Geografia della Campania
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Dai golfi di Gaeta, di Napoli e di Salerno fino alle più notevoli elevazioni dell'Appennino napoletano, la Campania si estende su di un territorio morfologicamente molto vario. Confina a Nord con il Lazio ed il Molise; ad est con la Puglia e con la Basilicata; a sud ancora con la Basilicata; ad ovest con il Mar Tirreno.
Fanno parte del territorio della regione le isole ponziane e quelle partenopee (Capri, Ischia, Procida e Nisida) che costituiscono l'Arcipelago Campano.
Dal punto di vista fisico, la regione Capania può essere divisa in due zone: una montuosa ed una piana.
- la zona montuosa comprende l'Appennino napoletano, che non costuisce una catena, ma è formato da una serie di elevazioni e altopiani (del Sannio, del Cilento, Irpino), fra i quali si aprono numerosi e facili valichi e scorrono i fiumi principali della regione: il Volturno ed il Sele.
- la zona piana non è una superficie unitaria, ma è suddivisa in tante pianure divise da tanti rilievi dell'antiappennino; e cioè dal rilievo vulcanico di Roccamonfina, dei Campi Flegrei, dal Vesuvio e dalla catena dei Monti Lattari, che costituiscono la penisola sorrentina.
Pertanto la zona piana si suddivide nelle pianure: di Sessa Aurunca, bagnata dal fiume Garigliano; di Capua, la più importante, percorsa dal fiume Volturno; di Napoli, che circonda il Vesuvio, che si apre sul Golfo di Salerno ed è bagnata dai fiumi Sele e Calore.
Le coste della Campania sono basse in corrispondenza della pianura di Capua; sono invece alte nella penisola di Sorrento e nel Cilento. Formano tre golfi notevoli: di Gaeta, di Napoli e di Salerno.
I fiumi principali sono: il Volturno (con l'affluente Calore), che bagna Capua e si getta nel golfo di Gaeta; il Sele, con l'affluente Tanagro, che sbocca nel Golfo di Salerno; il Garigliano, che scorre lungo il confine con il Lazio.