Stefano Dall'Acqua
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Stefano Dall'Acqua | ||
Dati biografici | ||
Nome | Stefano Dall'Acqua |
|
Soprannomi | "Terminator" - "Vecio" | |
Nato | 13 luglio, 1981 Oderzo (TV) |
|
Nazionalità | Italia | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Attaccante | |
Squadra | Foggia | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
---|---|---|
1989-1994 1994-1996 1996-1999 |
U.S.D. Opitergina LiventinaGorghense Reggina |
|
Squadre professionistiche | ||
1999-00 | Derthona F.B.C. | 31 (10) |
2000-01 | Arezzo | 0 (0) |
2000-01 | Lecco | 1 (0) |
2000-01 | Gela Juveterranova | 8 (0) |
2001-02 | Pro Patria | 27 (11) |
2002-03 | Cittadella | 27 (14) |
2003-04 | Reggina | 16 (2) |
2004-05 | Treviso | 30 (6) |
2005-06 | Treviso | 0 (0) |
2005-06 | Catania | 7 (0) |
2006-07 | Foggia | 12 (2) |
Nazionale | ||
2003 | Italia/Under-21 | 2 (0) |
Statistiche aggiornate al 29 novembre 2006 |
Stefano Dall'Acqua (Oderzo, TV, 13 luglio 1981), calciatore italiano.
Alto 190 cm, ha un peso forma di 83 kg. Attualmente gioca nel Foggia in Serie C1, mentre nella precedente stagione ha conquistato la Serie A con il Catania Calcio.
Nasce in una famiglia di sportivi: il padre, ex calciatore, giocò nell’Opitergina, squadra della città di Oderzo, insieme a Gianfranco Zigoni e Renato Faloppa; lo zio invece fu nazionale di hockey su prato.
[modifica] Gli anni nelle giovanili
Il suo debutto assoluto in un torneo avviene alla Festa dello Sport del suo paese natale, Camino di Oderzo, nel 1989, che non ha ancora compiuto otto anni, età minima per partecipare. Due anni dopo è il capocannoniere del torneo.
Nello stesso periodo entra nelle giovanili dell’Opitergina, ma le prime soddisfazioni le ottiene quando nel 1994 passa alla Gorghense, squadra di Gorgo al Monticano nota nel Veneto per il fertile vivaio: l’anno successivo con la Gorghense vince a Padova il campionato regionale a spese del Treviso; in seguito, all’Isola d'Elba, perde la finale nazionale contro l’Aldini Milano, società satellite del Milan, a causa di un arbitraggio non molto imparziale.
Insieme a Stefano giocano altri ragazzi che nel frattempo si sono affacciati al professionismo, a partire dall’attuale difensore della Fiorentina Manuel Pasqual, in odore di Nazionale; in rosa ci sono anche gli attaccanti Lauro Florean (attualmente in Serie C1) e Francesco Cester (meteora della Reggina).
Gli osservatori delle grandi squadre se ne accorgono presto, e ad arrivare per primi sono proprio quelli della squadra calabrese: nel 1997 Dall’Acqua e alcuni suoi compagni si trasferiscono alla squadra amaranto.
[modifica] La carriera
Dopo due anni nelle giovanili della Reggina Dall’Acqua ed altri quattro compagni di squadra vengono spediti al Derthona (Campionato Nazionale Dilettanti): a Tortona (stagione 1999/2000) segna dieci gol in 32 partite. L’ottima prestazione gli fa guadagnare il posto nella Nazionale Under 18 dilettanti con la quale vince gli Europei facendo cinque gol in cinque partite, di cui due in finale contro la Jugoslavia.
Il campionato successivo si rivela un disastro: dopo un doppio salto di categoria si ritrova ad Arezzo, ma per problemi di regolamento (la squadra ha troppi giocatori in prestito) è costretto ad andarsene nonostante il parere contrario dell’allenatore Antonio Cabrini. Finisce a Lecco, dove non lega con l’allenatore e gioca solo una partita; finisce la stagione a Gela, serie C2, nell’ambito di uno scambio di giocatori. I mesi in Sicilia li passa quasi sempre chiuso in casa a causa degli ultras, inferociti per il cattivo andamento della squadra.
La stagione 2001/2002 la passa a Busto Arsizio, nella Pro Patria, diventando l’idolo della tifoseria a suon di gol: gioca anche infortunato, e a fine stagione i tifosi lo porteranno in trionfo in piazza durante la festa per la promozione in C1.
Stefano vorrebbe restare, ma le società lo costringe ad un altro trasferimento, questa volta al Cittadella Padova (Serie C1), dove segnerà 14 gol su 27 incontri disputati, facendosi anche qui amare dalla curva.
Vista l’ottima stagione la Reggina lo inserisce nella rosa che disputerà il massimo campionato nella stagione 2003/2004. Sarà per tutta la stagione la riserva di Emiliano Bonazzoli, ma segnerà il suo stesso numero di gol, due, giocando molto meno del titolare.
A novembre viene convocato per la prima ed ultima volta in nazionale Under-21 per due partite di qualificazione agli Europei: le giocherà entrambe, subentrando nella ripresa.
L’anno successivo, stagione 2004/2005, viene ceduto in comproprietà al Treviso: l’allenatore gli preferisce Reginaldo e Barreto, giocherà meno del previsto e segnerà in tutto sei gol. Verso il termine della stagione, al momento di giocare i playoff per la promozione in Serie A, si infortuna gravemente. L’incidente lo terrà lontano dal campo anche i primi mesi della stagione successiva.
Il Treviso viene in seguito promosso d’ufficio al posto del Genoa, retrocesso in serie C1. I primi mesi della stagione li passa infortunato; durante la convalescenza non scende mai in campo e a gennaio viene mandato in prestito al Calcio Catania. Il suo contributo alla promozione in A dei siciliani consisterà in sette presenze senza nemmeno un gol.
Nell'estate del 2006 vola in Russia per effettuare un provino con l'FC Saturn, squadra militante nella massima serie locale, ma in seguito preferisce saggiamente di non abbandonare la madrepatria ed accetta l'ingaggio con l'U.S. Foggia, con il quale milita attualmente in Serie C1.