CANT Z.1007
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CANT Z.1007bis Alcione | |
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Un CANT Z.1007 delle ultime versioni: si notino le due derive. |
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Descrizione | |
Ruolo | Bombardiere medio |
Equipaggio | 5 |
Primo volo | 11 marzo 1937 |
Entrata in servizio | 1939 1940 la versone bis |
Costruttore | CRDA CANT |
Esemplari costruiti | 561 varianti incluse |
Dimensioni | |
Lunghezza | 18,35 m |
Apertura alare | 24,80 m |
Altezza | 5,22 m |
Superficie alare | 75,0 m² |
Pesi | |
A vuoto | 9.395 kg |
Massimo al decollo | 13.620 kg |
Propulsione | |
Motore | 3x radiali Piaggio P.XI R.2C 40 |
Potenza | 1.000 CV ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità massima | 465 km/h @ 4.000 m |
Autonomia | 1.750 km @ 380 km/h (a pieno carico) |
Tangenza | 8.200 m |
Armamento | |
Mitragliatrici | SAFAT/Scotti da 12,7 mm in torretta dorsale SAFAT/Scotti da 12,7 mm in postazione ventrale SAFAT 7,7 mm per ciascuna delle due postazioni laterali |
Bombe | 1.200 kg (nel vano bombe, oppure 1.000 kg di carichi esterni) |
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Progetto:Aviazione |
Il CANT. Z.1007bis Alcione era un Bombardiere medio italiano della Seconda guerra mondiale. Nonostante la sua struttura lignea fu probabilmente il miglior bombardiere medio prodotto in grande serie della Regia Aeronautica. Il progetto, nato nel 1935, era dell'ingegner Filippo Zappata e manteneva l'estrema pulizia delle linee tipica delle sue realizzazioni. La formula era quella del trimotore, la più diffusa tra i velivoli italiani medio/pesanti di quel periodo
La ditta costruttrice, CRDA CANT (Cantieri Riuniti dell'Adriatico - Cantiere Navale Triestino) , presentò il primo prototipo, CANT. Z.1007 nel marzo 1937. Il prototipo si distingueva dalle versioni successive per i motori in linea Isotta-Fraschini "Asso XI" da 825 CV, e per le eliche bipala lignee. Successivamente, per la prima versione di serie di 34 esemplari destinata al 221° Gruppo della Regia Aeronautica, vennero introdotti eliche tripala metalliche e radiatori modificati. I propulsori "Asso XI" si dimostrarono inaffidabili, e quindi il primo lotto di velivoli non trovò impiego operativo. Parallelelamente alla produzione del primo lotto, il progettista lavorò ad una versione modificata, CANT. Z.1007bis, destinata a montare i più potenti motori radiali Piaggio P.XI R2C 40, 14 cilindri a doppia stella raffreddati ad aria. Vennero modificati anche i piani di coda per migliorare la visuale di tiro della torretta dorsale. Dal 35° esemplare di serie vennero introdotte queste modifiche. I primi esemplari di serie entrarono in servizio nel 1940.
L'Alcione, così venne battezzato, era un aeroplano veloce e affidabile, ma che soffrì di una laboriosa manutenzione e messa a punto, dovuta alla struttura in legno. Nel 1942 era ormai superato, ma i programmi per la produzione in serie dei velivoli destinati a sostituirlo, tra cui il CANT Z.1018 Leone, tardavano e furono definitivamente arrestati con l'armistizio.
I CANT Z.1007bis di serie vennero prodotti con l'impennaggio verticale di coda in due differenti versioni (le due versioni non sono in genere considerate varianti):
- monoderiva : Le prime tre serie I-III.
- bideriva : Le serie successive IV-IX.
Indice |
[modifica] Impiego operativo
Il CANT Z.1007bis operò come bombardiere sul fronte greco, in Egeo (nel 1941 la 210a Squadriglia affondò il cacciatorpediniere britannico Juno), e su tutto lo scacchiere mediterraneo.
L'impiego in Africa settentrionale si rivelò difficoltoso per la difficoltà di manutenzione alle alte temperature, nonché per i limiti tattici del velivolo in quello scacchiere.
Sulla Manica operò come ricognitore nell'autunno del 1940. Nel 1943 vennero tolti dalla prima linea e destinati a missioni notturne, con lievi modifiche agli impianti di scarico dei motori. Dopo l'armistizio gli apparecchi recuperati al sud vennero impiegati per aviolanci di armi e vettovagliamenti alle unità italiane ancora operanti nei Balcani e ai partigiani iugoslavi. I CANT Z.1007bis rimasti al nord vennero riorganizzati nella 1a Squadra di Bombardamento "Ettore Muti" della Aviazione nazionale repubblicana, reparto che effettuò solo attività di addestramento.
[modifica] Altri operatori
- Croazia: Nel gennaio 1944 le due squadriglie di bombardamento della Croat Luwftwaffen Legion[1], formazione mista croato-tedesca inquadrata nella Luftwaffe, ricevettero 3 Z.1007 bis (assieme a 3 Fiat B.R.20) per utilizzarli come addestratori degli equipaggi al bombardamento.
[modifica] Varianti
- Z.1007ter : versione migliorata con più potenti motori Piaggio P.XIX da 1.150 CV. Carico di bombe: 1.000 kg; velocità massima 500 km/h; autonomia 2.250 km; peso massimo al decollo 10.465 kg.
- Z.1015: prototipo di aereo postale militare con più potenti motori Piaggio P.XII RC.35 da 1.500 CV. Volò nel 1939. Velocità massima 560 km/h; autonomia 3.000 km; peso massimo al decollo 13.600 kg. Il prototipo venne successivamente riconfigurato come aerosilurante.
- Z.516: prototipo di versione idrovolante del Z.1007, ottenuto da una cellula di Z.1007 con gli scarponi di un Z.506B. Volò nel 1940.
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su CANT Z.1007
[modifica] Collegamenti esterni
- www.aerei-italiani.net Z.1007 Asso
- http://www.finn.it/regia/html/fra_le_due_guerre.htm Immagine del prototipo del Z.1007 Asso
- www.aerei-italiani.net Z.1007bis
- www.aerei-italiani.net Z.1007bis
- www.aerei-italiani.net Z.1015
- www.aerei-italiani.net Z.516
[modifica] Note
- ^ Lo Stato indipendente di Croazia aveva una propria aeronautica militare, Zrakoplovstvo NDH, che operava nella madrepatria.I piloti volontari che combattevano sul fronte russo erano inquadrati nella Luftwaffe all'interno della Croat Luwftwaffen Legion. I loro aerei avevano i contrassegni della Luftwaffe con l'aggiunta del simbolo degli Ustascia, scudo a scacchi bianco-rossi sormontato da una U, in fusoliera.