Mortegliano
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Mortegliano | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Friuli-Venezia Giulia | ||
Provincia: | Udine | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 29 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 169 ab./km² | ||
Frazioni: | Chiasiellis, Lavariano | ||
Comuni contigui: | Bicinicco, Castions di Strada, Lestizza, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Talmassons | ||
CAP: | 33050 | ||
Pref. tel: | 0432 | ||
Codice ISTAT: | 030062 | ||
Codice catasto: | F756 | ||
Nome abitanti: | morteglianesi | ||
Sito istituzionale |
Mortegliano (Mortean in friulano) è un comune di 4.889 abitanti della provincia di Udine.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
Il campanile del Duomo è considerato il simbolo di Mortegliano. Eretto tra il 1957 ed il 1959 dall’architetto udinese Pietro Zanini, interamente in cemento armato, con i suoi 113,2 metri è il più alto d’Italia.
Di recente costruzione anche il Duomo, edificio in stile neogotico progettato nel 1864 dall’architetto udinese Andrea Scala.
Al suo interno, il Duomo conserva il celebre altare di Giovanni Martini. Concluso nel 1526, e pagato al suo autore 1.180 ducati, è considerato il capolavoro dell’arte lignea in Friuli. Una sessantina di statue, organizzate su 4 piani sovrapposti, rappresentano storie dellla Vergine : la Pietà, la Dormitio Virginis, l’Assunzione e l’Incoronazione. Alle estremità dei ripiani si trovano Santi e Dottori della Chiesa. Giovanni Martini, in quest’opera, abbandonò la tradizionale struttura degli altari lignei, dove le statue erano inserite in nicchie, per adottare una struttura in piani, ciascuno dei quali costituisce uno spazio nel quale i personaggi rappresentano una scena completa della vita di Maria. L’altare di Mortegliano segna il superamento definitivo dello stile gotico, e l’ingresso della scultura lignea friulana nel rinascimento.
[modifica] Economia
L'attività prevalente è stata sino agli anni '80 l'agricoltura, poi si é sviluppato anche il comparto industriale e quello dei servizi. Oggi é prevalentemente un centro residenziale. Il motto blave di Mortean (letteralmente "granturco di Mortegliano"), fa erroneamente riferimento ad una supposta varietà di granoturco coltivata nella zona. il modo di dire deriva dal fatto che il terreno particolarmente adatto a questa coltivazione procurò ai proprietari fondiari di questa zona nell'800 discreti capitali che questi prestavano ad usura ai contadini di zone più povere della bassa pianura friulana. La "blave" rappresentava quinidi con il suo color giallo il denaro che questi prestavano e per estensione veniva attribuito agli abitanti del centro identificati come usurai e gente di cui diffidare; il termine era infatti usato in modo spregiativo. Con il trascorrere degli anni ed il venir meno della prevalenza della cultura contadina l'etimo originale si é perso ed oggi non mantiene più quel carattere di negatività delle origini.