David Purley
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David Purley |
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Regno Unito | |
Carriera in Formula 1 | |
Stagioni | 1973-1974, 1977 |
Scuderie | March, Token, LEC |
Miglior risultato | 28° (1973) |
GP disputati | 7 |
GP vinti | 0 |
Pole-positions | 0 |
Stagioni | Gran Premi | Circuiti | Persone | Piloti | Scuderie | Fornitori | Vetture |
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David Purley (Bognor Regis, Regno Unito, 26 gennaio 1945 - ivi, 2 luglio 1985) è stato un pilota di Formula 1.
È ricordato suo malgrado per delle vicende drammatiche. Fu infatti lui a lanciarsi tra le fiamme per salvare il compagno di squadra Roger Williamson intrappolato nella sua March in fiamme al Gran Premio d'Olanda 1973. In quell'occasione la gara non venne interrotta, le auto che passavano alimentavano il fuoco e i commissari di percorso intervennero in ritardo con attrezzature inadeguate. Purley cercò in ogni modo di salvare il collega, ma alla fine fu costretto a desistere venendo allontanato a viva forza dai soccorritori. Di quei momenti terribili restano delle istantanee che vedono il pilota disperarsi con le mani sul casco con le fiamme della March sullo sfondo. Per aver tentato di salvare la vita al giovane collega fu decorato con una medaglia al valore.
Purley è ricordato anche per essere sopravvissuto alla più violenta decelerazione conosciuta in F1, a seguito di un incidente sul circuito di Silverstone. A causa del blocco dell'acceleratore, l'auto che guidava, una LEC i cui rottami sono esposti nel museo di Donington, tagliò interamente la curva Becketts e passò da duecentocinquanta a zero in settanta centimetri, ed egli rimediò gravissime ferite che gli costarono la carriera nella massima serie.
Morì nel 1985 alla guida di un aereo da turismo.