Eraclio II di Georgia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Eraclio II della dinastia armeno-georgiana dei Bagrationi. Fu re di alcune provincie orientali della Georgia: dal 1744 al 1762 re di Cartli (Khart'li) e dal 1762 sino alla morte, dei regni riuniti di Cartli-Cacheti (Khart'li-Kakhet'i).
Di rilievo fu la firma di un trattato con l'imperatrice Caterina II (1783) che pose la Georgia sotto il protettorato della Russia e assicurò l'appoggio militare russo contro la pressione esercitata dall'Islam.
Eraclio, figlio di Theimuraz II, Re di Kakheti (nella Georgia dell'est), nacque nella città di Telavi il 7 novembre 1720. Nel 1744 Theimuraz diventò il Re di Cartli e concesse il suo trono di Telavi al suo figlio unico Principe (Batonishvili) Eraclio. Sia il padre sia il figlio si allearono per combattere gli occupanti Persiani e difendere i confini dalle incursioni permanenti dei Caucasiani del Nord. Dopo la morte di Theimuraz, Eraclio diventò Re del regno unificato di Cartli e Cacheti con capitale a Tiblisi nel 1762. Fece significative riforme riguardanti la modernizzazione dell'esercito, l'amministrazione, l'educazione e l'economia e limitò i poteri dell'aristocrazia feudale. Costituì una temporanea egemonia del Cartli-Cacheti nella Transcaucasia dell'est. Tentò di unificare tutti i regni e principati della Gergia ma riuscì a organizzare solo una fiacca alleanza politica e militare nel 1790. La politica estera di Eraclio era fortemente pro-Europea e cercò di allearsi con vari governi europei contro la Persia e la Turchia, ma non ottenne aiuto. Infine firmò il Trattato di Georgievsk con la Russia nel 1783. Il trattato portò a un intervento diretto del nuovo alletato con la campagna di Persia del 1796, in risposta all'invasione persiana della Georgia dell'anno precedente. Nonostante questo intervento la Georgia non si riprese più, dalla devastante invasione persiana del 1795.
Eraclio II morì il 1 gennaio 1798 a Telavi e fu sepolto nella cattedrale di Svetitskhoveli a Mtskheta.