Abu 'Ubayda ibn al-Jarràh
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Abū ‘Ubayda ibn al-Jarrāh ( أبو عبيدة ابن الجراح ). Nome di uno dei principali Compagni del profeta Muhammad, incluso nella privilegiata lista dei Dieci Benedetti.
Appartenente al clan coreiscita di Mecca dei Balharith (Banū al-Hārith) ibn Fihr, Abū ‘Ubayda ‘Āmir ibn ‘Abd Allāh si convertì a 29 anni all'Islam e divenne uno dei più fidati collaboratori del Profeta e intimo amico di Abu Bakr e di ‘Umar ibn al-Khattāb.
Soprannominato dal Profeta al-Amīn (il Fidato) – lo stesso termine che il giovane Muhammad s'era visto attribuire a Mecca dai suoi concittadini – Abū ‘Ubayda partecipò attivamente a Medina all'elezione del primo califfo Abu Bakr nella cosiddetta "giornata della Saqìfa" dei Banu Sa‘ida.
Dal secondo califfo, Abū ‘Ubayda si vide assegnato il comando generale delle truppe arabo-musulmane che entrarono in Siria e, se seguiamo la tradizione risalente al sommo tradizionista musulmano Muslim ibn Hajjāj, sarebbe stato da lui destinato a succedergli se però non fosse stato caduto vittima all'età di 58 anni dell'epidemia di peste che scoppiò in Siria e che, tra gli altri, uccise anche Yazīd ibn Abī Sufyān.
[modifica] Bibliografia
- Henri LAMMENS, "Le «triumvirat» Aboû Bakr, ‘Omar et Aboû ‘Obaida", Mélanges de l'Université St.-Joseph, 4 (1910), pp. 113-144.
- Ibn SA‘D (Abū ‘Abd Allāh Muhammad), al-Tabaqāt al-kubrà, (Le più importanti classi [di personaggi]), Ihsān ‘Abbās (ed.), Beyrut, Dār Sādir, III/1, pp. 297-301; VII/2, pp. 111-112.