Berardius bairdii
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Berardio boreale Stato di conservazione: Basso rischio |
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Berardius bairdii |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | |||||||||||||||||||||
Berardius bairdii Stejneger, 1883 |
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Sinonimi | |||||||||||||||||||||
Il berardio vive nelle acque oceaniche del Pacifico settentrionale. La specie fu scoperta nel 1882, quando il ricercatore Leonhard Stejneger rinvenne un cranio con quattro denti sull'Isola di Bering. L'anno seguente pubblicò la sua scoperta dedicandola a un suo collega, il naturalista americano Spencer Baird, che aveva lavorato con lui in Alaska e da poco era stato nominato segretario della Smithsonian Institution.
Ma molto tempo prima che questo grosso cetaceo (lungo fino a 12,8 m) venisse classificato, i Giapponesi avevano arpionato un esemplare durante una battuta di caccia nelle acque costiere nipponiche. Oggi in Giappone si catturano ancora 40-60 esemplari all'anno, soprattutto al largo della Penisola di Boso, vicino a Tokyo, e dell'isola di Hokkaido, al nord.
Probabilmente il berardio boreale è la specie più grossa della famiglia e ha un lungo rostro che ricorda quello del tursiope.
A differenza della maggior parte degli Zifidi, sia i maschi che le femmine possiedono denti sulla mascella inferiore prominente: un paio più grande anteriore e un paio più piccolo subito dietro. Nei soggetti più anziani i denti possono essere consumati fino alle gengive. La fronte prominente è più larga e più arrotondata nei maschi che nelle femmine, sebbene queste ultime siano in media più grosse. I berardi boreali vivono in gruppi sociali stabili, costituiti di 3-30 o più individui.
Come gli altri Zifidi si immergono a grandi profondità, mantenendosi in apnea per circa 25-35 minuti, anche se alcune immersioni possono protrarsi fino a 67 minuti. Le cicatrici presenti sul dorso indicano che in seno al gruppo si trascorrono momenti di gioco e di lotta.
La fortuna di avvistare la specie nel suo ambiente naturale offre una rara e preziosa opportunità di osservare uno zifide in azione. Imbattersi in un berardio boreale è qualcosa di unico, anche per un osservatore che ha avuto la possibilità di avvistare orche, balene grigie, megattere, balene franche e capodogli.