Sui iuris
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Sui iuris è una frase latina che letteralmente significa del proprio diritto. Di solito si pronuncia sui juris nell'uso civile per indicare competenze legali, la capacità di condurre i propri affari. La parola "autonomo" è derivata dalla parola greca che corrisponde al latino sui iuris.
[modifica] Uso del termine nella Chiesa cattolica
Per approfondire, vedi le voci chiesa sui iuris e missione sui iuris. |
Documenti ecclesiastici quali il Codice dei canoni delle chiese orientali applicano il termine latino sui iuris alle chiese particolari o ai riti che insieme compongono la Chiesa cattolica. Quella di gran lunga più grande tra queste comunità sui iuris o Chiese autonome è la Chiesa latina (o Rito latino). Le altre Chiese particolari sono chiamate Chiese cattoliche orientali o Riti orientali: ognuna di esse, se abbastanza grande, ha il suo Patriarca o capo della gerarchia, con autorità su tutti i vescovi di quel rito.
Lo stesso termine viene applicato anche alle "missioni sui iuris": si tratta di quelle missioni che, anche se mancano del clero sufficiente a venire istituite come prefetture apostoliche, per vari motivi vengono dotate di autonomia e non appartengono quindi ad alcuna diocesi, vicariato apostolico o prefettura apostolica. Nel 2004, esistevano undici di queste missioni. Tre nell'Atlantico: Isole Cayman, Isole Turks e Caicos, e Sant'Elena, Ascension e Tristan da Cunha. TDue nel Pacifico: Funafuti (Tuvalu), e Tokelau. Sei nell'Asia Centrale: Afghanistan, Baku (Azerbaijan), Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan, e Uzbekistan.
I seguenti sono alcuni esempi di uso del termine in documenti ufficiali:
«Le Chiese Cattoliche Orientali non sono comunità 'sperimentali' o 'temporanee'; sono Chiese sui iuris, pienamente riconosciute dalla Chiesa Cattolica Universale, con base canonica nel Codice dei canoni delle chiese orientali promulgato dal Papa Giovanni Paolo II»
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([1])
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«I gerarchi della Chiesa Cattolica Bizantina Metropolitana di Pittsburgh, negli Stati Uniti, si riuniscono in assemblea, sotto il nome di Concilio dei Gerarchi di questa Chiesa, in conformità al Codice dei canoni delle chiese orientali»
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([2])
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«Sarebbe utile preparare una sezione del Catechismo che tenga conto del carattere speciale delle Chiese Orientali, in modo tale che l'enfasi biblica e liturgica così come le tradizioni di ciascuna Chiesa sui iuris nella patristica, agiografia e iconografia vengano evidenziate nella catechesi»
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(CCEO, can. 621, §2, Giovanni Paolo II [3])
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«In nome dei cattolici del Kyrgyzstan voglio esprimere la nostra gratitudine al Santo Padre per le sue preghiere e per tutto quello che ha fatto per noi: ... e per la creazione della nuova missione sui iuris in Asia Centrale; per la fiducia riposta nella 'Minima Societas Jesu', alla quale ha affidato la missione in Kyrgyzstan.»
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([4])
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«Istruzioni per applicare la Prescrizione Liturgiga del Codice dei canoni delle chiese orientali, edito il 6 gennaio 1996, dalla Congregazione per le Chiese Orientali [5]»
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[modifica] Collegamenti esterni
- Discorso del Papa ai Vescovi dell'Asia Centrale - 23 Settembre 2001
- Chiese Cattoliche Romane nelle isole Turks e Caicos
- Descrizione del sui iuris status visto dalla Chiesa Cattolica Syro-Malankara Cat
- Articolo che distingue fra between unità and uniformità, dalla Diocesi Cattolica di Kottayam
- Chiese Orientali nella Enciclopedia Cattolica