Zona Cesarini
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Zona Cesarini, espressione con cui si indica la fase finale di una partita di calcio (es.: «…il Milan ha vinto 1-0 grazie a un goal di Inzaghi segnato proprio in zona Cesarini…») e, più in generale, di un qualsiasi evento sportivo. Per metonimia tale espressione è passata anche a indicare un evento del viver comune che si concretizzi in extremis («Sono riuscito a ottenere la firma di quel contratto proprio in zona Cesarini»).
Essa prende il nome da Renato Cesarini, calciatore oriundo italiano nato in Argentina, attivo negli anni anni trenta come mezzala della Juventus: questi aveva avuto la ventura di realizzare diversi goal - sebbene non tutti decisivi ai fini del risultato finale - nei minuti finali di partita, contro avversari anche di rango come Napoli, Torino, Pro Vercelli, Lazio e Brescia. Al suo attivo anche un goal segnato a Berna contro la Svizzera verso lo scadere. La circostanza sarebbe passata inosservata se Cesarini, durante un incontro della nazionale italiana contro l’Ungheria (allo stadio “Filadelfia” di Torino, 13 dicembre 1931), non avesse risolto con un suo goal al 90’ una partita molto tesa, in cui gli Azzurri erano andati due volte in vantaggio e altrettante volte erano stati raggiunti sul pareggio dai Magiari, salvo alla fine vincere 3-2 proprio con il goal di Cesarini. La settimana successiva, durante un incontro di campionato, un cronista, commentando un goal segnato all’89’, fece l’analogia con quello segnato da Cesarini in nazionale e parlò di “caso Cesarini” e i minuti finali della partita divennero così “zona Cesarini”.
Sebbene al giorno d’oggi, per via dell’evoluzione del gioco in senso più aggressivo e agonistico, le marcature nei minuti finali di gara non siano più una novità, cionondimeno l’espressione “zona Cesarini” è rimasta, nonostante vi siano calciatori che nei minuti finali di gara hanno realizzato più goal dell’oriundo argentino degli anni trenta.