Legge di Grimm

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La legge di Grimm (conosciuta anche come Prima rotazione consonantica germanica ("Erste Deutsche (Germanische) Lautverschiebung" in tedesco) è la prima legge fonetica sistematica mai scoperta e la sua formulazione fu un punto cruciale nello sviluppo della Linguistica, introducendo un rigoroso metodo nella ricerca storica linguistica. La legge venne scoperta da Friedrich von Schlegel nel 1806 e Rasmus Christian Rask nel 1818. Queste regole vennero poi elaborate nel 1822 da Jacob Grimm, il maggiore dei Fratelli Grimm nel suo libro Deutsche Grammatik.

Vengono qui stabilite una serie di corrispondenze regolari tra le consonanti occlusive e fricative del Germanico e dell'Indoeuropeo. Com'è formulata oggi, la legge di Grimm descrive lo sviluppo delle occlusive proto-indoeuropee (PIE) in Proto-Germanico (PG, l'antenato comune del ramo germanico della famiglia indoeuropea). La legge consta di 3 parti (la presentazione sottostante è semplificata per amor di chiarezza):

• Le occlusive sorde PIE diventano in PG fricative sorde:

PIE	PG
*p, *t, *k	*f, *þ, *x

Nota 1: *þ sta per "th" come nell'inglese thick, *x per il suono scozzese "ch" come in loch)

Nota 2: Qui, ed in altre parti della legge di Grimm, il punto di articolazione rimane pressoché invariato, così che l'occlusiva labiale (*p) diventa una fricativa labiale (*f), etc.

• Le occlusive sonore PIE diventano in PG occlusive sorde:

PIE	PG
*b, *d, *g	*p, *t, *k

• Le occlusive sonore aspirate PIE perdono la loro aspirazione e diventano in PG occlusive sonore:

PIE	PG
*bh, *dh, *gh	*b, *d, *g

Tutti questi mutamenti vengono chiamati anche "rotazione consonantica" perché possono essere rappresentati in estrema sintesi in modo circolare con la formula seguente, in cui T sta per "tenue" (occlusiva sorda), M sta per "media" (occlusiva sonora) e A sta sia per "(media) aspirata" (indeuropea) sia per "fricativa sorda" (germanica):

T
M			A

Questa tabella presenta il quadro complessivo dei mutamenti compresi nella "Legge di Grimm":

Mutamenti		Esempi in lingue germaniche (col mutamento avvenuto)	Esempi in altre lingue indeuropee (privi di mutamento)
T>A	*p→f	inglese: foot, neerlandese: voet, tedesco: Fuß, gotico: fōtus, islandese: fótur, danese: fod, norvegese, svedese: fot	greco: πούς (pūs), latino: pēs, sanscrito: पाद (pāda) lituano: pėda
	*t→þ	inglese: third, antico alto tedesco: thritto, gotico: þridja, islandese: þriðji	greco: τρίτος (tritos), latino: tertius, gaelico treas lituano: trys
	*k→h	inglese: hound, neerlandese: hond, tedesco: Hund, gotico: hunds, islandese, faroese: hundur, danese, norvegese, svedese: hund	greco: κύων (kýōn), latino: canis, gaelico cú
	*kʷ→hw	inglese: what, gotico: ƕa, neerlandese: wat, islandese hvað, danese hvad	latino: quod, gaelico ciod
M>T	*b→p	inglese: peg	latino: baculum
	*d→t	inglese: ten, neerlandese: tien, gotico: taíhun, Icelandic: tíu, danese, norvegese: ti, Swedish: tio	latino: decem, gaelico deich, lituano: dešim
	*g→k	inglese: cold, neerlandese: koud, tedesco: kalt, islandese: kaldur, danese: kold, svedese: kall	latino: gelū
	*gʷ→kw	inglese: quick, gotico: qius, islandese: kvikur	latino: vivus 'vivo', greco: βίος (bios) 'vita', gaelico beo 'vivo', lituano: gyvas, guvus
A>M	*bʰ→b	inglese: brother, neerlandese: broeder, tedesco: Bruder, gotico: broþar, islandese: bróðir, danese, svedese: broder	greco: φρατήρ (phrātēr), sanscrito: भ्राता (bhrātā) lituano: brolis
	*dʰ→d	inglese: door, frisone: doar, neerlandese: deur, gotico: daúr, islandese: dyr, danese, norvegese: dør, svedese: dörr	latino: fores, greco: θύρα (thýra)
	*gʰ→g	inglese: goose, frisone: goes, neerlandese: gans, tedesco: Gans, islandese: gæs, Faroese: gás, danese, norvegese, svedese: gås	latino: anser, greco: χήν (khēn)
	*gʷʰ→gw

Esistono tuttavia alcuni casi particolari, qui trascurati (es. le occlusive sorde sono escluse dal cambiamento se precedute da *s). Di queste apparenti eccezioni si rese conto già lo stesso Grimm, e gli studiosi successivi le descrissero in maniera più sistematica.

Il gruppo più complesso di apparenti eccezioni alla legge di Grimm, che tenne impegnati i linguisti per vari decenni, ricevette una brillante spiegazione da parte del linguista danese Karl Verner, che si accorse che esse erano legate alla posizione dell'accento in PIE (vedi l'articolo sulla Legge di Verner per maggiori dettagli).

Le "leggi fonetiche" germaniche, insieme a tutti gli altri mutamenti regolari ricostruiti per le altre lingue indoeuropee, permettono di stabilire corrispondenze fonetiche sistematiche tra i differenti rami della famiglia.

Per esempio, *b- (iniziale di parola) germanica corrisponde regolarmente alla *f- latina, alla p^h- greca, alla b^h- sanscrita, alla b- slava, baltica e celtica, etc., mentre la *f- germanica corrisponde alla p- latina, greca, sanscrita, slava e baltica e a zero (cioè nessuna consonante iniziale) in celtico. Il primo gruppo risale al *b^h- PIE (fedelmente riflesso in sanscrito e modificato in vari modi altrove), mentre il secondo gruppo risale alla *p- PIE (passata a f in germanico, persa in celtico, conservata negli altri gruppi qui menzionati).

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Grimm scoprì inoltre un'altra ("seconda") rotazione consonantica (analoga per molti versi alla prima e dunque soprannominata Zweite Lautverschiebung), che riguarda il sistema consonantico dell'alto tedesco. Essa ha infatti operato soprattutto nell'alto tedesco e nel tedesco superiore (dialetti alpini), mentre non si è prodotta nel basso tedesco e nelle restanti lingue germaniche, il che significa che, es., il sistema delle occlusive e delle fricative dell'inglese è più arcaico (cioè, vicino al proto-germanico) rispetto a quello del tedesco moderno.

Alcuni esempi:

inglese water "acqua" vs. tedesco Wasser (t > ss = T > A)

inglese three "tre" vs. tedesco drei (th > d = A > M)

inglese do "fare" vs. tedesco tun (d > t = M > A)

e inoltre:

inglese two "due" vs. tedesco zwei [ts-]

inglese pipe "pipa" vs. tedesco Pfeife [pf- ... -f-]

inglese make "fare" vs. tedesco machen [-x-]