Classe Serie 600 - Sirena (sommergibile)
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Classe Sirena | |
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Sommergibile Anfitrite, classe Sirena, alla banchina dei lavori nel cantiere di Monfalcone. A fianco un altro sommergibile della stessa classe |
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Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile |
Classe | 600 - Sirena |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 678,15 t in superficie (dosato), 842,20 t in immersione t |
Lunghezza | 60,18 m (fuori tutto) m |
Larghezza | 6,45 m m |
Pescaggio | 4,64 m m |
Propulsione | due motori Diesel FIAT da 65 cavalli, due motori elettrici CRDA da 400 hp, una batteria di accumulatori al piombo di 104 elementi, due eliche a quattro pale |
Velocità | in superficie 14 nodi, in immersione 7,7 nodi nodi |
Autonomia | in superficie 5.000 miglia ad 8 nodi, in immersione 72 miglia a 4 nodi |
Equipaggio | quattro ufficiali e 40 sottufficiali e comuni |
Equipaggiamento | |
Armamento | *artiglieria alla costruzione: 1 cannone da 100 mm (152 colpi), 2 mitragliere da 13,2 mm (3.000 colpi)
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Note | |
quota operativa massima 80 m, coefficiente di sucurezza 3 |
Le classi di sommergibili da "600 tonnellate", che costituirono la spina dorsale dei sommergibili italiani in Mediterraneo, iniziarono dalla classe Sirena (a sua volta derivata dalla classe Argonauta), 12 unità, per poi continuare con la classe Perla, 10, classe Adua, ben 17, e infine le unità classe Acciaio, 13.
La Regia Marina decise infatti di ordinare la costruzione della serie Sirena mentre era ancora in lavorazione la serie Argonauta. Il progetto originario venne ritoccato solo marginalmente apportando solo poche modifiche secondarie, quale il disegno della prora che divenne del tipo detta "a squalo" caratteristica di tutti i sommergibili tipo Bernardis. Come spesso accadeva la costruzione dei 12 battelli venne distribuita tra vari cantieri. Al cantiere navale di Monfalcone vennero assegnate sei imbarcazioni: Sirena, Naiade, Nereide, Anfitrite, Galatea ed Ondina. Al cantiere Tosi di Taranto due: Diamante e Smeraldo. Al cantiere OTO del Muggiano due: Ametista e Zaffiro. Infine due al cantiere Quarnaro di Fiume: Rubino e Topazio. Questi ultimi due furono gli unici sommergibili realizzati dal cantiere Quarnaro, assieme al Delfinul ordinato dalla Marina Rumena.