ICT
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Con ICT (acronimo per Information and Communications Technology) si intende la convergenza di informatica e telematica per nuovi modi di trasmettere l’informazione.
Le tecnologie dell’informazione comprendono le reti, l’architettura aperta (client server, OAI), la multimedialità.
[modifica] Nel dettaglio
- Le reti: rimandano subito alle autostrade della comunicazione: l’autostrada dell’informazione è una rete via cavo e in fibre ottiche che, entro la fine del secolo, deve combinare i vantaggi della televisione, del calcolatore e del telefono.
Le telecomunicazioni finora si sono sviluppate in Europa secondo il principio del monopolio: il telefono, che è il primo strumento di comunicazione, utilizza reti di fili la cui installazione implica notevoli lavori meccanici, mentre la televisione, utilizza le onde hertziane che costituiscono una risorsa rara. Si arriverà ad un ribaltamento di questa situazione: il telefono di domani sarà senza filo mentre le reti multimediali interattive saranno su cavo.
- Client server: quando si forniscono server , cioè magazzini di indici e dati, in grado di rispondere alle richieste di vari client o browser del web siamo in una dimensione informatica.
Si abbandonano i grandi calcolatori e si utilizzano i sistemi UNIX, calcolatori mini con sistema operativo standard. L' architettura aperta permette di superare alcuni limiti delle banche dati tradizionali promuovendo una ricerca unica e facilitata. L’impiego dell’architettura client server nelle biblioteche e nei centri di documentazione porta tre conseguenze:
- Dovranno essere realizzati dei server che memorizzino su supporto elettronico la letteratura e la documentazione corrente e retrospettiva (ES: Progetto Gutenberg e Progetto Manuzio).
- Sistemi di gestione distribuiti e aperti potranno essere interconnessi e interoperare.
- L’arricchimento dei server e la personalizzazione dei client diventa una funzione che si aggiunge a quelle del bibliotecario.
- Multimedialità: bisogna estendere la trasmissione telematica ai tre modi di espressione e comunicazione della conoscenza: testo, suono e immagine.
L' impatto delle nuove tecnologie nell'organizzazione sociale ha dato luogo alla Società dell'Informazione. Già nel settembre del 2003 il Governo americano annunciava lo sviluppo della National Information Infrastructure (NII), destinata a costituire l'autostrada elettronica per la diffusione dell'informazione che si basa su una rete ultraveloce ad elevata portata.
In Europa, invece, nel dicembre 1993 il Presidente della Commissione Europea, Jacques Delors, ha presentato il Libro Bianco, in cui viene sviluppato il concetto di comunicazione dell'informazione nell'Unione Europea. A differenza di quanto avviene oltreoceano, la costruzione delle autostrade telematiche in Europa non costituisce l'obiettivo principale. Lo sviluppo di un sistema avanzato di infrastrutture, che comprende anche gli strumenti di comunicazione multimediali, viene considerato funzionale alla nascita della nuova società dell'informazione.
In Italia il rinnovamento della rete telefonica richiede l'introduzione delle tecnologie digitali, proprie dell'informatica, sia nelle centrali telefoniche sia nei sistemi di trasmissione che le collegano. Il processo di trasformazione della rete italiana è molto lenta e la questione dei finanziamenti è oggetto di acceso dibattito all'interno dell'Unione Europea. In ogni caso tutti concordano su un nuovo equilibrio tra settore pubblico e settore privato.
È importante chiarire i fattori in gioco perché gli investimenti necessari sono colossali e non è certo che il finanziamento pubblico potrà assumere tale onere. Si tratta di sapere se l'Europa deve, come negli Stati Uniti, incoraggiare il settore privato ad investire massicciamente nelle nuove infrastrutture di autostrade elettroniche oppure far evolvere semplicemente le infrastrutture esistenti.
Rispetto a queste due concezioni opposte il Libro Bianco suggerisce un approccio di mediazione e pone l'accento sul progresso economico e sociale che l'attuazione delle autostrade elettroniche può apportare alla Comunità: infatti, nel libro, viene ribadita la necessità di una comunicazione migliore tra stato e cittadino (e-govermnent) e di una continua formazione (life long learning).