Dominique Wilkins
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Dominique Wilkins (nato il 12 gennaio 1960 a Parigi) è stato un giocatore di basket NBA. Altezza 204 cm., peso 103 kg. circa. Il suo soprannome era The Human Highlight Film.
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[modifica] Il college e l'approdo ad Atlanta
Wilkins nasce a Parigi mentre il padre era là impegnato con l'Air Force. Tornato negli Stati Uniti, Wilkins si iscrive a Georgia University. Si dichiara per i draft NBA nell'anno 1982, venendo scelto come terza chiamata assoluta dagli Utah Jazz che lo cedono immediatamente agli Atlanta Hawks. Ad Atlanta Wilkins diventa immediatamente uno dei leader della squadra, nonché beniamino della folla per il suo stile spettacolare e galvanizzante. Nei play-off però gli Hawks perdono 2-1 contro i Boston Celtics di Larry Bird. L'anno dopo la formula dei play-off cambia, il primo turno diventa alla meglio delle 5 partite e non più delle 3, per gli Hawks però il risultato non cambia; Atlanta sotto coach Mike Fratello perde 3-2 contro i Milwaukee Bucks. L'anno dopo la stagione si conclude in maniera ancora peggiore, con il mancato accesso ai play-off. Wilkins però assurge intanto a stella assoluta dell'NBA, con la nomea di marcatore incredibile. L'anno dopo gli Hawks fanno più strada nella post season, eliminando i Detroit Pistons ma arrendendosi al secondo turno a Boston. Questi numerosi scontri tra Hawks e Celtics fanno sì che si crei una rivalità, esclusivamente sportiva, tra Wilkins e Bird.
[modifica] Il duello fra le stelle e gli ultimi anni agli Hawks
Nella stagione 1986-1987 la corsa degli Hawks si ferma ancora al secondo turno, ma ad eliminarli questa volta sono i Pistons. Atlanta si era intanto trasformata in una squadra di vertice della Eastern Conference, compilando record superiori alle 50 vittorie stagionali. La stagione 1987-1988 vede di fronte nella semifinale della Conference ancora una volta Celtics e Hawks. La sfida s trasforma in un duello personale Bird-Wilkins. I due fuoriclasse danno corso ad una delle serie più emozionanti della storia dei play-off NBA che si conclude soltanto a gara 7 con uno scarto di 2 punti a favore dei Celtics. Wilkins termina questa edizione dei play-off con la media di 31.2 punti a partita. L'anno dopo arriva un'altra delusione per Wilkins e gli Hawks, che vengono eliminati al primo turno dai Bucks. La stagione 1989-1990 è però anche una delle ultime in cui gli Hawks restano attorno ad un bilancio di 50 vittorie. Dall'anno dopo gli Hawks si assestano su un bilancio del 50% di vittorie che in una Conference dura come è la Eastern di fine anni '80 inizio anni '90 non vale la qualificazione ai play-off. Nella stagione 1992-1993 si registra l'ultima aparizione di Wilkins ai play-off con la maglia rossa-nera degli Hawks. Il risultato è una nuova eliminazione al primo turno per mano di Detroit.
[modifica] La cessione e le varie esperienze fra USA e Europa
Nel febbraio 1994 Wilkins termina la sua apparizione con la maglia numero 21 degli Hawks, e viene ceduto ai Los Angeles Clippers. Ai Clippers continua a viaggiare a medie realizzative impressionanti, dato che segna ancora 29 punti a partita, ma fallisce l'aggancio alla post season. Nell'estate del 1994 Wilkins diventa free agent e decide di andare nella squadra che gli aveva dato tanti dispiaceri negli anni ad Atlanta, i Boston Celtics. Per la prima volta in carriera però, tranne il suo anno da Rookie, Wilkins conclude la stagione con una media inferiore ai 20 punti di media. Decide così di andare a giocare in Europa, dove viene acquistato dal Panathinaikos di Atene. In Europa Wilkins gioca una finale di Eurolega, vincendo con il Panathinaikos. Nella stagione 1996-1997 torna in NBA, e viene messo sotto contratto dai San Antonio Spurs, privi di Sean Elliot e David Robinson. Wilkins gioca bene ed è il miglior marcatore della squadra, ma priva delle due colonne della squadra, la stagione degli Spurs è un disastro. Per la stagione successiva Wilkins decide di tornare in Europa, e si accasa alla Fortitudo Bologna. Non ha però la fortuna della precedente esperienza europea, dato che perde la finale del campionato italiano, e il duello contro Sasha Danilovic su cui in gara-5 a 16 secondi dalla fine della partita con la sua squadra avanti di 4 punti commette fallo su un suo tiro da 3 che entra, così come il successivo libero aggiuntivo che prolunga la sfida ai supplementari dove ha la meglio la Virtus(contribuisce però alla vittoria del primo trofeo fortitudino, la coppa Italia). Per la stagione 1998-1999 torna in NBA con la maglia degli Orlando Magic. Wilkins sente il peso degli anni, segna solo 5 punti di media, e alla fine dell'anno annuncia il ritiro.
[modifica] Tecnica e riconoscimenti
Wilkins è stato un'ala piccola, praticamente capace di fare qualunque cosa volesse. É stato uno dei marcatori più prolifici di sempre. In carriera ha ottenuto un'inclusione nel migliore quintetto NBA (nel 1986), quattro nel secondo (1987, 1988, 1991 e 1993) e due nel terzo (1989 e 1994).Nel 1986 è stato il miglior marcatore NBA, cun una media di 30.3 punti a partita. Nel suo anno da rookie è stato inserito nel primo quintetto delle matricole. ha ottenuto ben 9 convocazioni all'All Star Game e ha vinto per due volte la corona di miglior schiacciatore, sempre nel weekend dell'All Star Game, in epici scontri con Michael Jordan e Spud Webb. Ha vinto la medaglia d'oro ai Mondiali del 1994. Attualmente è nono di tutti i tempi tra i marcatori NBA con 26668 punti. Nel 2006 è stato inserito nella Basketball Hall of Fame. La sua maglia numero 21 è stata ritirata dagli Atlanta Hawks. É il nono marcatore di sempre nell'NBA.
[modifica] Curiosità
Suo fratello Gerald Wilkins è stato un buon giocatore anche lui, e il figlio di Gerard Damien Wilkins è attualmente un giocatore nei Seattle Sonics.
