La guerra lampo dei Fratelli Marx
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La guerra lampo dei fratelli Marx | |
Titolo originale: | Duck Soup |
Paese: | USA |
Anno: | 1933 |
Durata: | 70' |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro |
Genere: | comico |
Regia: | Leo McCarey |
Soggetto: | Bert Kalmar, Harry Ruby, (dialoghi addizionali: Arthur Sheekman, Nat Perrin) |
Sceneggiatura: | Bert Kalmar, Harry Ruby, (dialoghi addizionali: Arthur Sheekman, Nat Perrin) |
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Fotografia: | Henry Sharp |
Montaggio: | Le Roy Stone |
Musiche: | Bert Kalmar, Harry Ruby |
Scenografia: | Hans Dreier, Wiard B. Ihnem |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
La guerra lampo dei fratelli Marx è un film comico statunitense del 1933, con protagonisti - per l'appunto - i fratelli Marx.
Indice |
[modifica] La trama
La storia è ambientata a Freedonia, immaginario Stato dell'Europa Centrale. In una grave situazione economica, il Governo si rivolge nuovamente alla ricca signora Teasdale (Margaret Dumont) in cerca di un prestito. Ma lei è decisa a concederlo solo se come nuovo capo dello Stato sarà eletto Rufus T. Firefly (Groucho), i cui metodi hanno l'arroganza del dittatore e la follia dell'anarchico. Questi non appena sale al potere mette scompiglio, promuove leggi bizzarre e arriva a far scoppiare una guerra col vicino Stato di Sylvania. Al suo fianco ci sono due strampalati buontemponi, Chicolini e Pinky (Chico e Harpo), inizialmente spie che erano state messe alle costole di Firefly dall'ambasciatore di Sylvania. Al termine di questo conflitto singolare e stravagante Freedonia avrà la meglio.
[modifica] Curiosità
- Quando uscì fu un fiasco commerciale, la comicità e l'ironia dei fratelli Marx erano troppo avanti rispetto all'epoca, troppo dissacrante il tema.
- Il film era un sottile apologo sulla tragicomicità della guerra e quanto siano ipocriti i suoi ispiratori: i tanti primi ministri e capi di stato.
- Bastò l'uso del linguaggio e delle gag, ironizzando sulla retorica del patriottismo a far proibire il film in Germania e in Italia.
- Fantastica e celeberrima è la gag dello specchio ripresa ne Le comiche 2, e da notare quella dello scambio di cappelli tra Harpo, Chico ed il venditore di limonate, da cui, probabilmente, ha preso spunto Roberto Benigni ne La vita è bella.
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