Carro Tipo 97
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I giapponesi avevano un carro medio chiamato Tipo 89, che nel periodo interguerra era complessivamente un buon mezzo, e lo utlizzaron ampiamente nelle operazioni in Cina e Mongolia. Ma anche nella versione ammodernata Tipo 89B esso era tragicamente inadeguato contro le minacce prevedibili: contro i BT sovietici esso si dimostrò troppo modestamente armato e poco mobile. Questo veicolo si ridusse a fare poco più di un bersaglio per i cannoni controcarro e da carro calibro da 45mm mentre il 57mm giapponese, con una canna troppo corta per essere valide armi controcarro ( e all'epoca non era disponibile munizionamento HEAT), e soprattutto una mobilità inadeguata, benché nell'insieme era uno dei mezzi più potenti dell'epoca. Lo sviluppo di un veicolo nuovo era necessario e così avvenne. Il Tipo 97 era un prodotto Mitsubishi, sviluppato dalla casa madre in collaborazione con l'arsenale di Osaka dell'esercito giapponese.
Il nuovo veicolo si dimostrò un buon progetto per la categoria e gli standard degli anni '30-inizio '40, nella categoria 12-25t. La struttura del veicolo era leggermente corazzato, con spessori di 8-25mm. chiodati. Esso aveva una struttura classica, con una torretta biposto spostata leggermente spostata a destra. La trazione era diesel, l'elemento più innovativo del progetto, con una serie di 6 ruote di medio diametro, doppie e gommate. Esse avevano sospensioni con leva a squadra, 4 rulli di rinvio, ruota motrice anteriore e rinvio posteriore. Il tipo di sterzatura era frizione e freno. La torretta e lo scafo erano armati con un cannone Tipo 97 da 57mm. con un'alzo di -9/+11, e 2 mtg. da 7,7 Tipo 97. La rotazione della torre era manuale, mentre la dotazione di armamento comprendeva 120 munizioni da 57, 80 esplosivi e 40 perforanti, mentre le mtg avevano solo 2350 colpi. Una delle 2 armi era a prua, l'altra in torre ma nel settore posteriore.
In servizio il veicolo si dimostrò un buon mezzo, affidabile e assai potente, ma con il difetto di avere ancora un'armamento a bassa velocità iniziale. Questo venne rettificato con una torretta armata di un potente cannone Tipo 97 da 47mm. ad alta velocità inziale, tanto che perforava oltre 50mm a 900m. Il modello, chiamato Tipo 97 (speciale) o 'nuova torretta' in quanto aveva una torre d'artiglieria del tutto nuova e più ampia. Ma anche questo veicolo poteva sperare poco contro gli M4 Sherman.
Infine lo sviluppo del mezzo diede luogo alla nascita di numerosi semoventi, assai apprezzati. In tal senso, questo veicolo si dimostrò simile ai carri 'M' italiani. Tra le modifiche attuate, un carro sminatore a flagello, cannoni semoventi da 150mm Tipo 38 HO-RO, cannonci contraerei semoventi da 75 e 20mm., mezzi recupero e gettaponte. In tutto vennero prodotti circa 3000 mezzi, e ovviamente non vi erano molte possibilità di contrastare gli Alleati negli ultimi 2 anni. Alla spicciolata, vennero sacrificati contro i cannoni alleati. Solo raramente vennero raggruppati in unità di discrete dimensioni, in quanto essi erano solo nominalmente appartenenti alle poche divisioni corazzate nipponiche, ripartiti in tanti piccoli fronti nella guerra nelle foreste e atolli. Quando gli Alleati erano ancora deboli e disorganizzati, anche un carro leggero poteva fare la differenza, ma contro la marea montante alleata, i giapponesi, che usarono con maestria e audacia i propri carri in operazioni come la presa di Singapore, non riuscirono a ripetersi. La battaglia finale li vide contro i carri M26 Pershing e soprattutto in Manciuria, contro le divisioni corazzate sovietiche allorché venne dichiarata la guerra al Giappone dopo Hiroshima. Veicoli come questi non potevano continuare a rappresentare un mezzo all'altezza, per cui vennero realizzati il Tipo 1 CHI-HE, e il Tipo 3 CHI-NU, circa 60 mezzi realizzati, seguiti dal Tipo 4 e 5. Tutti questi mezzi erano ben armati e ragionevolmente competitivi con la produzione estera, ma pochi vennero prodotti e i 4 e 5 non parteciparon a nessuna operazione bellica.
