Classe Krivak (fregata)
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Krivak | |
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Descrizione generale | |
Tipo | fregata missilistica |
Caratteristiche generali | |
Equipaggiamento | |
Mezzi aerei | 1 Ka-25/27 (solo Krivak III) |
La classe ‘Krivak’ ha rappresentato un salto di qualità nel naviglio costiero sovietico, producendo unità paragonabili strutturalmente ad una fregata occidentale, ma dotate ancora di un sistema d’arma relativamente poco flessibile e pensato piuttosto per la collaborazione con navi più grandi e velivoli basati a terra. Queste fregate hanno una forma dello scafo con un bordo libero relativamente basso e dalla linea estremamente armoniosa e compatta, mentre anche le sovrastrutture sono a loro volta basse e compatte, dando alla nave un buon disegno per affrontare condizioni di elevato moto ondoso restando stabile, grazie al basso baricentro, e al tempo stesso valide doti velocistiche quando richiesto. Esse hanno il compito principale di pattugliare le acque non molto distanti dalla costa e possiedono turbine a gas. Il progetto si è differenziato in 3 sottoclassi:
- la Krivak I era l’archetipo della classe, dotata di un sonar a profondità variabile a poppa, abbinato con un sistema di lancio ‘Silex’ per 4 missili antisom-antinave a prua, mentre il resto dell’armamento riguardava 2 rampe per SAM SA-N 4 con 36 armi (a prua e poppoa), 2 lanciarazzi RBU-6000 a prua, 2 impianti tls. Con 10 tubi da 533mm. ASW-AN a centro nave, 2 impianti binati da 76mm. a poppa con il realtivo grande radar ‘Kite screech’ per la direzione tiro. Sono disponibili anche ferroguide per mine e forse cariche di profondità.
- La Krivak II è il tipo successivo, relativamente simile al precedente, con una sola grande, evidente differenza: la sostituzione dei 2 impianti binati da 76mm con altrettanti da 100 singoli.
- La Krivak III è l’ultima, almeno per l’epoca sovietica, di tali sottoclassi, con armamento rimaneggiato, che ora comprende n unico cannone da 100 ma a prua, con la rimozione di un lanciatore SA-N 4 e del lanciatore SSN-14 Silex. Restano, oltre al cannone, i 2 RBU lanciarazzi antisom., i 2 tls. e l’altro SA-N 4, mentre compare finalmente un’elicottero Ka-25/27 in uno stretto hangar a prua. Questo per cambiare le capacità ASW, presumibilmente migliorandole. Per mantenere le capacità antiaeree dopo la rimozione di un lanciamissili e di un cannone da 100mm., sono stati installati 2 CIWS da 30mm. con il realitvo radar ‘Bass tilt’, a poppa. Resta scoperta la capacità antinave, ma anche ad essa vi era in programma di ovviare, finalmente con un missile non così ingombrante (e specializzato nella distruzione di grandi bersagli) come i precedenti SSM sovietici, ma con il nuovo ‘Uran’, ovvero l’SS-N 25 per la Nato, un missile simile all’Harpoon, e dotato pertanto di un turbogetto per recapitare la testata da 135kg a 130km (per confronto, il Styx ha un raggio di 80kmx una testata da 500kg, ma un peso di 2500kg. contro 650), offrendo tra l’altro un bersaglio molto più piccolo dato il profilo di volo totalmente sea skimming , una minore RCS e una velocità praticamente uguale. Ma solo poche unità hanno avuto i 8 tubi lanciamissili, in sostituzione degli RBU, determiando così un cambiamento considerevole di priorità rispetto alla missione di pattugliamento ASW originario, spostata verso la lotta antinave.