Banca Popolare Cinese
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Banca Popolare Cinese è la banca centrale della Repubblica Popolare Cinese. Detiene il potere di gestione della politica monetaria e il potere di regolamentazione delle istituzioni finanziarie della Cina continentale.
La struttura attuale della Banca Popolare Cinese ricalca intenzionalmente il sistema della Federal Reserve degli Stati Uniti d'America.
[modifica] Storia
La storia della Banca Popolare Cinese è unica nel panorama delle banche centrali. Venne fondata nel 1948 poco prima della creazione della Repubblica Popolare Cinese e a seguito della vittoria delle forze comuniste inglobò le banche commerciali nazionalizzate. Tra il 1949 e il 1978 la Banca Popolare Cinese gestì sia i compiti tipici di una banca centrale sia le operazioni finanziarie solitamente gestite da un istituto bancario commerciale.
Nel 1980, grazie alle riforme economiche, dalla banca centrale furono create quattro banche commerciali di proprietà statale. La Banca Popolare Cinese conservò i poteri tradizionali di una banca centrale.
Nel 1995 tali poteri vennero modellati sull'esempio della Federal Reserve degli USA grazie ad una specifica legislazione: la legge della Banca Popolare Cinese.
Un ulteriore processo di ristrutturazione della banca nel 1998 comportò l'eliminazione delle filiali locali e provinciali con lo scopo di evitare l'influenza esercitata dai dirigenti locali sulla politica generale della banca centrale. Oggi esistono nove filiali regionali i cui confini non corrispondono ai confini delle amministrazioni locali della Repubblica Popolare Cinese.
Il governatore della Banca Popolare Cinese è nominato dal Congresso Nazionale Popolare. L'attuale governatore è Zhou Xiaochuan.