Dazibao
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Dazibao (cinese: 大字报 pinyin: dazibao; Wade-Giles: tatzepao, talora trascritto in italiano in molti modi privi di giustificazione linguistica quali: tazepao, tazebao, tatsebao, tatsepao, ta-tze-bao ecc.) significa letteralmente: giornale [murale] a grandi caratteri.
Il termine deriva dall'uso cinese di appendere i giornali in speciali bacheche pubbliche per permetterne la lettura a tutti. I dazibao si differenziano dai giornali per il fatto di essere scritti a mano in caratteri grandi, facilmente leggibili.
In Cina l'uso politico dei dazibao si fa risalire al 25 maggio 1966 quando nel dipartimento di filosofia dell'Università di Pechino (北京大学 pinyin: Beijing Daxue nota anche come Beida) fu affisso un dazibao che attaccando alcuni appartenenti al Partito Comunista Cinese chiedeva si attuasse una vera Rivoluzione Culturale. Il 1 giugno 1966 Mao Zedong riconobbe pubblicamente l'importanza di quello scritto e chiese che fosse diffuso in tutta la Cina.
Da quel momento l'uso di scrivere manifesti di attacco alle istituzioni si diffuse in tutto il paese. Spesso gli attacchi erano anonimi o firmati da gruppi spontanei che non rispondevano alle gerarchie tradizionali. In seguito anche il partito comunista prese a scrivere attacchi su dazibao per contrastare le linee politiche "anti-partito".
In seguito, dal dicembre 1978 si produsse a Pechino un movimento politico, diretto abilmente da Deng Xiaoping, che faceva uso del cosiddetto "muro della democrazia" (situato presso una fermata di autobus in via Xidan a Pechino) su cui vennero appesi dazibao ferocemente contrari alla Banda dei quattro. Ma non appena da quei dazibao si prese ad invocare riforme anche nei confronti del partito l'esperienza fu velocemente chiusa nel dicembre 1979, quando Deng xiao Ping disse la famosa frase: "La ricreazione è terminata !".
Attualmente in Cina i dazibao non hanno contenuti politici.
[modifica] Bibliografia
- Broman, B. M. (1969). Tatzepao: Medium of conflict in China's "Cultural Revolution". Journalism Quarterly, 45, 100-104
- Chu, G. C. (1977). Tatzepao. In G. C. Chu (Ed.), Radical change through communication in Mao's China (pp. 232-238). Honolulu: University of Hawaii Press.
- Poon, David Jim-tat. "Tatzepao: Its History and Significance as a Communication Medium." In Godwin Chu, ed., Popular Media in China: Shaping New Cultural Patterns. Honolulu: University Press of Hawaii, 1978, 184-221.