Guerrieri del Ferro
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I Guerrieri del Ferro furono la quarta delle venti Legioni della Prima Fondazione di Space Marine al servizio dell'Imperium dell'Uomo nel gioco di ruolo fantascientifico da tavolo Warhammer 40.000.
Guerrieri Del Ferro | |
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Nome originale | Iron Warriors |
Primarca | Perturabo |
Grido di battaglia | Ferro in noi, ferro intorno a noi. |
Colori | Argento, con intarsi in oro |
Altri capitoli |
Indice |
[modifica] Perturabo
Perturabo è il Primarca dei Guerrieri del Ferro, una delle Legioni risalenti alla Prima Fondazione. Si alleò con il Caos durante l'Eresia di Horus e successivamente ascese al rango di Demone. Esattamente come i suoi Guerrieri, Perturabo ha una notevole affinità con la tecnologia ed è dotato di una logica gelida e precisa, ma è totalmente privo di sentimenti.
[modifica] L'ascesa al potere
Quando i Primarchi furono sparsi agli estremi della Galassia, Perturabo atterrò sul pianeta Olympia. Fu trovato mentre scalava le montagne su cui si ergeva la città-stato di Lochos. Le guardie, riconoscendo che quello non era un comune bambino, lo portarono al cospetto di Dammekos, il Tiranno di Lochos. Dammekos fu affascinato dal nuovo arrivato; lo portò nella sua casa e lo trattò come un membro della sua famiglia. Conoscendo il suo animo, possiamo ipotizzare che Perturabo non si fidasse assolutamente degli Olimpiani e che non mostrò mai alcun affetto per Dammekos. Il Tiranno passò molto tempo con il suo nuovo "figlio", ma non ottenne mai anche solo un qualche genere di reazione amichevole. Molti vedevano Perturabo come un bambino freddo e malvagio; ma considerando il suo trovarsi su un mondo ignoto, senza alcuna notizia della sua origine, o dei motivi che lo avevano portato là, un simile giudizio può sembrare eccessivo.
L'Imperatore alfine giunse su quel mondo; e Perturabo si sottomise a lui, deponendo il Tiranno. Dammekos passò i suoi ultimi anni cercando di riconquistare il potere perduto. Non riuscì nel suo scopo; ma creò un sottobosco ribelle, che in seguito avrebbe avuto uno scopo inaspettato. Il Primarca, appena ricevuto il comando, portò i suoi Guerrieri del Ferro in una fulminea crociata, contro il pianeta di Justice Rock e i suoi eretici Giudici Oscuri. Le truppe avanzarono, creando cittadelle fortificate nei luoghi delle loro vittorie; piccoli gruppi di Guerrieri rimanevano a presidiare le strutture, sebbene Perturabo fosse restio a dividere il proprio esercito. Con il passare del tempo la Legione divenne nota come la migliore nell'organizzare assedi e fortificazioni. Ma in realtà i Guerrieri del Ferro erano tanto stanchi e abbrutiti dall'attesa, da apprezzare solo il sangue, che le loro armi riversavano in abbondanza nelle trincee appena scavate. Probabilmente era stato lo stesso Horus a mantenerli in quello stato, gettando i semi della futura corruzione del Primarca.
E' ufficialmente riconosciuto che Perturabo invidiasse Rogal Dorn; era annoiato dalla continua esaltazione delle "perfette" difese della Terra, costruite dai Magli Imperiali. Anche gli altri Primarchi evitavano Perturabo. Forse tale diffidenza era dovuta allo straordinario controllo che il Primarca aveva sulla tecnologia, controllo che i suoi Fratelli potevano a malapena sognare. Lui non era un Fratello; era solo il "compagno" che aveva creato la (perfetta) strategia per spazzare via le difese di Overdogg Mashogg, un Kapoguerra che Leman Russ e Jaghatai Khan avevano combattuto senza successo.
[modifica] L'Eresia
Perturabo era al comando di una campagna su Gugann, quando giunse la notizia che Olympia era in rivolta. Dammekos era morto da tempo, ma i suoi cospiratori avevano sobillato il popolo e lo avevano portato alla ribellione. Il pensiero di essere l'unico Primarca incapace di controllare il proprio mondo lo fece infuriare come mai prima. Horus colse al volo l'occasione, offrendo in dono a Perturabo un martello da guerra, dal terribile nome di Frantuma Forge; probabilmente l'arma era intrisa del malefico potere del Caos e la mente di Perturabo fu sconvolta e corrotta.
Il Primarca scatenò una sanguinosissima purga su Olympia; distruggendo le sue stesse fortezze, radendo al suolo città dopo città, massacrando senza fare prigionieri. Alla fine del genocidio, cinque milioni di Olimpiani erano morti e il resto era stato ridotto in schiavitù. Dal campo di battaglia, Perturabo osservò le ceneri del suo pianeta, in un gelido silenzio... Quando le ultime pire si spensero, i Guerrieri del Ferro si resero conto di ciò che avevano fatto; erano passati da salvatori dell'Impero a spietati assassini, e il Primarca seppe che l'Imperatore non lo avrebbe mai perdonato.
Fu in quel periodo che Leman Russ attaccò Prospero e combattè contro Magnus e la Stirpe dei Mille; e fu in quel periodo che Horus si ribellò, insieme con i suoi Figli combattenti... Perturabo e altri sei Primarchi ricevettero l'ordine di raggiungere Istvaan V e di combattere il Traditore. Ma quel giorno si concluse con un orrendo fratricidio e con lo scisma delle Legioni.
Dopo Istvaan, il Primarca sciolse i suoi combattenti; finalmente Perturabo poteva applicare strategie diverse dall'assedio e dalla guerra di trincea. I Guerrieri del Ferro erano stati sparpagliati nella Galassia, in quei numerosi e lunghissimi anni; decine di Mastri d'Arme reclamarono centinaia di pianeti e imposero reclutamenti e decime per supportare la guerra in corso. Un grosso contingente di Guerrieri accompagnò Perturabo nel suo viaggio verso Terra, dove supervisionò il bombardamento e l'assedio del Palazzo Imperiale. Fu con un piacere quasi perverso, che il Primarca rase al suolo le "perfette" difese del tronfio e inefficace Rogal Dorn...
[modifica] Dopo l'Eresia: la fuga e l'incidente della Gabbia di Ferro
Con la morte di Horus l'assalto a Terra cessò. I Guerrieri di Ferro si allontanarono, dirigendosi nell'Occhio del Terrore. In questo luogo corrotto Perturabo conquistò un pianeta, Medrengard; un mondo divenuto una fortezza imprendibile, costruita sul lavoro di milioni di schiavi...
I rimanenti Guerrieri difesero il piccolo impero del loro Primarca, riunito intorno a Olympia; ma dopo una strenua resistenza furono sconfitti. I Marine, vedendosi perduti, attivarono le scorte di missili della Legione, riducendo il pianeta a un deserto di polvere e desolazione.
Quando Rogal Dorn, nel suo delirio autoindotto, comprese di dover purificare il proprio Capitolo, decise di attaccare una delle fortezze dei Guerrieri di Perturabo e di infliggere così un "dolore purificante" ai propri Marine.
La scelta cadde sulla Fortezza Eterna.Questa immensa costruzione era stata costruita per scimmiottare le gigantesche fortificazioni di Terra; venti chilometri quadrati di trincee, bunker, torrette, campi minati e ridotte. Rogal Dorn affermò sprezzantemente che avrebbe "estratto Perturabo dal suo buco e lo avrebbe riportato su Terra in una Gabbia di Ferro." Mai parole furono più lontane dal vero...
Perturabo isolò le quattro Compagnie del suo nemico, bombardandole dallo spazio; poi iniziò una precisissima e spietata distruzione dei Lealisti, erodendo gli schieramenti pezzo per pezzo. Pochi coraggiosi raggiunsero, a prezzo di sforzi sovrumani, il centro della Fortezza; solo per scoprire che il centro non esisteva, che era solo un cortile circondato da altre difese. La Fortezza Eterna non era stata costruita per difendere qualcosa, era solo un cancro inestirpabile... Al sesto giorno ogni Maglio combatteva singolarmente, usando i cadaveri dei suoi stessi compagni per copertura. Dopo tre settimane senza il minimo progresso, i Magli furono salvati da una Compagnia di Ultramarine, che permise a Dorn di preservare almeno una parte dei propri uomini.
L'Incidente della Gabbia di Ferro trasformò l'orgoglioso Rogal Dorn in un uomo distrutto, costrinse i Magli Imperiali a diciannove anni di lavoro per riparare alle perdite e sancì l'ascesa di Perturabo a Demone.
In una delle ciclopiche torri del suo nuovo mondo il Primarca continua a riflettere e a complottare, per provocare, o anche solo accelerare, la Caduta dell'Impero.
[modifica] Organizzazione
I Guerrieri del Ferro sono suddivisi in Gran Compagnie. Ognuna di esse è comandata da un Mastro d'Arme. Originariamente le Compagnie avevano grandezza e organizzazione molto simili, per un totale di circa un migliaio di Space Marine; adesso tra l'una e l'altra ci sono notevoli variazioni. Tutti i Mastri d'Arme sono molto esperti in ingegneria militare e spesso viaggiano con una corte di schiavi-meccanici, i quali eseguono i lavori manuali.
Non è noto il numero delle Compagnie. Prima dell'Eresia ce n'erano almeno dodici; ma la suddivisione in tutta la Galassia rende questa stima sicuramente inadeguata.
L'organizzazione attuale è, come per tutti i Traditori, fuori dallo standard. Di solito una Compagnia viene suddivisa in drappelli, comandati da campioni minori (c'è una strana tendenza a dividere secondo multipli di tre). Le reclute, volontarie o no, vengono portate a Medrengard; qui i Mastri d'Arme selezioneranno i migliori e li sottoporrano a dure prove, affinchè si dimostrino degni.
[modifica] Grido di guerra
Una infinita cantilena di "Ferro in noi, ferro intorno a noi" accompagna l'inizio delle battaglie.
Il dire "Ferro in noi..." per ottenere la risposta "...ferro intorno a noi." è spesso usato dai Guerrieri per riconoscersi tra loro, soprattutto nelle situazioni più confuse.
[modifica] Citazioni
"Noi combattiamo questa lunga guerra, non certo per inseguire vani scopi come dovere o onore; noi combattiamo con una motivazione più pura. Odio. All'apice della nostra gloria fummo traditi, e allontanati, dai nostri stessi fratelli. Guilliman, Dorn, Sanguinius - maledico questi nomi. Horus, Perturabo, Angron - rispetto profondamente costoro, e sarei disposto a seguirli sino al mio ultimo momento; è l'odio che mi ha sorretto in questi lunghi millenni; e io l'ho allenato nell'amarezza, nutrendolo con le morti dei miei fratelli di un tempo. Perchè so che quando giungerà la fine, quando Horus ritornerà, il Falso Imperatore sarà strappato dal suo sepolcrale Trono d'Oro; e noi siederemo alla destra di Horus, il vero Imperatore dell'Umanità." Ferrous Ironclaw, Mastro d'Arme della Seconda Gran Compagnia
"La morte giunge su ali di ferro!" Mastro d'Arme Lucius Maldrath, comandante delle Ali della Morte (101esima Gran Compagnia)