Martino di Braga
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Martino di Braga (Pannonia, 520 - 579)fu vescovo di Braga e venerato come santo dalla Chiesa Cattolica.
Andò in Penisola Iberica nel 550. Nel 561 fu proclamato vescovo di Braga, ove lottò contro il paganesimo degli svevi, che allora occupavano il Nord del Portogallo, la Galizia e gran parte delle Asturie e Leone.
È famoso per il suo libro De correctione rusticorum, ove espone le difficoltà che ha la Chiesa cattolica a impiantarsi nell'ovest della Penisola Iberica, e per la Formula vitae honestae ritenuto ingiustamente un'opera di Seneca nel Medioevo e tradotta nelle principali lingue europee. In italiano esistono almeno dieci diversi volgarizzamenti di quest'opera.
[modifica] Opere
- Pro Repellenda Iactantia
- Item de superbia
- Exhortatio humilitatis
- Sententiae Patrum Aegyptiorum
- De ira
- De correctione rusticorum
- Formula vitae honestae
[modifica] Bibliografia
- MARTINI EPISCOPI BRACARENSIS Opera omnia, edidit C. W. Barlow, published for The American Academy in Rome, New Haven Yale University Press, London-Geoffrey Cumberlege-Oxford University Press, 1950.
- L. BERTOLINI, I volgarizzamenti italiani degli apocrifi (secc. XIII-XV): un sondaggio, in Seneca: una vicenda testuale, a cura di T. De Robertis e G. Resta, Firenze, Mandragora, 2004, pp. 357-64.