Villa Pisani
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Villa Pisani fu costruita nel 1553 da Andrea Palladio sotto la committenza di Francesco Pisani nel borgo di Montagnana. I Pisani sono potenti e influenti patrizi veneziani, e Francesco Pisani è un mecenate e amico di artisti e letterati, da Paolo Veronese a Giambattista Maganza, ad Alessandro Vittoria e allo stesso Palladio.
L'edificio è sia palazzo di città che residenza suburbana e anche un esempio interessante della tipologia edilizia del Palladio. La villa è a un unico blocco senza l'annessione di rustici, quindi è una tipologia adatta sia al centro abitato che a zone rurali, questo riflette il gusto del mecenate. La facciata verso il paese è bidimensionale e viene enfatizzata la zona di ingresso con il doppio ordine di semicolonne e un doppio loggiato chiuso da un timpano, soluzione che è stata utilizzata anche in palazzo Chiericati, il tutto è cinto da un fregio dorico che divide il piano terra da quello superiore. Il fronte verso il parco presenta un loggiato sovrapposto di ordine dorico, il pronao ricorda quello dei templi classici, in questo modo la bidimensionalità della parete viene movimentata. Il materiale utilizzato è il mattone anche per la costruzione delle colonne. La villa è a due piani, il primo piano con gli appartamenti padronali, mentre il piano terra per la vita quotidiana, qui i soffitti sono voltati. L'ambiente principale è un atrio che funge anche da salone, caratterizzato da semicolonne, decorato con sculture. I collegamenti verticali sono costituiti da scale a chiocciola ovate simmetriche poste ai lati del loggiato sul fronte verso il parco.