Alfredo Astiz
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Alfredo Astiz, capitano della Marina Militare argentina e assassino condannato, noto come l'"Angelo biondo della morte", durante il governo di Jorge Rafael Videla.
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[modifica] Vita
Nato l'8 novembre 1951 da una famiglia benestante, nel 1970 si iscrisse nell'esercito e divenne sottotenente nel 1974, a soli 23 anni. Il 29 marzo 1976 appoggiò il colpo di stato del generale Jorge Rafael Videla.
Nel 1990 l'ufficiale dell'intelligence della Marina argentina venne condannato in absentia in Francia, per il rapimento e l'assassinio di due suore francesi, Alice Domon e Leonie Duquet, e di una ragazza adolescente, durante la guerra sporca argentina. Magistrati svedesi hanno collegato questo noto "guerriero sporco" alla morte della diciassettenne svedese Dagmar Hagelin.
Astiz commise alcuni dei suoi crimini alla Scuola Navale di Meccanica (ESMA), il campo di concentramento segreto argentino, usato durante la dittatura di Videla, dove fino a 5.000 prigionieri politici vennero tenuti, torturati e "scomparsi" (assassinati). La dittatura militare di destra giustificò l'orrenda e indiscriminata violenza come necessaria per porre fine alla "sovversione" dei gruppi della sinistra radicale, come i Montoneros e l'ERP.
Astiz venne quasi estradato in Francia nel 1982, dopo che si arrese alle truppe britanniche nel corso della Guerra delle Falkland. Il Regno Unito lo riconsegnò all'Argentina.
Nel 2003 il presidente argentino Néstor Kirchner annullò l'immunità garantita ai crimini commessi dai "guerrieri sporchi" nella transizione al governo democratico. Comunque Astiz verrà processato in Argentina piuttosto che venire estradato in Francia.
[modifica] Bibliografia
- Horacio Verbitsky, "The Flight: Confessions of an Argentine Dirty Warrior.", New Press, New York, 1996, ISBN 1565840097.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Articolo della BBC sull'arresto di Astiz
- (EN) Affrontare il processo in Argentina per sfuggire alla giustizia francese
[modifica] Voci correlate
- Processo ad Alfredo Astiz
- Jorge Rafael Videla
- Giunta militare argentina
- Dagmar Hagelin