Eugène Atget
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Eugène Atget (Libourne, Gironde, 12 febbraio 1857 - Parigi, 4 agosto 1927) fu un fotografo francese.
Rimase orfano a 5 anni e nel 1875 di arruolò nella Marina mercantile, lavorando come mozzo per due anni. Nel 1878 tornò a Parigi e provò ad entrare al corso d'arte drammatica del Conservatorio. Non ci riuscì, e dovette così attendere di finire il servizio di leva per ritentare, stavolta con successo, nel 1879, l'ingresso al Conservatorio. Nel 1885 entrò a far parte di una compagnia teatrale itinerante: nonostante gli scarsi risultati, questo mestiere gli permise di conoscere quella che diventerà la donna della sua vita, Valentine Delafosse-Compagnon.
A causa di un'infezione alle corde vocali abbandonò il teatro, dedicandosi alla pittura, al disegno e alla fotografia. Decise quindi di darsi alla fotografia in maniera intensiva, poiché riteneva di poter fornire a pittori, disegnatori e architetti le documentazioni di cui avevano bisogno per svolgere il proprio lavoro. Cominciò così a vendere i suoi soggetti cittadini in giro per Parigi, finché la Biblioteca nazionale di Francia si accorse di lui e acquistò l'intera collezione delle sue foto.
Gli anni successivi al 1900 furono difficili per Atget e sua moglie. Nonostante l'ottima clientela (Braque, Derain, de Vlaminck), i due non versavano in buone condizioni economiche, tanto che negli anni '20 Atget smise gradualmente di fotografare.
Valentine morì nel 1926. Solo più avanti, quando Eugène Atget morì in miseria il 4 agosto 1927, gli esponenti del surrealismo americano, in particolare Man Ray (grazie alla sua assistente Berenice Abbott), scoprirono e diffusero le sue opere. Berenice Abbott, in uno dei suoi appassionati articoli, lo definì "il Balzac della fotografia".