cuoco e conclude gli studi presso il celebre Istituto di San Sergio. Nel 1927 sposa Natasa Brunel, dalla quale avrà due figli. Direttore del Centre d'Études Orthodoxes, fu membro di istituti e consigli ecumenici. Si laurea in filosofia in piena Seconda Guerra Mondiale: ad Aix, in Provenza, discutendo la tesi Dostoevskij e il problema del male. Affermato conoscitore della dottrina e della spiritualità della Chiesa Ortodossa, è autore del volume Cristo nel pensiero russo (che raccoglie le pagine di alcune delle sue più importanti lezioni dal profondo impianto teologico e filosofico), e fu tra i primi autori che introdussero la figura del mistico Pavel Aleksandrovič Florenskij nel mondo occidentale. Le sue opere hanno attualmente una profonda valenza ecumenica per il cristianesimo nel rapporto tra Oriente e Occidente.