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Latisana - Wikipedia

Latisana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Latisana
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Stato: Italia
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Provincia: Udine
Coordinate:
Latitudine: 45° 47′ 0′′ N
Longitudine: 13° 7′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 7 m s.l.m.
Superficie: 42 km²
Abitanti:
12.610 31-12-04
Densità: 284 ab./km²
Frazioni: Latisanotta, Gorgo, Pertegada, Latisana Marittima, Bevazzana 
Comuni contigui: Lignano Sabbiadoro, Marano Lagunare, Palazzolo dello Stella, Precenicco, Ronchis, San Michele al Tagliamento (VE)
CAP: 33053
Pref. tel: 0431
Codice ISTAT: 030046
Codice catasto: E473 
Nome abitanti: latisanesi 
Santo patrono: San Giovanni Battista 
Giorno festivo: 24 giugno 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale

Latisana (Tisane in lingua friulana) è un comune di 11.936 abitanti della provincia di Udine.

[modifica] Storia

Mappa di Latisana del 1746 .
Ingrandisci
Mappa di Latisana del 1746 .

Non ci sono dati certi sull'origine romana di Latisana ma solo ipotesi basate su un diario del 333 DC l'Itinerarium Burdigalense di un pellegrino d'Aquitania. Costui nel suo viaggio fino a Gerusalemme scrupolosamente tenne nota di tutte le località incontrate e le relative distanze in miglia romane. Lungo l'antica Via Annia, nel tratto che collegava Concordia ad Aquileia, scrisse che a 9 miglia (13,28 Km) dalla prima si trovava la mutatio (cambio cavalli e ricovero viaggiatori) Apicilia.

Studiando l'attuale carta geografica si presume che tale luogo si trovi alla fine di Via Trieste nelle vicinanze della località detta "Crosere" dove ora sorge l'imponente torre dell'Acquedotto. A prova di ciò durante gli scavi per tale opera, sono stati rinvenuti nella zona dei reperti tra i quali una brocchetta contenente ceneri, tessere di mosaici, frammenti di anfore ecc..

La prima citazione ufficiale è del 17 luglio 1072, giorno di consacrazione della chiesa dell'Abbazia Benedettina di Michaelbeuren (Salisburgo), nel documento ufficiale ivi conservato si cita tale "miles Marcqwart de Lantesana" ovvero cavaliere Marquardo di Latisana come facente parte degli illustri personaggi al seguito del Patriarca di Aquileia ed al Vescovo di Concordia Dietwino presenti alla cerimonia.

Grazie al fiume Tagliamento che la lambisce e che attualmente la divide dalla regione Veneto, divenne importante porto fluviale nei sec. XII-XIII. Fu soprattutto nota per il commercio del sale, ma anche di legname, granaglie, vino, minerali e bestiame nonché transito di passeggeri verso il Nord Europa e via di approdo per il mare Adriatico. La denominazione di Porto di Latisana venne fatta per la prima volta in un documento ufficiale del 27 ottobre del 1226. In tale atto si afferma che il conte di Gorizia Mainardo il Vecchio cede al Patriarca di Aquileia Bertoldo i diritti e le rendite sul porto.

La fiorente attività economica così avviata fece si che i Conti di Gorizia permettessero pure la battitura di una moneta argentea, denaro scodellato di Latisana, tuttora esistente in sette esemplari conosciuti. Altro episodio saliente fu il transito di Papa Gregorio XII il 6 settembre 1409 in fuga da Cividale ed imbarcatosi per la regione Puglia. Divenne Pieve autonoma già nel sec. XII ed il Papa Alessandro VI nel 1655 la elevò al rango di Abbaziale grazie alle numerose chiese ed ai tre conventi presenti sul suo territorio. Il 28 agosto del 1430 passò ufficialmente dopo diverse vicissitudini sotto il controllo della Repubblica di Venezia.

Nel Medioevo era un villaggio circondato da mura con un fossato che prendeva l'acqua dal Tagliamento a monte della Rocca (attuale via Rocca) e con percorso ad arco verso sud riconfluiva nel fiume. Le uniche 2 porte d'ingresso erano quella di San Zuanne (presso l'attuale Piazza Garibaldi, tramite ponte levatoio, a sud) e quella di San Antonio (presso l'attuale piazza Osoppo, ponte in legno, ad est), porta d'entrata per i viandanti provenienti dal Nord Europa.

Nel XVI sec. il centro politico-amministrativo passò nel Palazzo Vendramin appena costruito (distrutto nella II guerra mondiale, ora Palazzo Trevisan) e la sicurezza politica resa dalla Serenissima portò al progressivo decadimento della Rocca e del complesso murario difensivo ora non più necessario. Esiste un acquerello settecentesco del Banchieri che simula una veduta aerea della città e mette in luce alcuni monumenti ora scomparsi come la Chiesa di Santa Croce (in mezzo all'attuale Piazza Indipendenza, la più antica) che in una teca argentea conservava una reliquia della Croce.

Il Tagliamento non aveva argini e si trovava un po’ più ad ovest dell'attuale corso, si poteva così vedere una via (ora via del Battello?) che dalla Chiesa di Santa Croce conduceva alla Piazzetta , una seconda che dall'attuale Piazza Garibaldi arrivava alle rive del fiume ed una terza che partendo dall'attuale Piazza Duomo formando una specie di semicerchio si ricongiungeva all'attuale via Sottopovolo, perimetrando il Borgo del Passo, punto di attraversamento tramite zattera del fiume.

Con la decadenza della Serenissima anche il porto di Latisana perse la sua importanza sia economica, sia strategica e soprattutto funzionale dovuta purtroppo al fiume stesso, che perse gran parte della navigabilità a causa delle continue piene che lo insabbiavano. Dopo l'invasione delle truppe napoleoniche, con il trattato di Campoformio passò definitivamente sotto il dominio dell'Impero austriaco. Nel 1814 dopo l'occupazione francese che portò nuove idee di libertà finì sotto il dominio degli austriaci facendo parte del Regno Lombardo-Veneto e subì il dominio poliziesco degli austriaci. Il Risorgimento la vide protagonista con 87 concittadini che dal 1848 parteciparono alle varie guerre d'indipendenza, ora un cippo con i loro nomi li commemora in piazza Indipendenza. Coriolano Gnesutta e Paolo Scarpa facevano parte dei Mille garibaldini che partirono da Quarto.

L'11 novembre 1873 fu inaugurato il ponte che univa stabilmente Latisana al resto d'Italia, 13 campate in legno, 170 metri di lunghezza, era alto 10 m. sul livello del fiume. Il 31 dicembre 1888 entrò in funzione la linea ferroviaria con un ponte in ferro a tre arcate parallelo al precedente. Nel 1908 avvenne il primo allacciamento telefonico pubblico sulla linea Venezia-Udine. Il 23 marzo 1912 fu inaugurato il nuovo ospedale su progetto dell'Ing. Emilio Speroni (milanese) e la direzione medica fu affidata al Dottor Mario Ferretti (bolognese). Le Scuole Elementari con la loro elegante architettura e gli ampi finestroni ad arco furono inaugurate nell'ottobre del 1912. Così anche per lo spettacolo fu inaugurato nel 1908 il primo cinema "Stella" in un ambiente sito nell'attuale piazza Indipendenza ed il primo teatro (Sala Gobbato) nel 1912 decorata dallo scultore latisanese Francesco Ellero.

Le due Grandi Guerre del novecento videro Latisana protagonista data la sua posizione geografica e strategica. Soprattutto la II la coinvolse in modo disastroso, il19 maggio 1944 il bombardamento degli alleati provocò 67 morti e la distruzione completa del centro di Latisana. Finita la guerra due nuove tragedie colpirono il paese, il fiume Tagliamento esondò il 2 settembre 1965 ed il 4 novembre 1966 causando notevoli danni e soprattutto alcune vittime nella popolazione.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Monumenti

  • Duomo: dedicato a S.Giovanni Battista (Patrono), rifacimento settecentesco di precedente edificio del 1504. Sulla facciata ai lati del portone d'ingresso due nicchie accolgono le statue del Cuore di Gesù e del Cuore di Maria. In cima alla facciata due angeli dello scultore G.B.Groppelli (1732-37) sono posti ai lati di un timpano archivoltato. L'attuale campanile alto 63 metri fu ricostruito nel 1920 assieme ad un rifacimento del soffitto della navata centrale del Duomo. La cella campanaria presenta trifore e archi in marmo ed è sormontata da una cupola ottagonale alla cui sommità è posta una croce in ferro battuto di 3 metri d'altezza. Nel 1924 lo scultore latisanese Francesco Ellero colloca una nuova mensa in marmo sull'Altar Maggiore. Il marmoreo Altare Maggiore dello scultore portogruarese G.Battista Bettini (1776-79) con doppio tabernacolo sormontato da due angioletti reggi ostensorio e da un tempietto coronato a bulbo. Ai lati le imponenti statue dei Ss. Pietro e Paolo dello scultore padovano Giuseppe Sabbadini (1788-90). L'organo di Pietro Nacchini è stato collocato nel 1758. L'Altare del Crocefisso di G.Battista Bettini (1760) sormontato da un Crocefisso ligneo dello scultore Andrea Fosco da Faenza (1566). L'Altare di S.Giovanni Battista di G.Battista Groppelli (1732-37) in marmi policromi è sovrastato dall'imponente pala con il Battesimo di Cristo del Veronese (1756-60). Qui espande i temi degli analoghi dipinti presenti nella sagrestia del Redentore in Venezia nella Galleria Pitti di Firenze. L'Altare di S.Francesco da Paola di G.Battista Bettini (1756-60) con pala raffigurante S.Francesco adorante la Madonna con Bambino (scuola veneta). L'Altare di S.Giuseppe di G.Battista Bettini e figlio Pietro (1781). L'Altare della Madonna del gemonese Giacomo Peschiutti (1805) e sua statua lignea di Luigi Pizzini (1879) commissionata dai latisanesi grazie all'aiuto di Elisabetta Porta. L'Altare di S.Valentino di maestro veneziano (sec. XVIII) con pala raffigurante la Sacra Famiglia tra i Ss. Biagio e Valentino dell'udinese G.Battista Grassi (1568) privo di gigantismo tipico del pittore presenta figure statiche ma con buona resa cromatica.
  • Chiesa di S.Antonio:già parte dell'adiacente monastero delle Terziarie Francescane, al culmine della facciata tre sculture di maestro veneziano, i Ss. Antonio da Padova e Francesco d'Assisi e l'Immacolata (sec. XVIII). Il campanile con cella a bifore ha un'insolita per la bassa friulana cupola a cipolla e sormonta il tetto della chiesa. La torre è dotata di un orologio meccanico sei-settecentesco. L'Altar Maggiore (sec. XVIII) è sormontato da una pala del veneziano Francesco Cappella (1714-84) raffigurante il Transito di S.Giuseppe, la Madonna con Bambino e i Ss. Antonio da Padova e Chiara. Inoltre il dipinto di fine cinquecento e scuola veneta Madonna e Santi ed un'interessante Annunciazione su tavola (sec. XVIII) ripresa da un'incisione del francese Laurent Cars (1699-1771).
  • Chiesa della Beata Vergine delle Grazie: posta nei pressi dell'Ospedale in località Sabbionera, la sua storia è legata a quella dell'attiguo cenobio francescano (sec. XVII) ora distrutto. Ha un altare ligneo del ‘marangone’ latisanese Antonio Mozzon (1751) con statua lignea raffigurante la Madonna con Bambino dello scultore Giovanni Costantini (1914). Inoltre è presente una pala rappresentante la Vergine che sovrasta S. Luigi e S. Chiara attribuita all'artista udinese Eugenio Pini (1600-1654) e un Cristo professionale (sec. XVIII). Piccole acqueforti dell'incisore veneziano Giuseppe Wagner formano la Via Crucis. E’ presente anche un bell'organo costruito dal friulano Valentino Zanin.
  • Tempio Gaspari: costruito nel 1860 dall'architetto udinese Andrea Scala per conto di Rosa de Egregis Gaspari (fondatrice dell'asilo infantile) in memoria del marito Gaspare Luigi Gaspari (agronomo). Elegante edificio neoclassico caratterizzato da una pianta centrale circolare, sovrastata da una cupola semisferica. All'interno si trova il monumento sepolcrale in una nicchia alta otto metri con la statua del defunto a cui fa da degno compimento un angelo, scolpiti entrambi dal sandanielese Luigi Minisini. Dietro l'altare una scala marmorea conduce alla cripta dove sono sepolti il Gaspare, la moglie Rosa ed il loro unico figlioletto Diodato, morto poche ore dopo il parto.
  • Chiesa di Santa Maria (Bevazzana): trasportata nel 1966 dalle rive del Tagliamento nel comune di Lignano Sabbiadoro ed ivi ricostruita nella pineta del GETUR. Eretta nel ‘400 presso il monastero e l'adiacente borgo fluviale contiene: un ciclo di affreschi con la Madonna come presenza prevalente, commissionati da Bartolomeo Vendramin, attribuiti forse a Masolino da Panicate (sec. XV); un'acquasantiera del 1498; una scultura in pietra raffigurante la Madonna che allatta il Bambino del comasco G.A. Pilacorte e una scultura in legno dipinto della Madonna con Bambino quattrocentesca. L'unico Altare è in pietra.


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