Il Vernacoliere
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
|
||
---|---|---|
Prezzo di copertina | {{{prezzo}}} | |
Paese | Italia | |
Lingua | italiano | |
Periodicità | mensile | |
Genere | Stampa satirica | |
Formato | rivista | |
Tiratura | {{{tiratura}}} ({{{data-tiratura}}}) | |
Diffusione | Centro italia, Nord ovest (__) | |
Resa | {{{resa}}} ({{{data-resa}}}) | |
Record vendite | {{{record-vendite}}} ({{{data-record}}}) | |
Evento collegato al record | {{{evento-record}}} | |
Data di fondazione | 1982 | |
Inserti e allegati | {{{inserti-allegati}}} | |
Sede | (Livorno, Italia) | |
Editore | Mario Cardinali Editore S.r.l. | |
Capitale sociale | {{{capitale sociale}}} | |
Direttore | Mario Cardinali | |
Condirettore | ||
Vicedirettore | {{{vicedirettore}}} | |
Redattore capo | n/a | |
ISSN | 1721-7741 | |
Sito web | [1] |
Il Vernacoliere (Livornocronaca) è un giornale satirico livornese ad uscita mensile diretto da Mario Cardinali che lo ha fondato nel 1982.
È il diretto discendente del periodico locale di controinformazione libertaria Livornocronaca, settimanale dal 1961 al 1969, poi quindicinale fino al 1972 e infine mensile col sottotitolo il Vernacoliere fino alla svolta satirica e linguistica del 1982.
Due sono gli argomenti più ricorrenti nelle pagine del Vernacoliere: la topa, vera e propria categoria kantiana nell'universo filosofico del Vernacoliere, e i pisani, visti come paradigma della stupidità umana, e questo non perché il pisano sia veramente stupido, ma perché il campanilismo livornese è legato contro i pisani alla classica polemica anticontadina, dove Pisa è vista come terra di soli Gósti, dove Gósto è il contadino, classico simbolo di taccagneria e dabbenaggine.
Indice |
[modifica] Le locandine
Le locandine del giornale in dialetto livornese (vernacolo), irriverenti e sboccate sono spesso costruite rovesciando la tradizionale tecnica di montare il commento satirico sul fatto, e inventando invece un fatto grottesco a satira della realtà. Sono diventate un vero e proprio fenomeno di costume e sono comunemente esposte in molte edicole delle città toscane (Pisa compresa).
Il Vernacoliere ha un atteggiamento insofferente nei confronti della Chiesa e del clero che sono spesso soggetti di lazzi, battute irriverenti e satiriche.Nonostante la rivista sia satirica molto spesso ci sono articoli di ottima fattura e di grande interesse, come ad esempio la prima pagina del Direttore Mario Cardinali o gli articoli di altri collaboratori.
[modifica] Processo alla topa
Nel gennaio 1984 il direttore del Vernacoliere venne denunciato per offesa al pudore, a seguito di un'irriverente locandina che, satireggiando sulla Socof (Sovrimposta Comunale sui Fabbricati, che poi sarebbe diventata l'ICI), annunciava la prossima istituzione di una surreale Sovrimposta Governativa sulla Topa (Sogot). Il tribunale mandò assolto Cardinali "perché il fatto non costituisce reato". Trionfante, il giornale satirico titolò nel febbraio 1984 la topa non è reato.
[modifica] I collaboratori
- Daniele Caluri - fumettista (soggettista e disegnatore), creatore delle copertine del Vernacoliere, creatore dei personaggi Fava di Lesso, Luana la bebisitter, Don Zauker e Nedo (Fumetto).
- Max Greggio - fumettista (soggettista e disegnatore).
- Andrea Camerini - fumettista (soggettista e disegnatore), autore satirico e regista, creatore del personaggio de Il Troio.
- Federico Maria Sardelli - fumettista (soggettista e disegnatore), musicista e musicologo (purtroppo frustone).
- Emiliano Pagani - fumettista (soggettista e disegnatore), creatore dei personaggi della Famiglia Quagliotti e prototipo del non-giovane.
- Maria Turchetto - filosofa, autrice di mirabili recensioni, purtroppo saltuarie.