Due o tre cose che so di lei
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Due o tre cose che so di lei | |
Titolo originale: | DEUX OU TROIS CHOSES QUE JE SAIS D'ELLE |
Paese: | Francia |
Anno: | 1966 |
Durata: | 87' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Jean-Luc Godard |
Soggetto: | Jean-Luc Godard |
Sceneggiatura: | Jean-Luc Godard |
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Fotografia: | Raoul Coutard |
Montaggio: | Francoise Collin, Chantal Delattre |
Musiche: | Beethoven - quartetto |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Due o tre cose che so di lei è un film francese del 1966 diretto da Jean-Luc Godard.
[modifica] La trama
Due o tre cose che so di lei può essere considerato una summa dell'opera godardiana. Nel trailer girato dallo stesso regista compaiono come un manifesto cinematografico informazioni su Elle: Lei, la prostituzione; Lei, la regione parigina; Lei, la vita di oggi; Lei, la guerra del Vietnam; Lei, la morte della bellezza. Sullo sfondo la una Parigi bella e tragica, la vita di Juliette (Marina Vlady), tra gli impegni di madre e moglie e la prostituzione.
[modifica] Il film
Coprodotto da François Truffaut, che dirà dell'amico Godard: è veloce come Rossellini, malizioso come Sacha Guitry, musicale come Orson Welles, offeso come Nicholas Ray, profondo, profondo come Ingmar Bergman e insolente come nessuno. Nato come inchiesta giornalistica, pedinamento della protagonista Juliette, è un film che offre una panoramica sulla complessità della vita parigina, e le sue contraddizioni profonde.
[modifica] La regia
Jean-Luc Godard si propone di descrivere un ensemble, l'insieme di Juliette e l'ambiente di cui fa parte, la Parigi dove vive. Questo il tentativo registico che si muove tra interno ed esterno senza perdere di vista la continuità della storia. Lo stesso Godard dirà che il film si scompone in quattro movimenti. 1) La descrizione oggettiva di oggetti, sigarette,libri, tv, auto; e dei soggetti (Juliette,l'Americano,il parrucchiere, i viaggiatori, i bambini). 2) La descrizione soggettiva di soggetti e oggetti, impressionista. 3) La ricerca delle strutture, come somma di descrizione soggettiva e oggettiva che conduce a forme più generali, che renda il sentimento d'esemble (il dramma - dice Godard - è che noi scopriremo non una società equilibrata ma una società troppo incline al consumo. Questo terzo movimento corrisponde al movimento profondo del film che è il tentativo di descrizione di un insieme). 4)La vita, come liberazione dai fenomeni dell'insieme, l' esistenza singolare di Juliette che si libera dell'universale per entrare nel particolare.